E’ prossima la riqualificazione di alcune storiche borgate della periferia romana grazie al PRINT, acronimo di PRogramma INTegrato, un piano di risanamento, volto a riqualificare parte del tessuto urbano ormai consolidato, previsto dal Piano Regolatore del Comune di Roma approvato a febbraio del 2008.
La finalità
La finalità del PRINT è la riqualificazione ambientale e funzionale delle parti degradate e/o delle aree dismesse della città, attraverso un progetto operativo che impegna sia l’Amministrazione capitolina sia i privati suddividendo fra i due gli oneri ed i vantaggi. All’interno del Programma i privati, singolarmente o consorziati, ottengono la possibilità di realizzare interventi di edilizia, servizi o attrezzature private a fronte della cessione gratuita delle aree necessarie alla realizzazione di parcheggi, verde pubblico, scuole. L’ammontare delle opere pubbliche realizzate direttamente dai privati viene invece sottratto agli oneri concessori dovuti all’Amministrazione.
Nel XX Municipio
Nel territorio del XX Municipio le zone, ognuna identificata da un codice numerico, nelle quali il PRINT è applicabile sono otto e più precisamente:
- Labaro-Prima Porta
- Tomba di Nerone e Acqua Traversa
- Giustiniana
- La Storta
- Osteria Nuova
- Stazione di Cesano
- Cesano
- Tor di Quinto
Nelle mappe la parte contornata dal colore verde definisce il perimetro del PRINT. All’interno di ogni le zone sono suddivise per tipologia e ad ognuna tipologia è assegnato un codice colore. La parte storica, anche definita città storica è identificata da un perimetro rosa scuro mentre la città consolidata, dove devono essere sistemati i servizi, è in colore rosa chiaro. Le zone contornate di giallo si riferiscono alla città in trasformazione dove mancano servizi mentre le aree ex-agricole che maggiormente hanno subito il fenomeno dell’abusivismo edilizio hanno il contorno rosso.
La mappa del PRINT nel XX Municipio (clicca sulla mappa per ingrandirla)
Giuseppe Mocci a colloquio con VignaClaraBlog.it
Ne abbiamo parlato con Giuseppe Mocci, assessore all’urbanistica del XX Municipio, che ci ha spiegato nei dettagli come funziona il PRINT.
Si tratta di un’emanazione del Piano Regolatore approvato dalla Giunta Veltroni nel 2008 e consiste nella possibilità di effettuare aumenti di cubatura, nelle zone sopra indicate, nella misura del 30, 40% a fronte di oneri concessori definiti da una tabella stilata dal Comune. Tali oneri serviranno a finanziare progetti di interesse sociale sul territorio quali la viabilità, parchi, parcheggi e mercati.
La procedura
La procedura, ci dice l’assessore Mocci è semplice: il piano preliminare viene in primis attivato dall’ufficio tecnico del XX Municipio e poi approvato e pubblicato dal Campidoglio. Successivamente, tramite una procedura di negoziazione tra Cittadini, XX Municipio e Comune, scatta l’operatività.
Le Perplessità
Abbiamo chiesto all’assessore se non ritiene che questo piano possa portare ad una nuova cementificazione delle periferie di Roma Nord, già densamente popolate, con tutto ciò che ne consegue in termini di mobilità e servizi pubblici. “No, l’aumento di cubatura sarà compensato dai servizi in più (strade, parcheggi etc) che saranno realizzati con gli oneri concessori” ci risponde spiegandoci che non è ancora quantificabile il volume delle domande che arriveranno, “ è ancora è presto per esprimere una ipotesi” ci dichiara.
Non vogliamo passare per emuli di S.Tommaso, ma 30,40% in più di cubatura in certe zone della Cassia o di Prima Porta non è uno scherzo. Attendiamo quindi molto curiosi di vedere il PRINT passare da semplice enunciazione a dato di fatto.
Fabrizio Azzali
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La cassia: uno sterminato quartiere dormitorio funestato dal traffico ad ogni ora del giorno per 11 mesi l’anno. Tra via del VI miglio e la Storta ci saranno più di 30 000 residenti, se fosse una qualsiasi cittadina italiana avrebbe un paio di belle cattedrali, due o tre belle piazze ed una bella via pedonale invece noi non abbiamo niente.
Non c’è una sola piazza degna di questo nome o una via dove fare due passi. La domenica mattina o te ne vai al centro di Roma o a Formello e Anguillara. Abito alla Giustiniana da 20 anni e non ho visto nessun miglioramento, ma solo e sempre nuovi insediamenti dormitorio con conseguente traffico sempre più congestionato. Ora vedo pure lo scempio edilizio sulla Braccianese. Altre migliaia di persone che ogni mattina si ingorgheranno alla Giustiniana.
Cosa mai mi posso aspettare di buono da questo PRINT?
No Comment……..
Nel 2010 ancora qualcuno vuole spiegare che e come ” Cristo” é morto di freddo…!!!!!!!
Riedizione degli ex Artiocoli 11. Tante promesse mai mantaenute. E dietro sepculazione per arricchimento di pochi. Disonesti. Pronto a ricredermi se dalle parole si passa agli atti. Per ora si può esigere maggior trasparenza ?
Fanastico!! …come dice l’assessore? “No, l’aumento di cubatura sarà compensato dai servizi in più (strade, parcheggi etc) che saranno realizzati con gli oneri concessori”… Semplicemente fantastico
Forse un po’ fuoritema, ma …
li avete visti questi nuovi enormi autobus della linea 201?
Cavolo, io mi sono fatto vecchia ad aspettare il 201 che passava ogni morte di papa e alla fine mi sono rassegnato all’automobile. Ed invece che mettere corse più frequenti che fanno? Mettono autobus più grossi che continuano a non passare mai.E questi mezzi viaggiano vuoti perchè non si può aspettare un autobus 30 o 40 minuti.
Se questo è il modo di compensare la crescita del 40% delle costruzioni sulla cassia c’è poco da stare allegri
PRINT una parola che ,alla luce dell’esperienza,fa paura!..L’aumento di cubatura (40%?..),che sostanzialmente è il fulcro del discorso, dovrebbe essere preceduto – e non seguito!-dalla realizzazione di servizi pubblici ed da una valida organizzazione della mobilità .In questo campo i verbi invece sono sempre usati al futuro e le conseguenze di questo errore le viviamo quotidianamente.Dalla Giustiniana,dove abito,è un calvario affrontare il traffico della Cassia per andare e tornare da C.so Francia! La verità è che l’interesse dei “palazzinari” non coincide MAI con quella dei semplici cittadini,residenti in zone come la mia!Il costo degli appartamenti è alto ma la qualità della vita che ci viene offerta è inaccettabile.Parliamo di Roma Capitale…..ma questo vi pare “un viver civile”?…
GIUSTO….prima realizzazione di servizi pubblici , una valida organizzazione della mobilità e un risanamento generale delle zone POI …. Qui si pensa principalmente all’aumento della cubatura….Abito all’interno del Parco di Veio e negli ultimi anni ho visto costruire tante nuove unità abitative, alcune, (con regolari concessioni) SENZA l’allaccio in FOGNA ma con le VASCHE di raccolta ……. così si riqualifica il territorio….