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Auditorium: B.B. King, leggenda del blues, fa tappa a Roma il 13 giugno

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bbkingsmall.jpgLa splendida Sala Santa Cecilia farà da cornice all’unico concerto romano di B.B. King: la leggenda vivente del blues, uno dei migliori chitarristi di tutti i tempi, con alle spalle sessant’anni di carriera, 14 grammy awards vinti e una discografia sterminata, si esibirà, accompagnato da una band di 7 musicisti, all’Auditorium Parco della Musica domenica 13 giugno con inizio alle 21.

Riley B. King nasce ad Itta Bena, Mississippi, il 16 Settembre 1925 e trascorre molta della sua infanzia insieme alla madre e alla nonna, lavorando come raccoglitore di cotone. Da giovane, si appassiona alla musica nera e al jazz, cantando il gospel in chiesa.
A 21 anni si trasferisce a Memphis, dove con l’aiuto del cugino affina la tecnica chitarristica e dove lavora come dj in una radio, avendo l’occasione di trasmettere la propria musica che esegue dal vivo. Usa il nome di The Blues Boy from Beale Street, abbreviato poi in Blues Boy ed infine in B.B.
Nel 1949 inizia a registrare canzoni per una casa discografica di Los Angeles e molte delle sue prime incisioni sono prodotte da Sam Phillips, che più tardi fonderà la Sun Records, la mitica etichetta che lancerà personaggi del calibro di Elvis Presley, Johnny Cash, Roy Orbison e Jerry Lee Lewis.
Già all’inizio degli anni cinquanta, B.B. King si afferma come uno dei più importanti cantanti di rithm & blues. Chitarrista sopraffino, viene considerato l’iniziatore della tecnica Hummingbird (colibrì) per la quale il dito compie piccoli movimenti incrociando la corda anzichè seguirne la lunghezza. Già in questo periodo il suo nome è sinonimo di chitarra: la sua Lucille, una Gibson ES-355 custom, è la sua compagna di vita e di strada. Da essa tira fuori sonorità straordinarie ed accattivanti con una facilità apparente che lascia sconcertati.

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Sessant’anni di carriera alle spalle, 14 grammy awards vinti, una discografia sterminata e preziosissima, collaborazioni con bb-king.jpgtutti gli artisti più importanti della scena musicale, B.B. King, che raggiungerà tra qualche mese la rimarchevole età di 85 anni, conserva ancora la voglia di esibirsi dal vivo e di fondere il proprio talento con la creatività altrui: è prevista, infatti, la sua partecipazione al prossimo lavoro in studio degli U2, dopo il suo contributo nel brano When Loves Comes To Town, incluso in Rattle & Hum (1989), lo splendido film che immortala uno dei migliori tour USA del quartetto di Dublino.

Secondo la prestigiosa rivista Rolling Stones, B.B. King è il terzo miglior chitarrista di tutti i tempi, superato solo da Jimi Hendrix e Duane Allman della Allman Brothers Band. Le classifiche lasciano il tempo che trovano, è vero, ma è altrettanto vero che la rassegna La chitarra non poteva includere in cartellone nome più prestigioso. Il 13 giugno, l’amore (e la leggenda) arriverà anche nella città eterna.

Giovanni Berti

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