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Campidoglio – ditta avvisata mezza salvata

Galvanica Bruni

Nuove regole per i cantieri stradali: multe e revoca della licenza a chi lavora male – E’ fatta, il Sindaco Alemanno hai ieri firmato l’ordinanza che entra in vigore con decorrenza immediata. Da oggi basta alla buche ed ai lavori mal eseguiti da parte delle ditte che scavano nelle strade della capitale per posare tubi, cavi e quant’altro.

 Acea, Italgas, Atac, Telecom e tutte le altre del comparto telecomunicazioni sono avvertite. Le loro ditte che eseguono lavori in appalto, informa il sito del Comune, dovranno ripristinare il manto stradale a regola d’arte e non limitarsi a “metterci una toppa”. Ma non solo, per tutti gli interventi che comportano il ripristino della segnaletica orizzontale, la stessa dovrà essere realizzata con vernici bicomponenti a caldo, quelle che non si sciolgono come neve al sole dopo un paio di mesi. All’ordinanza è infatti allegata una scheda (clicca qui) con tutte le specifiche, nulla è stato lasciato all’interpretazione.

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E per chi lavora male multe da 450 a 500 euro per ciascun tratto mal riparato, mentre nei casi più gravi è prevista la revoca della licenza di eseguire scavi. A vigilare sul rispetto dell’ordinanza, i tecnici comunali dei Dipartimenti Lavori Pubblici e Sviluppo-Infrastrutture-Manutenzione Urbana.
Ma anche i media locali e gli stessi cittadini, aggiungiamo noi.  (red.)

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7 COMMENTI

  1. Bene la decorrenza immediata.
    Ma è lecito ignorare quanto è successo fino a ieri?.
    2 esempi a Vigna Clara:
    le strisce pedonali scomparse a Piazza dei Giuochi Delfici
    e gli alberi condannati all’asfissia per i rappezzi eseguiti a via di Vigna Stelluti.

  2. Ottimo… sperando che non sia il solito proclama non seguito dai fatti. Mi preoccupa un po’ il fatto che “…A vigilare sul rispetto dell’ordinanza, (saranno) i tecnici comunali dei Dipartimenti Lavori Pubblici e Sviluppo-Infrastrutture-Manutenzione Urbana.” Quanti sono? Andranno effettivamente a controllare ogni cantiere?
    Fa bene la Redazione ad aggiungere “i media locali e gli stessi cittadini”…
    Un’ultima considerazione: come è possibile che fino a ieri non sia mai stato emanato un atto analogo a questa ordinanza? Mi immagino che almeno ci siano state delle regole specifiche per il ripristino, nei vari capitolati d’appalto. Ma Roma è piena di rattoppi malfatti e pericolosi (soprattutto per pedoni e “due ruote”). Allora, forse, il problema è nel sistema di controllo e sanzionamento e ho qualche dubbio che i tecnici comunali (qulche decina?) possano contrastare questo fenomeno così diffuso… Coinvolgere anche i vigili urbani – che stanno di default tutto il giorno per strada – può essere un’idea?

  3. La scheda allegata all’ordinanza tutto è tranne che dettagliata.
    Per es.nulla dice ne sulle caratteristiche del bitume e dell’asfalto né sull’altezza del manto.

    A titolo di esempio presso il link
    http://www.comune.busseto.pr.it/allegato.asp?ID=210932, si legge che il rifacimento del manto stradale dovrà prevedere:
    • scarifica del manto stradale fino ad una profondità di 3 cm.
    • formazione del nuovo manto stradale dello spessore di 5-8 cm. compressi mediante la stesa a caldo, con macchina vibrofinitrice (a mano sui marciapiedi), di conglomerato bituminoso successivamente rullato;

    Circa la caratteristiche di ASFALTI, BITUMI, EMULSIONI, POLVERI E SABBIE, CONGLOMERATI BITUMINOSI si veda http://www.comune.venezia.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/D.dae295a17d52b3df4442/P/BLOB:ID%3D9570.

  4. Sono d’accordo, mancano tanti dettagli che sono importanti: ad esempio nulla è detto sul divieto assoluto di far debordare i rappezzi fino agli alberi eliminando la terra che è indispensabile per la loro sopravvivenza. Non si tratta di un particolare da poco perchè il mancato rispetto è prassi consolidate e diffusa: qui ricordo solo due esempi, uno risalente agli anni novanta (ma l’Acea ha sempre proseguito così), quando fu eliminata la griglia che si trovava intorno alla sequoia gigante piantata dall’Immobiliare all’angolo tra via Napoleone Colajanni e via di Vigna Stelluti, con la conseguenza della morte della stessa e l’altro, ancora in corso, dei rappezzi su via di Vigna Stelluti: ho le foto che documentano l’asfalto che accerchia gli alberi e dei monticelli di sanpietrini raccolti temporanemanete intorno a due di loro. Credo che i controlli, basti anche su segnalazioni dei cittadini e dei media non possano che essere affidati alivello municipale, ma questa è un’altra telenovela…

  5. I problemi sul mancato rispetto degli alberi riguardano anche le ditte che eseguono la manutenzione per conto del Municipio, Appena arrivato l’avviso dell’inizio dei lavori in via Napoleone Coaljanni, (da tempo attesi perchè sia la strada che i marciapiedi erano in stato di grave e pericoloso dissesto), ho inviato all’assesore Erbaggi la richiesta di prevedere una delimitazione intorno agli alberi esistenti ,che tra l’altro necessiterebbero di un drastico intervento di potatura per consentire l’illuminazione della strada) Ho anche indicato come valida il tipo molto semplice, realizzato intorno agli alberi lungo via della Farnesina nel tratto vicino piazza Ponte Milvio. Invece ieri è comparso introrno a uno degli alberi di via Colajanni un cerchio di cemento alto, con un diametro inferiore a quello necessario per assicurare il minimo di superficie scoperta necessaria alla loro sopravvivenza e assolutamente insoddisfacente da un punto di vista estetico e funzionale. Nel XX ogni ditta sceglie quanto più confacente alle prprie esigenze o risponde a dei criteri generali ?Questa secnda aipotesi assicurerebbe anche l’omogeneità nelle strade dei Municipio, che non guasterebbe.

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