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Un esempio da imitare: nel II Municipio recuperato un monumento grazie ai cittadini

Derattizzazioni e disinfestazioni a Roma

p1020042.JPGVolere e’ potere: puo’ sembrare incredibile ma a volte basta la buona volonta’ per mettere d’accordo l’ Amministrazione Pubblica, la Sovraintendenza, le Associazioni di quartiere od i semplici cittadini  per “adottare” e tutelare un monumento, uno di quelli che magari adornano una piazza, una strada e ne simboleggiano il quartiere. Nel II Municipio, confinante col XX,  ci sono riusciti grazie all’Associazione “Noi di Roma” che ha “adottato” il sepolcro di Elio Callistio, meglio conosciuto come “Sedia del Diavolo”, impegnandosi alla periodica pulizia dell’area e al suo controllo, grazie alla tenacia del Consigliere Massimo Inches e all’entusiasmo dei Volontari della Protezione Civile “Ares Antemnae”.

Ieri mattina i volontari della Protezione Civile, guidati da Giovanni Tiberi, e i membri dell’associazione con in prima linea il presidente Stefano Trippetta, p1020066.JPGarmati di seghe elettriche, vanghe e rastrelli, hanno ripulito l’interno e l’esterno del monumento, potato gli alberi e rimosso rifiuti ingombranti sotto l’attenta sorveglianza della dott.ssa Antonella Gallitto, archeologa, funzionario della Sovraintendenza ai Beni Culturali del Comune di Roma, che ha particolarmente a cuore il sepolcro perché già da lei restaurato anni fa. Al termine dell’operazione di “tolettatura” si è tenuta una breve “letio” da parte dell’archeologa e dello storico Sandro Bari per raccontare al pubblico e al Presidente del Consiglio Comunale, Marco Pomarici, che inaspettatamente è intervenuto, la storia del sepolcro del 2° secolo.
Ci domandiamo: il XX Municipio è forse da meno? E le nostre associazioni di quartiere? Adottiamo un monumento e facciamolo adottare dalle scuole del nostro territorio (esiste  da tempo un’iniziativa comunale per le scuole a questo proposito), ma potremmo adottare allo stesso modo un giardino pubblico, una strada, una piazza…Basta volerlo, perche’ volere e’ potere.
Francesca Di Castro

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2 COMMENTI

  1. Giustamente volere è potere ma cosa bisogna fare per unire le nostre forze nel nostro Municipio ed arrivare là dove non arrivano le istituzioni ? Tralasciando Ponte Milvio, troppo importante e delicato per essere messo nelle mani di semplici cittadini, anche noi nel nostro municipio abbiamo tante piccole aree verdi, piccole piazze, monumenti più o meno importanti che con piccoli interventi potrebbero essere recuperati per il bene comune unendo la voglia di fare e l’amore per la nostra città di tanti cittadini volenterosi. Ma come si fa, chi puo’ essere il promotore ? Io vedo solo comitati di quartiere impegnati a dibattere grandi temi come i parcheggi sotterranei, grandi strade di collegamento, opere pubbliche, tutti argomenti importanti per carità ma anche partendo dai piccoli interventi si migliora la qualità della vita. Almeno io la vedo così. Saluti.
    Anna Maria

  2. credo che Anna Maria critichi chi si occupa da almeno dieci anni di grandi temi perchè trascura che inserire le singole questioni legate, per esempio, ad un singolo parcheggio, in un ambito più vasto significa individuare le soluzioni migliori, compito che dovrebbe essere del Municipio e del Comune, spesso in altre faccende affaccendati. Inoltre A.M. ignora che gli stessi gruppi di cittadini si occupano anche di temi più piccoli, sui quali magari il risultato può essere anche immediato, come lo spostamento di un cassonetto dalle strisce pedonali. E la invito a leggere la vicenda su http://www.comitatoromaxx.it . Inoltre ho un dubbio: il parco pubblico dell’Inviolatella Borghese è un grande o un piccolo tema? A parte la risposta credo proprio che possa essere un tema sul quale mobilitarsi nel XX municipo: i quindici ettari di proprietà comunale, con ingresso da via di Villa Lauchi, sui quali da anni sono stati previsti anche lavori finanziati dal Comune richiano di essere sottratti all’uso dei cittadini, per non parlare dei rischi che corre la restante proprietà del Comune con ingresso da via dell’inviolatella Borghese., e, in particolare ,i tredici ettari confiscati alla Banda della Magliana, oggetto di una risoluzione e di un ordine del giorno che dovevano essere esaminati venerdì scorso, ma è mancato il numero legale e dovrebbero essere discussi oggi dal Consiglio del Municipio.

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