Enzo Romeo, uno dei giornalisti di punta del Tg2, e’ caporedattore della Redazione Esteri e vaticanista, attivita’ che svolge con impegno e passione. Da molti anni lo vediamo quando il Papa compie i suoi viaggi pastorali all’estero piuttosto che nei luoghi al centro della cronaca internazionale. A Romeo, che abita a Roma Nord nel quartiere di Vigna Clara, abbiamo posto alcune domande durante una pausa di lavoro.
Dottor Romeo, quando è nata la sua passione per il giornalismo, quali i primi passi della sua carriera? Lei è anche uno scrittore molto prolifico. Quando trova il tempo per scrivere? A 16 anni curavo già una rubrica alla radio privata del mio paese. Ero timido, ma avevo una gran voglia di comunicare, di raccontare. Tutto è nato così. Sono stato assunto da praticante in un quotidiano regionale. Facevamo tutto, dalla raccolta delle notizie, alla titolazione degli articoli, ai menabò. Poi ho iniziato a collaborare con la sede regionale della Rai. Il primo servizio fu per il Giornale Radio della mezzanotte. Ricordo che riguardava un fatto di cronaca nera. Facendo il giornalista televisivo la comunicazione è fatta con tante immagini e poche parole. Ma sento l’esigenza di usare a pieno la scrittura nella sua forma tradizionale. E allora scrivo quando posso, senza orari prestabiliti, sfruttando i “buchi” che mi offrono le giornate.
Da quanti anni è vaticanista? E’ stata una Sua scelta o il caso ha deciso per Lei? Da quando arrivato al Tg1, nel 1988, cominciai subito a occuparmi di informazione vaticana. Collaboravo con Angela Buttiglione e Vittorio Citterich. Il direttore era Nuccio Fava, che mi aveva voluto a Roma e a cui devo moltissimo. La mia formazione è cristiana. Sono cresciuto in parrocchia e sono stato un responsabile di Azione Cattolica, di cui sono ancora socio. Diciamo che ho una competenza, per così dire, “esistenziale”…
È stato uno dei giornalisti che ha seguito più da vicino Giovanni Paolo II. Un suo ricordo di questa grande figura, ed un confronto con l’attuale Papa..Viaggiavamo verso Cuba e gli chiesi come si potesse mettere insieme la rivoluzione di Cristo con la rivoluzione di Castro. Lui ruppe ogni prudenza diplomatica e tuonò contro il regime comunista. Il giorno dopo domanda e risposta del Papa erano sulle prime pagine di tutto il mondo. Ma ciò non impedì a Wojtyla di stringere la mano calorosamente a Fidel Castro, secondo il vecchio adagio della Chiesa: si condanna il peccato, non il peccatore…Meno gesti, più parole scritte. Nessuno può competere con il carisma di Giovanni Paolo II. Papa Ratzinger lo sa bene. Lui è un Papa teologo, molto tedesco, con una visione conservatrice della Chiesa. Ma non è affatto un arrogante, anzi sa ascoltare con umiltà. Questo tratto umano, fatto di timida riservatezza e insieme di delicata comprensione, colpisce tutti coloro che hanno modo di incontrarlo e scambiare con lui qualche parola.
Tanti gli avvenimenti ai quali ha assistito, qual’è quello che le è rimasto più impresso? Durante il Capodanno del 2001 mi trovavo a Gerusalemme. Brindammo al nuovo anno con alcuni colleghi, tra cui la povera Maria Grazia Cutuli. La pace tra israeliani e palestinesi sembrava a un passo, poi tutto andò a monte e in Medio Oriente continuiamo a contare i morti.
Lei vive a Vigna Clara da tanti anni, qualche idea per migliorare la vivibilità di questo quartiere.. E’ stato sempre il mio quartiere di riferimento, anche prima di trasferirmi a Roma, perché avevo una zia che abitava in questa zona. Quando con mia moglie abbiamo messo su la nostra casa definitiva è stato naturale scegliere Vigna Clara. Sarebbe bello, ad esempio, creare un’area pedonale, dove si possa andare a fare una passeggiata, scambiare due chiacchiere, lasciare un po’ liberi i bambini. Ma credo che serva soprattutto un cambio di mentalità del cittadino-tipo di Vigna Clara: un po’ meno individualismo e più voglia di sentirsi parte di una comunità. Fare una passeggiata nel verde mi pare impossibile, almeno fin quando il cosiddetto Parco dell’Insugherata, in Via dell’Acqua Traversa, non diventi davvero zona verde attrezzata e fruibile. In quanto alle librerie la più bella novità è stata l’apertura di Libri&Bar a Ponte Milvio: sorseggiare un cappuccino mentre si dà un’occhiata ai libri tra scaffali ben forniti è uno dei piccoli-grandi piaceri della vita.
Alessandra Stoppini
La scheda: Enzo Romeo è nato il 27 novembre 1959 a Siderno, in provincia di Reggio Calabria. Nel 1984 e’ redattore del quotidiano “OggiSud” e nel 1988 viene assunto in RAI, al Tg1. Dal 1995 al 1997 e’ stato caporedattore a Rai International, quindi vaticanista e inviato del Tg2, dove dal 2002 e responsabile della Redazione Esteri. Molti sono i libri che ha pubblicato, tra i quali “La solitudine feconda”, “I solitari di Dio. Separati da tutti, uniti a tutto” e, nel 2008, “Come funziona il Vaticano”.
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