Un resoconto costantemente aggiornato sulla situazione del maltempo a Roma è visualizzabile su questa pagina di Repubblica
Prevista una piena del Tevere a Ponte Milvio. Giunti a Roma Vigili del Fuoco da altre Regioni. Tutti i sindacati sospendono lo sciopero dei mezzi pubblici
Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, per seguire al meglio l’emergenza maltempo che sta interessando il Comune di Roma, ha predisposto un’Unità di Crisi, in collaborazione con la Protezione civile nazionale e comunale, che sarà presieduta per tutta la giornata di venerdì 12 dicembre a turno da ogni assessore. La sede è stata individuata presso la Protezione civile nazionale di via Vitorchiano sulla Flaminia, in località Due Ponti, a Roma Nord. Nel frattempo è prevista una piena di 15 metri del Tevere, tra le 12 e le 14, con rischio di esondazione nelle zone di Ponte Milvio e Flaminio, un’onda di piena “come mai si era visto negli ultimi 40 anni” a detta della Protezione Civile.
Le piogge hanno infatti riempito gli invasi a Nord di Roma e stanno riversando nel fiume cospicue quantità d’acqua. Poche ore fa il sottosegretario Guido Bertolaso ha comunicato che “stiamo monitorando l’evolversi del Tevere che ha superato tutti i livelli che non si registravano dagli anni 30. Il fiume ha superato a Orte la quota sette metri e quindi da Orte fino a Roma il livello del fiume impiegherà per salire circa 20 ore. Quindi per domani a mezza giornata passerà l’onda di piena superando anche a Ponte Ripetta la soglia critica dei 13 metri. Nel 2005 – ricorda Bertolaso – si fermò a 12 metri, mentre ora si stima che sia superiore almeno di un metro. Una situazione anomale che potrà provocare il rigurgito delle fogne e a Ponte Milvio, che può fare da tappo, e c’è un rischio fuoriuscite nella zona del Villaggio Olimpico. Noi – continua Bertolaso – abbiamo il dovere di mettere in atto tutte le misure precauzionali per quanto non c’è nessun pericolo per il centro di Roma. I problemi riguardano solo la zona nord della città. Con grande serenità stiamo predisponendo un piano d’emergenza, organizzeremo i presidi e la chiusura degli edifici scolastici nelle zone a rischio. E’ un fenomeno che accade una volta ogni 100 anni ed e’ giusto che noi ci premuniamo per prevenire qualsiasi evento. Ma senza fare allarmismi”.
Ed è per questo che a Roma sono giunte numerose squadre di Vigili del Fuoco, dotate di mezzi anfibi, dalla Toscana, dall’Umbria, dalla Campania, dalle Marche e dagli Abruzzi. Vigili del Fuoco che – stando ad un comunicato della CGIL di Roma – parteciperanno solo idealmente allo sciopero generale ed alle manifestazioni previste per venerdì 12 dicembre. Lo faranno per stare come sempre al fianco dei cittadini in difficoltà e garantire il servizio operativo necessario a far fronte alla grave calamità che ha colpito Roma.
Anche il Comune di Roma oggi ha aggiunto mille vigili urbani in più sulle strade chiedendo all’ATAC di potenziare al massimo il servizio di trasporto pubblico, servizio che non subirà soste: è stato infatti sospeso da tutte le sigle sindacali lo sciopero dei mezzi pubblici indetto per venerdì 12. I sindacati hanno così accolto l’appello del sindaco Alemanno a fermare l’agitazione, per non aggravare la difficile situazione creata dal maltempo.
Dal sito della Protezione Civile del Comune di Roma apprendiamo che il tempo, nella giornata di domani, è previsto all’insegna di minore instabilità atmosferica, con nubi irregolari, possibili precipitazioni sparse anche a carattere di rovescio, e campo termico in lieve diminuzione. Le temperature diurne massime saranno in lieve calo ed intorno agli 11/13 gradi mentre le minime si attesteranno sugli 8/10 gradi. I venti saranno tesi e forti da ovest.
E nel frattempo c’è già chi pensa a chiedere i danni. L’associazione di consumatori Adoc sta valutando la possibilità di agire in giudizio contro il Comune per le inadempienze e le inefficienze dell’amministrazione nel prevedere e gestire l’emergenza. “Stiamo valutando una maxi causa di risarcimento danni contro il Comune di Roma – ha detto Carlo Pileri, presidente dell’Adoc – per le omissioni e i ritardi dell’amministrazione nell’esercizio dei suoi poteri istituzionali di vigilanza e controllo. Valuteremo se queste omissioni e ritardi abbiano contribuito a determinare i gravi danni e disagi che i cittadini stanno subendo da stanotte”. Per l’Adoc “la gestione della rete fognaria è assente. A oggi non c’è la possibilità di far defluire correttamente le acque in eccesso, visto che le foglie e la sporcizia che ostruiscono i tombini puntualmente non vengono rimosse”
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