Domani alle 15, nella chiesa di Santa Chiara a piazza Giuochi Delfici, nel quartiere di Vigna Clara, avranno luogo i funerali di Giulio Ricci, scomparso improvvisamente nel pieno della sua attività di architetto che conduceva brillantemente nonostante l’età non più giovanissima. Era figlio di Renato Ricci, l’ideatore, fautore e edificatore del Complesso del Foro Italico, al quale gli ambientalisti devono tra l’altro la salvezza del verde di Monte Mario per avervi apposto i vincoli di inedificabilità.
Giulio Ricci era un cultore della memoria del padre e un conservatore delle documentazioni storiche in gran parte distrutte durante la guerra: in possesso di un preziosissimo archivio su elementi dell’architettura e l’urbanistica razionalista (che speriamo non vada disperso) era perciò stimatissimo dagli storiografi e dagli storici dell’arte.
Era presente il 15 e 16 ottobre al Convegno sul Foro Italico, al quale si riferisce questa foto, e per il quale aveva fornito come sempre il suo apporto e i rari documenti in suo possesso.
Giulio Ricci era persona attivissima: aveva operato in tutto il mondo e aveva in corso un grande e avveniristico progetto di aeroporto a Nettuno, per il quale si batteva da anni contro la burocrazia imperante. Era però soprattutto un amico per tutti quelli che lo hanno conosciuto; un amico sempre pronto a fornire testi, foto, atti, filmati; un amico generoso e affidabile, persona rara che mancherà alla nostra comunità locale ed all’intera città di Roma.
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