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Gli asili nido nel XX Municipio

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lettera-aperta.jpglettera al direttore pubblicata da il Messaggero.it il 24.11.2008 – “Roma è sicuramente una delle città italiane che risente delle carenze di asili nido. Si sa che la crisi economica colpisce le giovani coppie e l’esigenza di trovare soluzioni per andare a lavorare e portare a casa due stipendi è un reale bisogno. Abbiamo sfiorato la saturazione ad ascoltare le recenti grandi voci tuonanti per una soluzione politica, per avere facilitazioni, per stimolare i privati a mettersi in gioco su questo, leggi, norme, cavilli, progetti. Ma la realtà può essere diversa”.

“Chi vuole aprire un asilo nido a Roma può rischiare di dover sottostare ad una burocrazia obsoleta per nulla informata su cosa, dove e come si struttura un servizio di asilo nido. E’ quello che è successo a noi. Siamo una società che ha investito i propri soldi per aprire un asilo sulla via Cassia, in una splendida villa con parco. Comodo, accogliente, facilmente raggiungibile. Nido che la ASL RME ha autorizzato per 27 bambini.”

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“Abbiamo espletato tutte le prassi autorizzative – prosegue la lettera – e quindi richiesto l’autorizzazione all’esercizio al Municipio XX del Comune di Roma. Nonostante una legge regolamenti che l’amministrazione DEVE esprimere il suo parere entro novanta giorni abbiamo atteso per un anno che ci dessero un parere. Dopo un anno ci hanno mandato un tecnico arrogante e maleducato che oltre a varie ingiurie dice dovete chiudere questo posto non è a norma. Chi ha parlato prima di lui, chi ci ha espresso parere positivo. tutti incompetenti, solo il Municipio può decidere”.

“Questo accade in una delle zone che ha più necessità di asili nido: il municipio XX – conclude la lettera – Chissà dove sono finite tutte le promesse fatte e le speranze attese, ancora una volta perché ci sia garantito un diritto dobbiamo ricorrere alla sentenza di un giudice, ancora una volta ce ne torniamo a casa delusi”.
Dott.ssa Lorenza Tranquilli – Roma, 24 novembre 2008
(fonte Il Messaggero.it)

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6 COMMENTI

  1. La lettera dimentica di dire che se l’autorizzazione non è arrivata è perchè la struttura è mancante di requisiti necessari. Mi sorprende come una società come quella della Dott.sa che scrive, che opera già nel settore, non si sia resa conto di star realizzando un asilo nido con criteri di eccessivo risparmio e superficialità…
    E mi stupisce come la ASL RME abbia dato parere favorevole…
    Mi viene il dubbio che forse confidando nella grande necessità di nidi in zona qualcuno abbia pensato di poter realizzare un nido con fretta e superficialità.
    Se le cose fossero state fatte come dovuto l’autorizzazione ci sarebbe stata di sicuro.
    Saluti

  2. I requisiti necessari , come risponde alla lettera giacomo ,sono in base alle leggi esistenti, oppure alle interpretazioni degli ispettori del XX municipio?
    o peggio alla non conoscenza delle normative che regolano il tutto?

  3. ciao giacomo mi meraviglia con quanta sicurezza rispondi a quanto scritto e a proposito di serietà ,trasparenza, fretta e superficialità tu lo faccia usando solo il tuo nome.
    Sai hai ragione tu io opero nel settore da tanti anni e non solo in quello degli asili nido, sono trasparente e conosciuta come una professionista molto seria, mi farebbe molto piacere confrontarmi con te, sapere chi sei e invitarti a conoscere la nostra struttura, almeno che tu non lo abbia già fatto . e ti assicuro che l’invito è vuoto di ogni polemica, anzi. …
    Credo che in ogni processo che comprenda la difficoltà degli altri sia estremamente importante la solidarietà e la comprensione.
    Sparare a zero non aiuta nessuno e per nessuna ragione. ,e farsi la guerra, la storia insegna, lascia tanti vinti e pochi vincitori.
    Visto che ci conosci così bene mi puoi contattare con la e-mail del nostro sito. sarà un grande piacere per noi accoglierti e renderti partecipe.
    saluti cari
    LORENZA TRANQUILLI

  4. Abitando in zona seguo spesso questo blog e stavolta, visto che l’argomento mi interessa in prima persona, decido di partecipare alla discussione soprattutto nella speranza che qualcuno sia in grado di fornire risposte ad alcuni dei miei dubbi.
    come ogni mamma in procinto di rientrare al lavoro, ho fatto anche io un giro per asili nido con l’intento di trovare quello che maggiormente mi dava garanzie per il mio piccolo marco. l’offerta in zona è estremamente eterogenea tanto da farmi domandare se eistessero dei criteri normativi ai quali le varie strutture dovessero rispondere. Ora Giacomo mi conferma che per poter essere autorizzati gli asili devono rispondere a precisi requisiti e questa risposta non fa che aumentare i miei dubbi. Sono una mamma e non mi intendo di leggi, autorizzazioni e requisiti ma ho occhi per vedere e ritengo un po’ di capacità per esprimere valutazioni. a fronte di strutture indubbiamente belle, come è possibile che rientrino nella denominazione “nidi autorizzati” strutture che si trovano nei seminterrati, o che hanno ambienti piccoli e bui o che hanno spazi estermi spacciati per “giardino” quando in realtà sono dei fazzoletti di terra brulla? o che se si capita all’improvviso si scopre una uantità enorme di bambini che fanno fatica a muoversi e che vivono tante ore della loro giornata in stanze con aria viziata?Perchè, ahimè, care mamme, è quello che io ho visto.
    Mi piacerebbe conoscere le esperienze di altre mamme e cosa ne pensano al riguardo. Approfitto inoltre di questo spazio per chiedere chiarimenti a chi più di me possiede informazioni tali da aiutarmi a fare la scelta giusta per il mio piccolo.

  5. Ciao Lorenza,
    risponderò brevemente.
    Non ho visitato il tuo asilo ma mi basta vedere le foto presenti sul vostro sito e aver sentito i commenti di chi l’ha visitato.
    E se mi permetti, avendo ottenuto tutte e dico tutte le autorizzazioni richieste, spendendo decine di migliaia di euro e adeguando la mia struttura ad ogni prescrizione e, perchè no, capriccio, degli ispettori non solo del municipio ma anche di due ASL, mi dispiace sentir gridare al complotto quando esistono delle specifiche precise su come ottenere l’autorizzazione e, proprio per la tua lunga esperienza nel campo, dovresti conoscerle bene.
    Per quanto mi riguarda non mi sono permesso di iniziare l’attività senza le autorizzazioni e voglio chiarire che non si tratta di fare la guerra, non ce n’è bisogno, come dici la grande carenza di posti fa si che ci sia spazio per tutti.
    Poi ognuno si comporta come crede e da il servizio che ritiene giusto dare, secondo la sua esperienza, capacità e voglia di adeguarsi a regolamentazioni più o meno giuste.
    Mi fa comunque piacere che mamme come Giovanna possano avere la possibilità di scegliere tra sempre più strutture.
    Ti mando un cordiale saluto e un grosso in bocca al lupo per tutto.
    Giacomo

  6. Giacomo caro
    grazie per avermi risposto, ormai la ns è diventata quasi una corrispondenza , continui a non mettere il tuo nome per intero…. avrai un ragione per questo
    e va bene!!! mi sembra chiaro che anche tu sia un gestore di asili nido. Vedi non sono per niente d’accordo con te e ho deciso di risponderti per questo. non è vero che bisogna avere più ASL di riferimento, nè che si debba sottostare al capriccio dei tecnici. come dici tu le normative sono chiare e vanno rispettate e DEVONO essere rispettate da tutti . e qualunque cosa non vada bene si devono fornire risposte nel rispetto dei tempi e tu capisci un anno è veramente tanto.
    Tu mi confermi con la tua risposta che le cose vanno esattamente come io le ho esposte e ti ringrazio di aver rinforzato la visione di questa realtà scabrosa.
    Io a differenza di te non ci credo che convenga mettersi a parlare male degli altri e denigrarne il lavoro realizzato, siamo tutti in itinere, pronti ad imparare qualcosa ,caso mai venisse esposta, e io come sai (lo dici tu stesso) sono visibilissima su un sito che chiunque può visitare. Proprio per questo, per sostenere e non inabbissare, penso che prossimamente proporrò ai miei colleghi di categoria di costituire un’associazione di gestori di asili nido proprio perchè è importante fare gruppo e non dover sottostare a nessun capriccio ma impegnarsi a far rispettare le regole.
    Ti dico Giacomo c’è un grande fermento su questo, anche a livello comunale, alcuni si stanno impegnando per mettere in comunicazione i vari organi autorizzativi e fornire indicazioni precise a chi si vuole comprovare con questa esperienza.
    mi piacerebbe tanto che questo impegno non cadesse nel vuoto e si consolidi in qualcosa di utile per chi dopo di noi volesse fare lo stesso percorso e vorrei tanto che nessuno dovesse subire come me e come te l’estrosità del singolo che purtroppo ha un ruolo che definisce e a volte designa il libero realizzarsi di un progetto.
    Un caro e affettuoso saluto ed un augurio di buon lavoro alla tua struttura.
    stammi bene
    Lorenza Tranquilli.

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