Sofferenza psicologica da stress, ansia, depressione sono mali della società moderna e di chi vive in grandi città caotiche. Non risparmiano nessuno, giovani ed adulti, ed è per questo che è nata la figura dello psicologo-clinico che si dedica non solo alla cura dei disturbi fisici ma anche a quelli dell’anima, che spesso risultano essere più invalidanti ed insidiosi di una normale malattia. Ne parliamo con il dr. Paolo Pozzetto psicologo clinico-terapeuta Junghiano responsabile dello Studio Medico Associato “San Godenzo” in Via San Godenzo 94 sulla Cassia, a Roma Nord, nel quale da qualche mese sono in funzione nuove attività di psicologia per adolescenti ed adulti.
Dottor Pozzetto, di che cosa si occupa uno psicologo-clinico? “Si occupa di tutto ciò che concerne la relazione di una persona verso terzi e se stessi. A volte con una diagnosi esatta e precoce si possono evitare problematiche maggiori in seguito. Mi riferisco agli attacchi di panico, ai problemi di ansia e depressione, le condotte alimentari, sempre più frequenti, come bulimia ed anoressia, che impediscono a chi ne soffre di condurre una vita normale. Le fobie che esistono sono tantissime ed il paziente non si deve sentire solo, abbandonato, già rivolgersi ad un medico è il primo passo verso la guarigione. Vengono da me per tentare di risolvere queste patologie e la prima cosa da fare è la diagnosi. C’è da dire che molte persone non si fidano perché considerano noi psicologi come degli apprendisti stregoni e preferiscono cercare di risolvere ciò che non va da soli. Ma la vita spesso non è come quella del personaggio del film “Qualcosa è cambiato” con Jack Nicholson che interpreta un ricco scrittore misantropo con turbe ossessive – maniacali molto comuni il quale grazie all’amore subisce una metamorfosi, cioè guarisce.”
Dottor Pozzetto, l’analisi può veramente durare alcuni anni come per esempio accade al cinema ai nevrotici personaggi di Woody Allen? “Assolutamente no! Non esistono più lunghe analisi come quelle alle quali si riferisce, le nuove terapie durano non più di un anno e mezzo. Un primo inizio di cambiamento deve essere assolutamente percepibile dopo tre mesi dall’inizio della terapia. Non mi trovo d’accordo, infatti, con alcuni miei colleghi che fanno durare le sedute psicoanalitiche anni, quand’è così non sono affatto efficaci per il paziente, ma solo per il medico” dice ridendo.
Può illustrarci i diversi tipi di psicoterapie che affronta in questo studio? “Oltre alla psicoterapia individuale affrontiamo anche quella familiare che può riguardare sia un rapporto di coppia sia un adolescente in conflitto con i propri genitori, e quella di gruppo, cioè più pazienti che soffrono di una determinata dipendenza, che può essere da alcool, da tossicodipendenza, da computer e da videogiochi. Da noi si rivolgono anche gli adolescenti che non riescono ad integrarsi nella loro classe e cerchiamo anche di capire anche attraverso i problemi di integrazione e socializzazione cosa scatta nella mente di un adolescente che fa parte del cosiddetto “branco” che li fa diventare insieme così violenti, considerato che presi individualmente si comportano da persone normali. Cerchiamo anche di risolvere le problematiche pre e post parto, cioè quel particolare rapporto di pseudo – dipendenza che si viene a creare tra la futura madre e la creatura che porta in grembo, che una volta nata dovrà dividere con altre persone. E’ un momento della vita della donna causa si di gioia, ma che può creare situazioni pesanti di forte stress psicologico, tanto da richiedere l’aiuto esterno.”
Alessandra Stoppini
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salve sono il dott.Pozzetti (nome corretto e non Pozzetto), ho ricevuto parecchi commenti positivi su quanto detto da me ma anche su come riportato dalla giornalista,ora non sto più nello studio di via san Godenzo ma sulla giustiniana.nel complimentarvi con voi sono comunque disponibile verso chiunque dei vostri lettori necessiti di approfondimenti o qualsiasi tipo di domanda.Offrite un servizio valido e corretto complimenti.
Cordiali saluti
Dott. Paolo Pozzetti
Sto cercando da qualche giorno di contattare il Dr.Paolo Pozzetti ma senza alcun esito! potrei avere un suo recapito telefonico o perlomeno dove esercita al mommento(Giustiniana ma dove??) Anche io abito alla Giustiniana
Grazie…Cordiali saluti Carla Galli
Gentile Signora Carla Galli
In merito alla Sua cortese richiesta, Le fornisco il recapito telefonico del Dottor Paolo Pozzetti: 3345714849
email:labbrador2@hotmail.it
Buona sera sono il dott.Pozzetti.
Purtroppo lo studio dove lavoravo prima non fornisce,pur avendoli e per iniziativa del tutto estranea alla mia volontà, i recapiti sul come raggiungermi perciò visto la serietà della rivista, la cordialità e la signorilità della giornalista che si è prodigata per i lettori al fine della riuscita del servizio sono contattabile attraverso il recapito 3345714849 e sarò particolarmente felice di prodigarmi verso chi si presenterà facendo presente la testata che ha reso tale servizio.
Faccio in oltre presente che non vi è alcuno scambio commerciale e/o pubblicitario con l’editore ma i miei riconoscimenti nascono solo ed esclusivamente dall’aver costatato il grande impegno nel recuperare i miei recapiti da parte della giornalista.
In ultimo ringrazio pubblicamente chi da valore al mio impegno e alla mia qualità professionale, poichè il proporsi per essere lodato vale poco, l’essere cercato per il proprio valore è quello che conta.
Ricorderei infine sempre e comunque che qualsiasi “mal essere” di natura ovviamente non organica ( poichè esistono elementi diagnostici diversi), merita ascolto e attenzione al pari di qualunque altra sofferenza e che sempre troppo spesso il pensare di risolvere da se comporta solo pallidi tentativi di cambiamento e ad ogni ricaduta si rischia di sprofondare sempre un pò di più.Per cui rivolgersi sempre a specialisti iscritti all’ALBO DEGLI PSICOLOGI, che abbiano quindi svolto e superato un esame di stato.NON fate confusione tra PSICOLOGI,PSICHIATRI,NEUROLOGI,e chi propone cure non idonee al vostro caso, chiedete sempre una diagnosi o almeno un quadro clinico dopo i colloqui anamnestici.Se un ingegnere sbaglia crolla il palazzo,se sbaglia uno psicologo come diceva Jung: “la nevrosi diviene patrimonio genetico e si tramanda”.
Cordiali Saluti
Dott. Paolo Pozzetti