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Antonello Fassari a colloquio con VignaClaraBlog

Galvanica Bruni

fassari-2.jpgL’attore Antonello Fassari è uno dei pilastri, insieme all’amico e collega Claudio Amendola, della fiction televisiva di successo “I Cesaroni” in onda dal 2006. Antonello ha frequentato e vissuto per un lungo periodo nel quartiere Farnesina, poco distante da Ponte Milvio dove casualmente lo abbiamo incontrato, una di queste piovose mattine, e dove, davanti ad un aperitivo, abbiamo simpaticamente scambiato due chiacchiere.

Antonello, quando è nato il tuo rapporto con Ponte Milvio, ti è piaciuto viverci ? Avevo sette anni ed un’amica di mia madre comprò un appartamento in via degli Orti della Farnesina, al numero 46, oggi 100. Passavo tutto il tempo con i figli dell’amica di mamma e infatti, pur abitando io lontano, a Monteverde, entrai a far parte dei lupetti della parrocchia di Ponte Milvio. Mi ricordo che su via degli Orti della Farnesina, all’altezza del bar Erminio, c’era ancora il deposito delle carrozze e qualche cavallo di proprietà della Titanus. Dietro la casa dei miei amici c’era il campetto, uno spazio dove giocavamo a pallone e lì intorno trovavamo, tra i cocci di tutti i tipi, tante pietre fossili di pesci e rettili che portavamo a casa. Ho un ricordo bellissimo di quel periodo.   

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A Ponte Milvio la vita notturna è diventata frenetica, tanti locali frequentati da giovani provenienti da tutta la città. Seconde te cosa resta del Ponte Mollo di un tempo? La mattina la piazza vive di più come centro del quartiere e conserva qualche abitudine della tribù dei nativi di Ponte Mollo, i pochi rimasti. Ma la sera e la notte è il Tevere a farla da padrone ed ogni angolo ha trovato il suo target, dai lucchetti ai SUV, alla corte dei miracoli, all’ultima moda.   

fassari-1.jpgAntonello, tra i tanti personaggi interpretati nel cinema, ricordiamo in modo particolare quello di Aldo Fabrizi nel Film di Carlo Lizzani “Celluloide”. La critica cinematografica ti ha paragonato a quel grande attore, simbolo della romanità, lo hai mai conosciuto? Non esageriamo, non mi pare che la critica mi abbia paragonato a Fabrizi. Sono state delle casualità a farmi incontrare prima la Sora Lella e poi suo fratello Aldo. Nell’interpretarlo ho cercato di capirne la misura intellettuale e quella forza interiore che gli permetteva di muovere il corpo con tanta leggerezza.

Lo “Zio Cesare” dei Cesaroni, ti ha dato la grande popolarità presso un pubblico molto giovane. Cosa hai aggiunto di tuo, del tuo carattere, ma soprattutto della tua romanità in questo personaggio? Cesare è un personaggio scritto molto bene e oggi comincio a conoscerlo meglio. La sua forza è una specie di ingenuità che lo rende ottuso…

Nel 1992, nella storica trasmissione satirica di successo di Rai3 “Avanzi”, interpretavi Giulio Pinocchio, il Cardinale Martini, un leghista arrabbiato e il fassari-film-le-ragioni-dellaragosta.jpgvenditore di cassette porno. Personaggi irripetibili ma ancora attuali, che ricordi hai di Avanzi ? Nel film di Sabina Guzzanti “le ragioni dell’aragosta” a tutti noi attori di quel gruppo è stato chiesto di ricordare la nostra esperienza. Invito chi fosse interessato all’argomento a vedere il film perché la risposta alla vostra domanda sarebbe troppo articolata, altro che aperitivo, ci vorrebbe tutto un pranzo !

Grazie Antonello, alla prossima.

La scheda
Antonello Fassari non è solo lo “Zio Cesare” della famiglia Cesaroni. Alle sue spalle ha una brillante carriera, iniziata dopo essersi diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico nel 1975. Ha debuttato a teatro diretto dal regista Luca Ronconi ne la “Partita a scacchi”. Parallelamente alla sua attività teatrale si affianca una notevole carriera radiofonica, televisiva e cinematografica.
La sua filmografia comprende “Il male oscuro” (1990) diretto da Mario Monicelli e il film di impegno civile del regista Marco Risi “Il muro di gomma” (1991). Una delle sue caratteristiche è quella di passare dal dramma di Marco Tullio Giordana “Pasolini: un delitto italiano” (1995) all’ironia di “S.P.Q.R.” (1998) e di “Anni 50” (1998).
I suoi ultimi lavori televisivi sono il serial “Codice Rosso” (2006) andato in onda su Canale 5 e la fiction “Medicina Generale” trasmessa recentemente su Rai 1.
Un attore eclettico, a 360 gradi, capace di strappare allo spettatore la risata ma anche la riflessione, bravissimo nel sapere esprimere i vizi e le virtù della Roma di oggi.  

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