Si stanno concludendo in queste ore le attività di dismissione dell’Ospedale S.Giacomo, fissata per domani, venerdi’ 31 ottobre. Ieri sono state chiuse le camere operatorie, mentre due giorni fa è toccato ai reparti di Rianimazione, Psichiatria, Urologia ed all’Unità di terapia intensiva cardiologica. Dei 16 pazienti ancora presenti 7 saranno dimessi domani e 9 saranno trasferiti presso altre strutture sanitarie.
Anche per il reparto di nefrologia e per i circa 90 pazienti sottoposti a dialisi è stata individuata una soluzione, concordata con gli stessi malati, presso la nuova sede del Sant’Eugenio dove, secondo il piano, sarà trasferito il reparto.
Conclusi i processi di mobilità: all’oltre l’80% del personale operativo del S. Giacomo è stata già comunicata la prossima destinazione di lavoro. “Tutto questo personale altamente qualificato potenzierà la sanità regionale a Roma, nelle province e nell’Ares 118 – ha dichiarato il presidente della Regione Marrazzo – a partire dal prossimo 1 novembre. Stiamo portando a termine un’operazione importante e molto complessa in un tempo brevissimo ma con la massima funzionalità e trasparenza”.
Ultimo baluardo a cadere le 16 suore infermerie che oltre a lavorare vivevano nell’ospedale. Sei sono partite stamani, le altre lasceranno la loro casa entro il 5 Novembre.
Dopo le proteste del personale e dei degenti, quarantamila firme raccolte, appelli da tutta Roma, la battaglia di Italia Nostra, i ricorsi legali ed i testamenti ritrovati, si chiude così la storia del secolare Ospedale romano di San Giaocomo.
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