Home AMBIENTE 10 Domande al prossimo XX – Parchi e Verde

10 Domande al prossimo XX – Parchi e Verde

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DOMANDA: il nostro territorio pur avendo al suo interno 2 grandi parchi, quali quello di Veio e dell’Insugherata, non ha sufficienti aree attrezzate. Inoltre tali parchi sono interessati da attività di abusivismo edilizio, da scarichi non legalizzati, da povertà di attrezzature per la fruizione culturale ed ambientale da parte dei cittadini ai quali appare che gli enti preposti alla loro salvaguardia poco facciano in tal senso. Lei cosa intende proporre per tutelare il sistema verde e la valorizzazione di tali Parchi a scopi esclusivamente sociali ed ambientali?


Alessandra Agostinelli
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Andrea Antonini
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Giuseppe Molinari
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Ottavio Pasqualucci
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Gianni Giacomini
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Gaetano Rizzo

 

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Carolina Di Napoli

Non ha aderito all’iniziativa


Le altre Domande: 1. Trasparenza – 2. Partecipazione – 3. Sicurezza – 4. Verde – 5. RAI – 6. Ponte Milvio – 7. Degrado – 8. Cassia Antica – 9. Via Mastrigli – 10. Via del Podismo
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2 COMMENTI

  1. QUESTION TIME
    Avevo posto la seguente domanda, che non è stata inserita tra le 10 prescelte . La ripropongo, sperando che qualche candidato possa fornire una risposta:
    “Quali azioni si intendono perseguire per governare e proteggere il territorio ed annullare precedenti delibere illeggittime, evitando per il futuro azioni analoghe a quelle previste per la lottizzazione Collina Fleming, in merito alla quale il Comune di Roma, con delibera n. 46 del 2003, ha deciso di accogliere il progetto del costruttore Parnasi di costruire un totale di 39.000 metri cubi sull’ultima area destinata da sempre a Verde pubblico di Collina Fleming. Tale area è l’unica rimasta in un quartiere completamente edificato: lo standard a verde e servizi del quartiere si aggira sui 6 mq ad abitante a fronte dei 18 previsti per legge. In cambio della lottizzazione sulla Collina Fleming e di altra lottizzazione a Pietralata, il costruttore Parnasi cederebbe al Comune circa 11 ettari in località Monte Arsiccio, inedificabili in quanto all’interno del Parco dell’Insugherata e di nessuna utilità per i cittadini che già possono fruire, in tale area, di centinaia di ettari del Parco di proprietà pubblica. La delibera adottata dal Comune fu immediatamente contestata dai cittadini di Collina Fleming, che per contrastare l’ulteriore seguito della delibera e per difendere la possibilità di destinare a Parco Pubblico l’area di Città di Castello, in data 9 dicembre 2003 hanno proposto ricorso al TAR, richiedendo l’annullamento della delibera per sostanziali motivi. I comitati dei cittadini hanno inoltre presentato diversi appelli alle varie autorità preposte (sindaco, assessore, ecc.) con raccolta di firme che ha superato le oltre due migliaia”.

  2. Caro Antonini,

    In fatto di abusivismo nel parco di Vejo e dell’Insugherata e della Inviolatella, lei dice “Fotografiamo l’esistente, (…)
    il resto delle aree devono vedere investimenti da parte del municipio”.
    Sembra dalle sue parole che lei accetta il fatto compiuto dell’abusivismo e che si arrende al degrado delle aree verdi.
    questo è un approccio “notarile”, che accetta e giustifica le prepotenze ed il comportamento delittuoso di speculatori,
    grandi e piccoli e di tutti quelli che vedono le leggi come inutili e fastidiosi “optional” di cui fare a meno.
    Allora, se questo è il suo approccio, estendiamolo per affinità a tutte le altre tematiche del degrado urbano e alla tematica
    della sicurezza dei cittadini; come dice lei, fotografiamo l’esistente, accettiamolo come dato di fatto e immutabile, teniamoci baracche e
    baraccopoli esistenti, lucchetti e graffiti sui monumenti romani e da questo momento iniziamo ad amministrare quello che resta
    della nostra passata civiltà.
    No, non è questo quello che i cittadini vogliono. tenga ben presente che la gente vuole cose semplici, di buon senso e normali,
    non la luna nel pozzo. Gli amministratori pubblici devono mantenere la nave sulla rotta giusta e la schiena diritta.
    A lei e a tutti coloro che si presentano al voto municipale per aspirare a rappresentare la cittadinanza chiediamo che abbiate
    il coraggio di dire e fare cose sgradite ai prepotenti e ai delinquenti.
    Non bisogna negoziare sui principi, questo è quello che vogliono i nuovi barbari.
    Saluti, Luigi Masi

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