Ponte Milvio – Castel Giubileo: una pista ciclabile o (cic)labile ?
Aldilà dei giochi di parole, la pista che congiunge Ponte Milvio alla diga di Castel Giubileo ha poco di una pista ciclabile e molto di una pista ad ostacoli. Lunga circa 10 Km, lambisce l´insediamento dei nomadi sotto l´Olimpica e costeggia lunghissimi tratti di sterpaglia, di cumuli di rifiuti, di baracche semicarbonizzate ed enormi cespugli di rovi e di erbacce all’interno dei quali si intravedono giacigli e ripari improvvisati nei quali gruppi di extracomunitari trovano alloggio nella notte lungo la sponda del Tevere. Più avanti, andando verso via due Ponti si intravedono capanne, fili stesi con panni ad asciugare, bidoni che fumano. Ancora oltre si costeggiano dei depuratori : oltre che dalla vasca, se il vento soffia dalla parte sbagliata ce se ne accorge, come dire, a naso. Su tutta la pista non c’è un punto di ristoro, né una tettoia dove ripararsi in caso di maltempo. Nessuno vi si avventura da solo, i ciclisti ci vanno sempre a gruppi perché se fori una gomma e sei da solo l’escursione può tramutarsi in una brutta avventura.
E’ questo lo strumento per incentivare l’uso delle biciclette nella nostra città ? Ne ha parlato il settimanale Panorama, ne parliamo sommessamente anche noi perché in questi mesi l’ Assessorato all’Ambiente del Comune di Roma si sta dando un gran da fare per convincere i cittadini che l’acquisto di nuove bici al posto di vecchi motorini è un obiettivo di grande valore strategico nella nostra città dove vige il divieto di circolazione per ciclomotori e motorini a due tempi “euro 0” all’interno dell’Anello Ferroviario ben sapendo inoltre che, a partire dal primo novembre 2007, tale divieto sarà esteso anche ai cittadini residenti all’interno di questa fascia, finora esentati.
E’ stata anche lanciata una campagna di sensibilizzazione all’abbandono dei vecchi motorini basata sul fatto che, secondo una ricerca del Ministero dell’Ambiente, un vecchio “cinquantino” da solo inquina quanto 63 auto non catalitiche a benzina. E per convincere a rottamare il vecchio motorino per inforcare una nuova e fiammante bici sono stati messi in campo anche degli incentivi economici che arrivano fino a 250 euro di sconto per una bici normale e fino a 700 euro per una bicicletta a pedalata assistita a condizione di consegnare un motorino “euro 0” immatricolato prima del 2001. Per capire come sfruttare al meglio gli ecoincentivi messi a disposizione conviene dare un’occhiata a questa pagina del sito dell’ Assessorato all’Ambiente del Comune di Roma.
Resta il fatto che, dopo la brutale aggressione avvenuta venerdì sulla pista ciclabile dell´Ostiense, sempre meno cittadini, che si siano convinti o no ad acquistare una bici, si avventureranno ad usarla sulla pista ciclabile di Ponte Milvio o su qualunque altra se l’intero sistema della viabilità a due ruote non viene seriamente rivisitato in ottica di sicurezza e fruibilità.
Claudio Cafasso
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Per per incentivare l’uso delle biciclette nella nostra città il Comune di Roma dovrebbe fare come “Velib” a Parigi, o “Bicing” a Barcellona…
Con i soldi guadagnati dal servizio (dopo aver raggiunto il break-even dell’investimento) il Comune potrebbe finanziare nuove piste ciclabili..