Ricevo da Luigi Todini, capogruppo di AN al XX municipio, il seguente Comunicato Stampa che pubblico. Non c’è che dire una bella provocazione. Chi avrà il coraggio di fare il test antidroga? Cosa ne pensate?
COMUNE DI ROMA – MUNICIPIO ROMA XX
COMUNICATO STAMPA
DROGA, TODINI (AN): TEST PER ASSESSORI E CONSIGLIERI IN XX MUNICIPIO
ROMA 12 APR. 2007 – ” Presentata una risoluzione in Consiglio – dichiara il Capogruppo di AN del XX Municipio, Ludovico Todini – per sottoporre al test antidroga Assessori e Consiglieri del XX Municipio “.
” Dopo l´iniziativa de `Le Iene´ – prosegue Todini – giudicata scomposta in quanto intrapresa ad insaputa dei deputati, giace in Parlamento una proposta di legge firmata da circa 100 deputati di tutti gli schieramenti. Visto che l´iter parlamentare non ha tempi brevi, abbiamo pensato di volerci attivare in questa direzione perché per il Municipio può essere tutto più semplice “.
” La ratio della proposta – incalza il Consigliere – è da ravvisare nel fatto che chi ricopre incarichi pubblici dovrebbe sentire l´obbligo morale, civile ed etico di palesarsi ai cittadini circa l´uso o meno di sostanze stupefacenti, attesa la forte responsabilità ed il pregnante senso civico di ogni carica pubblica. L´eventuale uso di droga è stridente con l´esercizio di ruoli in assemblee pubbliche “.
” E´ chiaro – conclude Todini – che il test non potrà rappresentare una coercizione per gli eletti del Municipio, ma sarà su base volontaria senza discriminazione alcuna per chi avrà intendimenti diversi. La prossima settimana si voterà il documento”.
Per contatto diretto: Ludovico Todini +39. 347. 4990889
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Dico la mia: è una proposta di risoluzione provocatoria certo, ma velleitaria. Come ci ha spiegato il Consigliere Scoppola in un’altra pagina di questo blog, le proposte di risoluzione a livello di regolamento municipale, sono degli atti che non hanno alcun tipo di efficacia esecutiva.
Cui prodest, quindi ? (peraltro, come sopra detto, tale test non sarà – e non potrebbe essere – coercitivo ma solo volontario). Resto sempre perplesso quando leggo questi comunicati perchè, personalmente, da un consigliere municipale (primo livello politico di una democrazia) io mi attendo che presenti risoluzioni e si batta per le esigenze concrete dei cittadini occupandosi di fatti tangibili, della qualità della vita del territorio, della mobilità, della viabilità, delle scuole, degli asili nido, degli anziani, dei giovani, dell’inquinamento, del verde, della pulizia delle strade, delle barriere architettoniche, del decoro urbano, insomma di tutto ciò che riguardi fattivamente il territorio nel quale è stato eletto (e dal quale è stato eletto).
Fatemi fare una battuta: questa proposta di risoluzione mi sembra quindi un po’ “fumosa”…
Parlando invece seriamente, del Consigliere Todini, in questo blog, nel futuro vorrei leggere non altri comunicati (questo è già il secondo…) ma risposte serie ai problemi concreti sottoposti dai cittadini .
Forse non tutti saranno d’accordo con me ma tant’è, questa una è pubblica piazza, per quanto virtuale, nella quale ognuno può dire la sua…
A mio avviso bisogna cercare di capire bene quali siano gli intenti che spingono un consigliere a promuovere proposte del genere.
Le soluzioni sono due: il bene della comunità oppure la voglia di apparire e ritagliarsi un ruolo mediatico usando provocazioni pure.
In questo caso riterrei si tratti più della seconda. Compito dell’istituzione municipale, in quanto governo di prossimità con il territorio, è quello di amministrare una porzione di città e quando parlo di amministrare non mi riferisco certo ad un test antidroga.
Lungi da me essere demagogico, ma presumo che il suddetto test comporti dei costi di somministrazione e di analisi: mi chiedo se sia corretto che, di fronte ad una situazione economica per le finanze municipali non proprio rosea, vengano distratti dei fondi per queste attività rispetto ad altre?
Mi chiedo perchè da quando sono diventato consigliere l’amministrazione municipale sia apparsa sui giornali solo per difendere i lucchetti di Ponte Milvio, per promuovere il Premio SMS d’amore e ora per il test antidroga?
Questa proposta dimostra che l’amministrazione municipale ha altre priorità e lo dico oggettivamente. Lasciamo ad ognuno fare il proprio mestiere…le iene facciano le iene!
Un abbraccio
FRANCESCO SCOPPOLA
-Gruppo ULIVO XX Municipio-
Sono d’accordo sui precedenti commenti. Al sig. Todini suggerisco che sarebbe bene se si occupasse di far rispettare il divieto di fumo nei locali del XX Municipio: i consiglieri fumano nella sala consiglio, gli impiegati fumano nei loro uffici e nei corridoi, i dirigenti nelle loro stanze. E’ mai possibile che in un luogo pubblico istituzionale si debba assistere a tanto disprezzo della legge da chi, per primo, dovrebbe rispettarla ?
Andando sul sito del XX Municipio e leggendo, a caso, risoluzioni di ogni tipo un fattor comune balza agli occhi: al 98% sono votate alla unanimità (a prescindere dal colore del politico di chi le presenti), come se ci fosse un muto accordo bipartisan (io voto le tue ma tu voti le mie). Ci sono altre spiegazioni a questo fattore ricorrente ?
Mi auguro invece che nella seduta di Consiglio del 19 aprile nella quale si voterà la risoluzione oggetto di questo blog ci siano consiglieri che sappiano sottrarsi a questa prassi e che abbiano il coraggio di distinguersi votando contro, sfidando anche le malelingue che insinueranno che così facendo hanno cercato di sottrarsi al test…
Perchè sono così contrario a questa risoluzione ? per due motivi:
il primo l’ho già esposto nel mio precedente commento, che i consiglieri facciano i consiglieri e le iene le iene. Un consigliere municipale viene eletto perchè amministri (bene, possibilmente) un territorio, perchè spenda il suo tempo (ed il nostro denaro per retribuirlo) a migliorare la qualità della vita dei nostri quartieri. Ne sono tutti consapevoli perchè di questo ci hanno parlato in campagna elettorale, su questo argomento si basavano i loro programmi di lavoro e per questo sono stati votati, non per altro.
il secondo motivo invece è più sottile: aborro chinque voglia insinuarsi nella sfera del privato di un’altra persona. la vita privata di ognuno è una cosa preziosissima, perchè mai i consiglieri e gli assessori del XX Municipio devono metterla nelle mani del sig. Todini ? E se domani presentasse un’altra risoluzione con la quale chiede ai suoi colleghi di palesare la loro confessione religiosa ? e un’altra ancora per conoscere le loro tendenze sessuali ? E’ una strada pericolosa questa.
Invito dunque, da cittadino al quale non interessa sapere nulla del privato dei consiglieri e degli assessori puchè facciano bene il loro mestiere, il sig.Todini a dismettere gli abiti da Catone il Censore e gli altri consiglieri da prendere le distanze da questa risoluzione (senza preoccuparsi troppo di chi malignerà … honni soit qui mal y pense dicevano i francesi d’un tempo).
Appuntamento al 19 sera.
Mi meraviglia il fatto che il consigliere Todini non intervenga in questo dibattito sulla sua iniziativa che ha anche avuto eco sulla stampa.
Non c’è modo di invitare a farlo ? Sono curioso di sapere come la pensa, in fondo su questa pagina sono stati espressi dei pareri interessanti che anche io condivido, soprattutto questo ultimo di Claudio.
Ieri il Consiglio Municipale del Municipio Roma XX ha approvato la risoluzione per il test antidroga volontario dei Consiglieri municipali e degli Assessori.
Il Consigliere Sterpa è intervenuto a nome degli 8 membri del gruppo dell’Ulivo per esporre le ragioni del voto contrario alla risoluzione.
“Si tratta dell’ennesima risoluzione su di un tema lontano dagli effettivi interessi dei nostri cittadini e speculare solo ad una sterile polemica politica. La maggioranza di centrodestra preferisce approvare risoluzione dai contenuti più diversificati e fare proposte tra le più disparate, piuttosto che rimboccarsi le maniche e cercare di governare questa parte della Città di Roma che, ad oggi, è semplicemente abbandonata a se stessa.
Il voto contrario a questa risoluzione da parte dei Consiglieri dell’Ulivo è un segno di civiltà e di coraggio.
Si tratta di un gesto di civiltà perché crediamo fermamente che la vita privata di un rappresentante del popolo, sia l’ultimo dei consiglieri municipiali o il primo dei deputati o senatori, sia anche il Capo dello Stato, non abbia nulla a che fare con la vita pubblica, con l’ufficio che egli svolge e con gli incarichi che egli ricopre.
Siamo fermamente convinti, e le leggi di questo Paese per fortuna vanno nello stesso senso, che nessun aspetto della vita privata di un politico che non ricada in una delle fattispecie di illecito civile, penale o amministrativo previste dalla legge sia semplicemente irrilevante.
“La libertà – sono parole di Luigi Einaudi – è la possibilità di essere se stessi al di fuori delle pretese degli altri”. Il politico è meno libero degli altri perché è soverchiato dalle pretese altrui. È una riduzione della libertà che serve a tutta la società ed è il vero peso che grave sulla vita di un politico. Tuttavia, è un peso legittimo, senza il quale la democrazia sarebbe monca e la rappresentanza storpia. Ma si tratta anche di un peso che ha un limite, costituito dal contenuto della pretesa stessa la quale mai deve condizionare l’esercizio della libertà in tutta “la vita non politica” del politico. Se così non fosse, infatti, il politico sarebbe uno schiavo e schiava di se stessa sarebbe tutta la società.
È ovvio, sia che noi condanniamo l’uso di ogni droga e, altrettanto ovviamente, noi non ci droghiamo, ma abbiamo votato contro perché ci fidiamo di noi stessi e i cittadini si fidano di noi. Noi il test più importante lo facciamo ogni giorno, accanto a loro, nei quartieri, tra le strade e nelle case. E a quel test risultiamo positivi.
Un test che – ad essere sinceri – fanno anche alcuni consiglieri della maggioranza ai quali ieri abbiamo rivolto un appello per un gesto di libertà, per la loro cultura liberale e per la loro indiscussa serietà. Non a caso, alla maggioranza di centrodestra ieri sono mancati 2 dei 15 voti sui quali potevano contare per l’approvazione di questa delibera.
Davanti alla difesa della libertà dell’individuo e della rappresentanza non ci sono schieramenti destra-sinistra, maggioranza-minoranza, ma solo lo schieramento tra uomini che difendono la libertà e la dignità delle istituzioni e dei loro membri e chi non cessa mai di fare bassa propaganda qualunquista e populista che non rende merito alle culture della vera destra liberale e del vero cattolicesimo democratico.
Il voto contrario è anche un gesto di coraggio, soprattutto se consideriamo che nel far questo ci esponiamo al chiaro rischio di una strumentalizzazione politica. Il rischio è che votare contro e non sottoporsi al test da parte di un consigliere sarà strumentalizzato e pubblicizzato come se avessimo dichiarato pubblicamente di essere consumatori di droghe e, sono certo, saranno redatti elenco dei “non sottoposti al test” i quali saranno apostrofati come “presunti drogati”. Questo c’è dietro l’espressione della risoluzione che parla di “amplia pubblicità all’iniziativa”.
Sappiamo già quello che accadrà con questa risoluzione: l’ennesima farsetta politica del centrodestra, distante dalle vere priorità del Municipio.
Non importa se accadrà tutto ciò, se per l’ennesima volta si attiverà quel “circo autoreferenziale” dove saltellano contenti alcuni esponenti della maggioranza; ci sono cose ben più importanti di qualche riga sui giornali o di qualche lettera spedita a mirati interlocutori sociali ed istituzionali; la difesa della libertà individuale è – sempre e comunque – al di sopra di tutto questo.
Proprio per queste ragioni, abbiamo protocollato una proposta di risoluzione per l’istituzione in Municipio del PUBBLICO REGISTRO INTERESSI dove ogni Consigliere, Assessore e vertice apicale dell’amministrazione del Municipio è chiamato a dichiarare di propria spontanea volontà se lui stesso o un proprio parente fino al secondo grado è socio o dipendente a qualunque titolo di persone giuridiche che hanno rapporti con l’amministrazione municipale”.
Cons. ALESSANDRO STERPA
L’Ulivo
Pres. Commissione Trasparenza
Municipio Roma XX
http://www.sterpa.it – sterpa@sterpa.it
rispondo brevemente al consigliere ma non voglio alimentare un dibattito in un luogo non adibito a tale scopo:
1 – perlomeno per quanto riguarda il consigliere molinari ieri era assente in tutto il consiglio per problemi lavorativi, perciò non bisogna inventarsi storie su una sua assenza la voto;
2 – io vorrei invece sapere perchè i due consiglieri dell’opposizione delle liste e civiche e uno dell’Ulivo (pongetti non ha votato!) hanno abbandonato l’aula per non votare. Forse la pensavano come il centrodestra ma non potevano votare per ordine di scuderia?
3 – penso che nessuno di maggioranza e opposizione abbia problemi a partecipare al pubblico registro interessi
4 – vi faccio una domanda: se un autista di un pullam è perlomeno poco lucido e voi siete i suoi passeggeri stareste tranquilli e rilassati? ora il nostro pullman è il Municipio, gli autisti siamo noi consiglieri e i passeggeri sono i cittadini. a voi le conclusioni.
Stefano Erbaggi
Cons. AN Municipio Roma XX
Eh no Stefano, con tutto il rispetto, ma siamo fuori strada.
Intanto non mi sento e non mi piace essere definito un passeggero, termine che implica un ruolo passivo, da spettatore.
Io, tutti noi, siamo cittadini, elettori, teste pensanti, soggetti attivi (e questo blog lo dimostra).
Per venire poi al tuo esempio (poco calzante in realtà) all’autista io affido la mia vita e quindi certo che mi preoccuperei se lo vedessi poco lucido !
Ma non è questo il caso.
Tu ed i tuoi colleghi Consiglieri, vivaddio, non avete le sorti del nostro destino nelle vostre mani; avete invece solo la nostra delega (nostra degli elettori) ad amministrare per nostro conto, ed al meglio, la cosa pubblica di questo Municipio.
Ed è di questo che ci dovete rendere conto, non della vostra vita privata. Non mi interessa sapere chi di voi fumi spinelli, o faccia uso di sostanze, è solo un suo problema, suo, della sua salute, della sua coscienza, di chi gli vive accanto: insomma della sua sfera personale che nessuno ha il diritto di invadere.
Forse, con i miei 57 anni, sono troppo vecchio per farmi capire da voi giovani Consiglieri trentenni ma vorrei spiegare che questo dibattito non ha nulla di politico ma tocca solo il piano dei principi morali ed etici.
Buon lavoro consigliere e ti apprezzerò molto di più, non è irriverenza la mia, quando ti vedrò non solo affrontare ma risolvere i problemi concreti del territorio del XX Municipio (cosi’ come stai dimostrando di fare su questo blog, e questo va detto a tuo vanto) con lo stesso piglio col quale hai affrontato e fatto tuo il tema di questo “balordo” test antidroga.
PS: ma avete provato a sottoporre la vostra risoluzione al parere del prof. Pizzetti, Garante della Privacy ??
Claudio, ti dò ragione sulla distinzione attivo/passivo però proprio perchè noi consiglieri dobbiamo amministrare (e nel migliore dei modi) la cosa pubblica penso che essere garante di legalità e nel peino delle nostre capacità mentali sia doveroso. o no?
che poi i problemi del Municipio più pressanti siano altri è ovvio, ma non penso che presentare e votare tale risoluzione sia un ostacolo alla risoluzione di questi.
A presto,
Stefano Erbaggi
Cons. AN MUnicipio Roma XX
(uno che 9 mesi fà era un semplice cittadino senza alcuna carica…)
Un’ultima battuta e poi prometto di stoppare qui questa querelle. Per essere garanti di legalità e dimostrare di essere nel pieno delle facoltà mentali non serve sottoporsi ad un test antidroga, soprattutto dopo un anno dall’esser stati eletti. Dovevate allora sottoporvi, in campagna elettorale, ad un test psico-fisico-attitudinale e renderlo pubblico prima delle votazioni …. vedi com’è sterile questa polemica ? Stiamo qui ad incrociare le nostre lame lessicali e dialettiche su una risoluzione senza reale costrutto e senza scopo, se non quello di un ritorno mediatico per chi (scusami se ci sei anche tu) l’ha proposta ed ora si trova a difenderla per amor di maggioranza. E’ ovvio che quest’ultima non costituisce un serio inibitore alla soluzione dei tanti problemi del nostro Municipio ma secondo te, in tutta sincerità, i cittadini sono più interessati a questo benedetto test (se e quando lo farete) od agli asili nido che non ci sono, ai lavori pubblici che non finiscono mai, alle strade intasate e sporche, all’inquinamento, al traffico, alla microcriminalità, alle risoluzioni approvate, sbandierate, e poi rimaste lettera morta insomma ai problemi di cui tanto e vanamente discettiamo in questo blog senza che alcun assessore o consigliere (tolto te, Molinari e Scoppola) ritenga di farsi vivo ? E’ per affrontare e risolvere questi problemi che siete lì in via Poma, non per discettare dei massimi sistemi o del sesso degli angeli.
Bene, prometto che, se non tirato per i capelli, non tornerò più su questo argomento (parecchi lettori ne avranno già a noia) quand’anche questo confronto sia, in piccolo, un reale esercizio di democrazia.
vorrei dire una cosa: IO NON CREDO CHE QUESTO SITO ABBIA BISOGNO DI PROPOGANDA ELETTORALE.
Quindi eviterei di sentirmi dire qui su questo sito: il centro destra fa cavolate e non si muove per i cittadini, mentre noi dell’opposizione siamo sempre al loro fianco. E, dovesse succedere, anche viceversa!
Al consigliere Sterpa vorrei proporre quindi di evitare queste sterili e banali polemiche e ridurre i propri commenti (come in parte ha fatto) a proposte fatte, azioni portate a termine e al limite a criticare (in maniera concisa e non propagandistica) i provvedimenti del XX Municipio con cui non è d’accordo.
Reputo questo sito un modo per avvicinare i cittadini al Municipio e tutto il resto mi sembra abbastanza fuori luogo.
Scusate lo sfogo, ma mi sembrava doveroso prima di scadere in continue polemiche e beghe “politiche”.
Direi di fermare qui le polemiche personali e di inserire solo commenti che siano relativi alla proposta in se .
come promesso non torno sull’argomento; vorrei solo chiarire a Pierluigi che il cons.Erbaggi ed io non stavamo facendo nè polemiche personali, nè beghe, nè propaganda politica a favore dell’uno o dell’altro schieramento ma stavamo solo dialetticamente confrontandoci, stando ognuno dei due sulla sponda opposta, su di un tema appassionante riguardante una questione di principio.
Quando un cittadino ed un amministratore pubblico mettono a confronto civilmente le loro opinioni per me è un concreto esercizio di democrazia ed io credo che un blog intelligente come questo serva anche a ciò.
mi avete frainteso! mi spiace se sono risultato inopportuno, ma il mio commento era riferito esclusivamente all’uscita, secondo me fuori luogo, del consigliere Sterpa.
Ricevo da Ludovico Todini e pubblico.
Gentile Dr. Azzali,
la risoluzione è stata approvata con 13 voti favorevoli e 7 contrari. Appena gli uffici hanno lavorato il documento, glielo invio via e mail.
Cordialmente
Ludovico Todini