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    Allerta Fentanyl, la droga degli zombie

    Fentanyl
    Galvanica Bruni

    Neppure il tempo di fare la conoscenza con il fentanyl, il potentissimo farmaco analgesico, che da anni sta devastando gli Stati Uniti dove si calcolano 80mila vittime l’anno attribuite all’anestetico, che da una operazione di Polizia condotta nei pressi della stazione Termini spunta il “Blue Punisher“.

    La famiglia è quella dell’ecstasy, ma cinque volte più potente dell’allucinogeno che ha invaso locali e discoteche. Alla sua diffusione fa da muro il prezzo, settanta euro a pillola, il che non la rende accessibile a tutte le tasche. Più facile avvicinarsi al fentanyl, venduto come farmaco ma dalle conseguenze distruttive.

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    È di facile reperibilità e costa poco, ed è prodotto da sintesi chimica, in laboratorio, il suo rifornimento potenzialmente infinito. Arriva dalla Cina in quantità industriali e fin qui tutti i tentativi di limitarne l’ingresso attraverso accordi con Pechino, sono quasi falliti, nonostante la firma congiunta Joe Biden-Xi Jinping di un patto per limitarne la produzione illecita e l’esportazione.

    È rimasta l’arma della repressione. Ma è mezzo spuntata. E poi la prevenzione, attraverso una capillare attività di informazione/ formazione. È quella tentata dal Ministero della Istruzione e del Merito che ha adottato un piano nazionale diretto a prevenire la diffusione della sostanza tra i giovanissimi.

    La droga degli zombie

    Il fentanyl è tra le 50 e le 100 volte più potente rispettivamente dell’eroina e della morfina e può causare conseguenze drammatiche sul fisico e sulla psiche degli assuntori. Non a caso è stata soprannominata la “droga degli zombie”, perché il dipendente si riduce ad una sorta di morto che cammina, privo di volontà e di controllo sul proprio corpo.

    Euforia e rilassamento totale gli effetti che lo rendono gradevole al primo uso, e la sua pericolosità è data anche dalla rapida assuefazione. Letale per la respirazione e sono sufficienti appena 2/3 milligrammi per provocare la morte per soffocamento.

    Si acquista sotto forma di cerotti, pillole, fiale, iniezioni. Dovrebbe essere venduto dietro ricetta medica solo nelle farmacie ospedaliere. Ma così come si sono diffusi i laboratori clandestini, – in tutta Europa ne sono stati scoperti 400, molto di più quelli tuttora operativi – anche la vendita illegale non ha conosciuto freni.

    Del resto, i profitti che garantisce il fentanyl non sono riscontrabili per altre droghe: 1 chilo di polvere di fentanyl costa 10mila euro, se ne ricavano un milione di pillole che a venti euro l’una, fanno venti milioni: un valore aggiunto senza paragoni.

    Le prime tracce del fentanyl

    Le prime tracce di questo pericoloso oppiaceo a Roma una decina di anni fa. Il fenomeno riguardava solo tossici, allo stato terminale, in cura presso Asl ed altre strutture pubbliche dove si tentava disperatamente di cancellare dalla loro mente e dal loro corpo la memoria del Fentanyl.

    Fenomeno ignorato ma adesso la penetrazione della sostanza nel mercato delle droghe acquistabili in piazza il sabato sera, ha allertato forze dell’ordine e responsabili della pubblica salute.

    A inizio settembre un’operazione di Polizia ha portato al sequestro di un’ottantina di grammi di fentanyl a Viterbo. Alcuni mesi fa, in provincia di Roma, un medico anestesista  è stato fermato dai carabinieri: nel suo zaino, oltre alla morfina è stato trovato anche del “Fentanyl”.  E anche nella capitale si è cominciato con qualche sequestro.

    Rossana Livolsi

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