Sulle strade più battute – da via XX Settembre a via Nomentana, via Flaminia, le vie del centro e quelle più commerciali – c’è il solito caos. I vigili non ci sono. Mancano. Non si vedono.
“Dove sono i vigili?”. “A Roma impossibile trovare un vigile“. “Si vedesse un vigile!“. Questi alcuni tra i più frequenti incitamenti al malumore contro i caschi bianchi capitolini. Tra i più bersagliati dai motti dei concittadini, per una ragione o per l’altra.
La scusante, sempre la stessa. “Siamo pochi, oberati di lavoro, Roma è grande…” e giù con i confronti con le altre metropoli italiane. Vigili fantasma, ma con la giustificazione.
Da fine luglio però non è o non dovrebbe essere più così. Da fine luglio ci sono state le assegnazioni ai gruppi degli 800 nuovi vigili – al lordo dei rinunciatari – che sono stati assunti con il maxiconcorso del 2023 portando il corpo dei vigili urbani di Roma da 5.500 a 6.300 agenti. Degli 800, oltre la metà pare siano finiti in quartieri centrali o semicentrali.
E in effetti non sarà sfuggito ai più attenti tra i cittadini che a gruppi di tre-quattro dai primi di agosto i neo-vigili battono le strade della capitale. Ma non quelle soffocate dal caos e dai lavori allo scopo di fluidificare e velocizzare il traffico. No. si aggirano nei quartieri battendo le strade residenziali a caccia della vettura da multare.
Hai mezza ruota fuori dalle strisce blu o il muso troppo spinto sull’incrocio? No problem. Auto in seconda fila, furgoni sui marciapiedi, vetture lasciate in curva… tutte ignorate. E questo succede nelle strade più trafficate della città. I vigili? Assenti. Sanzioni? Neppure a distanza.
I commando dei neo-vigili – tutti giovani con le divise brillanti – vanno per strade ignote, sconosciute, sguinzagliati dai rispettivi distretti a fare cassa, in modo facile e indolore. Sulle strade il solito caos, ma i vigili non ci sono. Non si vedono.
Battono invece le vie senza traffico per rimpolpare il bilancio del comune. Assunti per fare multe, non per governare la viabilità o i comportamenti border line di cittadini, ambulanti, commercianti. Su quelli si chiude un occhio; l’importante è sanzionare chi ha parcheggiato 20 centimetri fuori dalle strisce.
Mosse estive dell’amministrazione, passate fin qui inosservate perché battezzate in piena estate. Contando sulla distrazione dei romani in vacanza. I vigili adesso ci sono. Addetti alle multe. In quattro per una.
Rossana Livolsi
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Francamente mi sfugge l’utilità di questo articolo, pieno di luoghi comuni con considerazioni generiche prive di qualsiasi riferimento concreto, tipiche del Bar dello Sport.
E’ la constatazione di un dato di fatto. Perché a Lei è capitato di vedere i nuovi vigili (e fa bene Rossana Livolsi a chiamarli così e non agenti di polizia) fare i vigili e non i procacciatori di multe.
Mi domando perché si parli di loro come di “Polizia Urbana”, e non, come era una volta, Vigili Urbani?
Consiglio lo spocchioso al quale sfugge l’utilità dell’articolo di farsi qualche giretto anche nei quartieri di periferia dove di “vigili urbani”…. neanche l’ombra e l’anarchia regna sovrana.
…infatti… sono solo “Procacciatori di Multe”
A me quello che fa rabbia è che anche quando sono presenti sembra che non vedano le infrazioni, proprio questa mattina accanto a me ferma al semaforo rosso si è fermata una macchina oltre la corsia e in evidente “contromano” occupando il lato della carreggiata destinato alla corsia delle auto che provengono in senso opposto. I vigili, due, c’erano ma come se nulla fosse, stanno sempre a chiaccherare tra loro, oppure ce ne sono 5 o 6 in un unico incrocio a fare cosa? Boh!
…ad aspettare lo stipendio a fine mese…
oppure parlano dei risultati della Lazio o della Roma?