Ecco un avvincente giallo intriso di corruzione, ambiguità, aspettative e sorprese. A scriverlo e a circoscriverlo nel quartiere più noto di Roma Nord, è un autore che dell’attività forense è un grande esperto, Mariano Cigliano, e che cala il suo personaggio principale proprio nei panni di un avvocato in lotta con i suoi fantasmi e le sue debolezze.
Il Fattaccio di Ponte Milvio narra di un misterioso omicidio innescato in un gioco di scatole cinesi che sconfessa le aspettative del lettore e lo avvince tenendolo col fiato sospeso fino alle ultime battute.
La trama
Professionista stimato e conosciuto nell’ambiente forense della capitale, l’avvocato Manfredini non disdegna la frequentazione eccitante e segreta del mondo più corrotto e vizioso delle notti romane, che sollecita la sua irrisolta voglia di avventura e trasgressione.
Una notte, il gioco morboso della sua doppia vita assume i contorni oscuri di un omicidio efferato nel quale l’avvocato Manfredini si ritrova coinvolto suo malgrado.
Una caduta rovinosa che sembra condannarlo senza appello, anche se nella sua mente intossicata dall’alcol e dalle droghe emergono solo ricordi confusi: un violento litigio con Eva nella casa di lei e poi nei pressi di Ponte Milvio, urla, strattonamenti, schegge di un bicchiere brandite come pugnali…
La morte di Eva spalanca le porte di un labirinto opprimente in cui, oltre a Manfredini, si muovono a passi circospetti anche gli altri personaggi di questa storia. E tra di loro, forse, c’è qualcuno disposto a offrire una via di scampo al presunto omicida. Ma in che modo e a quale prezzo?
L’autore
Mariano Cigliano, avvocato, partner di un noto studio romano, si divide tra la passione per il diritto e quella per la letteratura. Ha esordito nel 2005 con Rachele Blu (Robin), al quale nel 2016 è seguito Dolores (Gremese).
Amante dell’arte orientale, è in viaggio spesso tra gli Stati Uniti e le Filippine, dove sono dislocate due delle principali sedi del suo studio legale e da dove proviene anche la moglie Jinky. È un appassionato bibliofilo.
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