La critica situazione dei servizi telematici dell’anagrafe di Roma negli ultimi tempi ha creato difficoltà a tutti gli utenti che hanno tentato invano di ottenere un certificato collegandosi on-line sul sito del Comune.
L’alternativa è stata rivolgersi alle edicole convenzionate nelle quali è possibile ottenere, a un costo moto contenuto, una lunga serie di certificati anagrafici. Ma da ieri, 8 maggio, anche questa opzione viene negata ai cittadini. Gli edicolanti hanno detto stop.
Con una lettera datata infatti 8 maggio e inviata agli assessorati capitolini competenti, le organizzazioni sindacali giornalai, pur comprendendo le difficoltà che il reparto informatico del Comune sta riscontrando nello stabilizzare il sistema per rientrare nei parametri richiesti dal Ministero degli Interni, hanno comunicato che “le edicole accreditate per il rilascio dei certificati anagrafici non effettueranno più il servizio fino a normalizzazione della situazione”.
“Vi invitiamo a darne comunicazione ai Municipi per evitare un ulteriore disservizio ai cittadini” concludono le rappresentanze sindacali degli edicolanti sottolineando che per evitare inconvenienti sgradevoli con la clientela affiggeranno un cartello dove verrà comunicata la sospensione del rilascio dei certificati per problemi tecnici non riconducibili al punto vendita.
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Perché questi “funzionari” responsabili di questo caos non vengono lasciati a casa senza stipendio?