Home ATTUALITÀ Quel geniale “Chi l’ha visto?” dedicato a Fido

    Quel geniale “Chi l’ha visto?” dedicato a Fido

    Chiara Fedele Di Catrano
    ArsBiomedica

    Tuli è un meticcio che si è smarrito nei giorni scorsi a Vigna Clara. Ecco, partiamo da questa storia triste (perché smarrire un cane è triste davvero), che nel contempo speriamo si risolva col ritrovamento di questo animale di taglia medio-piccola.

    Tuli è la stura per parlare di un punto di riferimento di chi ha un “pelosetto”, una sorta di “Chi l’ha visto?” di Fido. Si chiama www.canismarritietrovati.it e nasce da un’idea di Chiara Fedele di Catrano, che è un’educatrice cinofila, “coadiutore cane” negli IAA (interventi assistiti con gli animali-pet therapy) e che quando la vedi ti chiedi come sia possibile che abbia l’età che dichiara.

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    Chiara che perde la sua Tea Vela, che s’interroga (Scappata? Rapita? Chissà…) e che un bel giorno decide di fare qualcosa, di rimboccarsi le maniche, perché quando ti viene a mancare un cane è come se ti venisse a mancare uno di famiglia. E solo chi ha un cane, può capirlo.

    Insomma, quel decidere di fare qualcosa diventa un portale a uso e consumo di chi smarrisce un animale, ma anche di chi vede un cane per strade e dice “…ma quello è il cane che si è perso”. Insomma, una sorta di uovo di Colombo.

    Che funziona a dovere, visto e considerato che come spiega la Fedele di Catrano “a oggi ci sono circa 800 cani, il novanta per cento smarriti, gli altri cani trovati per strada senza microchip”.

    Cani smarriti e ritrovati non è una onlus, non ha scopi economici e rispecchia appieno la figura della sua ideatrice. Che si fa accompagnare da una cagnetta speciale, Maia. Che è cieca.

    “Sono andata a prenderla in Basilicata perché vagava da due mesi. Fatta denuncia di ritrovamento alle forze dell’ordine e scritti post sui social per trovare l’eventuale proprietario. Ma non aveva microchip. Così l’ho portata a Roma per educarla aumentare le sue competenze, nonostante la cecità per poi darla in adozione. E si, poi è finita che l’adozione l’abbiamo fatta noi, i miei figli e io”…

    Massimiliano Morelli

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