Dopo trent’anni arriva in Italia il terzo romanzo della quadrilogia del West scritta dal Premio Pulitzer per la narrativa Larry Mc Murtry: “Il cammino del morto” ( Ed. Einaudi, 537 pag., 22 Euro).
Mc Murtry fa parte di quel gruppo di scrittori, come Mc Carthy e A.B. Guthrie, tutti vincitori di un premio Pulitzer, che hanno dato lustro alla ‘narrativa western’, un genere a volte snobbato dal pubblico.
I libri di Mc Murtry (Lonesome Dove, Le strade di Laredo e Luna Comanche, quest’ultimo di prossima pubblicazione) sono straordinari romanzi ambientati nelle sterminate pianure al confine del Messico dove vivono e muoiono personaggi di ogni tipo: indiani, Texas ranger, pistoleri, criminali psicopatici, cow-boy e prostitute.
Nel “Cammino del Morto”, Gus e Call, due inseparabili amici si arruolano in uno squinternato gruppo di ranger che ha il compito di conquistare la città di Santa Fè. A comandarli un “colonnello” che nella realtà è un sanguinario ex pirata e che li porterà al totale annientamento.
Ad assottigliare il gruppo di duecento cavalieri ci penseranno i crudeli indiani di Buffalo Hump, i soldati messicani, il freddo, la fame e non ultimo il deserto.
In un ambiente selvaggio dove il pericolo sotto forma di fiumi in piena, orsi e Apache amanti delle torture è una costante, Gus e Call affronteranno ogni tipo di rischio per riuscire a salvarsi anche se pagheranno un prezzo altissimo.
Il romanzo di Mc Murtry, come i precedenti è duro e spietato ma indubbiamente avvincente; la narrazione è talmente incalzante, ricca di suspence e colpi di scena, da coinvolgere totalmente il lettore che non fa in tempo a riprendersi da una brutale aggressione che si ritrova invischiato in un omicidio a sangue freddo.
Il “Cammino del morto” è così: tanto crudele e brutale quanto avventuroso; i personaggi del romanzo , il giovane idealista Call, lo spensierato Guess, la prostituta Matilda Jane Roberts, lo scout Bigfoot Wallace, il sadico capo indiano Buffalo Hump in realtà non sono altro che le comparse di una epica quanto tragica vicenda che inevitabilmente si concluderà solo con “Luna comanche” dal momento che l’ autore è morto nel 2021.
Francesco Gargaglia
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