Simonetta Ronco, genovese, docente universitaria, giornalista e scrittrice, ha tessuto una trama di mistero e suspense nella sua opera “Una Morte per Bene“, portando i lettori in un affascinante viaggio nella Liguria degli anni ’70 che riporta alla mente le atmosfere di provincia in cui si muovevano attori culto come Lino Ventura e Ugo Tognazzi e nella quale si svolge la prima indagine del commissario Luca Traverso.
Con un’opera ben scritta e una raffinata capacità di descrivere ambienti e personaggi, l’autrice crea un’atmosfera avvolgente che cattura immediatamente l’attenzione.
La trama
Imperia, 1971. Attilio Cernuschi, proprietario del quotidiano locale, viene trovato morto in un bosco. Delle indagini è incaricato il commissario Luca Traverso, trasferito da poco nella cittadina ligure dopo un procedimento disciplinare.
Traverso affronta l’inchiesta con il preciso scopo di chiarire tutti gli aspetti oscuri di una vicenda che, con il passare dei giorni, diventa sempre più intricata. La personalità della vittima appare infatti al centro di un sistema di collusioni, favori, complicità fra tutti o quasi i componenti della buona società locale.
Un sistema che ha le sue radici in due omicidi rimasti impuniti, omicidi che Traverso risolverà a poco a poco, con l’aiuto di alcuni dei protagonisti della storia, chiamati a riscattarsi dopo la bufera che si è abbattuta sulle vite di tutti.
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