(Adnkronos) – Nelle prime prove libere del Gp degli Stati Uniti, sulle strade di Las Vegas, ad essere protagonista è stato un tombino che ha praticamente distrutto il fondo della Ferrari di Carlos Sainz, ma non è la prima volta che , sono diversi i precedenti. L’inconveniente accaduto alla rossa dopo appena 9 minuti di prove ha costretto la monoposto a fermarsi sul lungo rettilineo principale del circuito.
Nel Gp del Portogallo nel 2020 nella terza sessione di prove libere a Portimao un tombino si è alzato dopo il passaggio della Ferrari di Sebastian Vettel con qualifiche spostate per metterlo apposto. C’è poi il forfait di George Russell, all’epoca alla guida della Williams, quando passo su un tombino ‘difettoso’ durante il weekend di Baku nel Gp dell’Azerbaigian nel 2019, con danni enormi alla vettura.
Nella stagione 2017, un altro brutto incidente coinvolse Romain Grosjean e la sua Haas, con il pilota francese che finisce sulle barriere proprio a causa di un tombino sollevato sul cordolo che ha provocato la foratura allo pneumatico posteriore, nel corso delle prove libere del Gran Premio della Malesia. Il pilota è stato costretto a ritirarsi per i danni riportati alla sua monoposto.
Problemi che accadono più frequentemente sui circuiti cittadini come il più famoso che è quello di Montecarlo. Nel Gp di Monaco del 2016 la Mercedes di Nico Rosberg distrugge al passaggio un tombino sulla salita della Beau Rivage e a farne le spese è Jenson Button che danneggia la sua McLaren. Sessione interrotta e tutti al lavoro per controllare i tombini sul circuito. Altro episodio simile, sempre a Monaco, avviene nel 2010 con protagonista la Williams di Rubens Barrichello che finì con le ruote dentro un tombino saltato, danneggiando la macchina e costringendolo al ritiro.
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Fonte ADN Kronos