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    Noi… e quell’indimenticabile 11 settembre

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    Quasi nessuno ricorda cosa ha mangiato oggi a pranzo, ma tutti rammentano quel che stavano facendo quell’11 settembre 2001. Chi stava nel traffico, chi al lavoro, chi a telefonare agli amici per la partita di calcetto del giovedì, chi a bighellonare.

    Quella data è uno spartiacque delle nostre vite, non soltanto uno schiaffo agli Stati Uniti. E’ stato il giorno in cui tutti ci siamo sentiti deboli, impauriti. E ci siamo preoccupati. Perché non sapevamo cosa stesse accadendo.

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    Perché azzannare i garretti degli Usa significava sentirsi potenti per chi aveva azzardato quel gesto; perché subirlo, significava essere senza difese. Come il pugile che abbassa la guardia.

    Poi, abbiamo saputo. Abbiamo saputo che il nemico si chiamava Osama bin Laden, e che i quattro atti terroristici di quel giorno avrebbero potuto portare in dote altre vittime. Due aerei che si schiantano sulle Twin Towers, uno su un muro di recinzione del Pentagono; e un altro, con i passeggeri che, capita l’antifona della morte sicura, decisero il tutto per tutto assaltando a loro volta il commando che si era impossessato dei comandi del velivolo.

    Immagini terrificanti impazzano nei telegiornali d’ogni angolo del pianeta, fra gente che si getta nel vuoto e le Torri gemelle che cadono giù, come un castello di sabbia. Poco alla volta i tasselli del puzzle si incastonano in uno scenario da film dell’orrore. Solo che non c’è finzione hollywoodiana, le immagini sono cruda realtà.

    Le conseguenze degli attentati inclusero risposte immediate all’evento, crimini d’odio, reazioni dei musulmani residenti negli Stati Uniti e repliche internazionali e militari. Oltre alla capacità del Congresso di organizzare un programma di risarcimento per compensare le vittime e le famiglie delle vittime.

    Poi, altra storia, la caccia a Osama bin Laden. Che si chiuse centodiciassette mesi dopo, con l’assalto e la morte del ricercato numero 1 della terra.

    Massimiliano Morelli

     

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    5 COMMENTI

    1. Settembre 1972 Monaco, settembre 2001 New York: l’occidente democratico ed evoluto non ha imparato nulla dalla storia….a settembre 2023 si combatte l’ennesima sporca guerra nel Donbass….

      • Mi scusi, non vedo il nesso fra la sporca guerra di Zelensky (spero di averlo scritto giusto) e Putin con l’occidente democratico.

    2. Gentile Sig. Venza Lei è una persona troppo equilibrata per non vedere un nesso tra l’Occidente (di cui fa parte integrante l’America) e la guerra in Ucraina. Questa non è una guerra di conquista, come si tenta di far credere agli ingenui, ma una “sporca-guerra” tra gli USA, con i loro “servi” europei, e la Federazione Russa che da decenni si cerca di isolare economicamente e militarmente.
      Gli eventi passati di cui si parla (1972-2001) sono solo la logica conseguenza di una politica spregiudicata e senza scrupoli condotta dall’occidente per avere la supremazia economica del pianeta e che ha generato, nel vicino oriente, in Siria, in Iraq, in Libia, in Afghanistan milioni di morti e di profughi.
      Per il momento la guerra Russia-Ucraina (dove l’Europa non ha fatto NESSUN tentativo di pacificazione) ha avuto il bel risultato di gettare la Russia-europea nelle braccia di Cina e Corea del Nord…..che gran risultato! Cordiali saluti, W.K.

      • Gentile Sig, Kurz, La ringrazio del Suo apprezzamento ma per me il NON capire i motivi dell’immotivata,brutale barbara e feroce aggressione all’Ucraina deriva proprio dal mio equilibrio. Comunque a me l’operazione speciale di Putin ricorda molto i’invasione dei Sudeti. E non riesco a comprendere e condividere l’inversione di responsabilità da Lei sostenuta.
        Mi farebbe piacere condividere l’opinione di altri lettori di VCB. Ricambio i cordiali saluti. Giancarlo Venza.

    3. Peccato Sig. Venza non poter discutere a lungo e ulteriormente di questa faccenda….ma VCB “quotidiano di Roma Nord” non è certo il luogo giusto…..quanto al suo paragone con i Sudeti mi vede d’accordo. Sarebbe bastato allora ascoltare le ragioni “del sangue” anziché quelle ” dell’oro” e ci saremmo risparmiati cinquanta milioni di morti…..Buonaserata

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