
Il Ferragosto viene festeggiato in molti borghi e comuni della provincia di Roma con fiere, mercati ed eventi musicali; iniziative che richiamano molta gente che lontano dalla capitale cerca sollievo al gran caldo.
Quella del ferragosto, festa religiosa che celebra l’assunzione della Vergine Maria, era anticamente una festa pagana istituita dall’imperatore Augusto. Al termine dei faticosi lavori campestri ci si concedeva un periodo di riposo e di festa.
Oggi le cose sono cambiate ma qualcosa del lontano passato ancora emerge tra l’abbondanza della modernità. Accanto all’invasione di prodotti orientali, come relitti preistorici spuntano prodotti dimenticati, specie in campo alimentare: non soltanto porchetta, “coppiette” e salumi tipicamente regionali ma anche marmellate dai sapori antichi (pruno, corniola, rosa canina) e poi delle vere rarità come mostaccioli, fusaje, carrube e “noccioline americane”.
Mica quelle belle lucide conservate sotto vuoto e utilizzate come snack con gli aperitivi. Le noccioline del ferragosto sono quelle con la buccia, tostate all’interno di macchinari che ricordano con il loro comignolo vecchie locomotive. Macchine arcaiche e fumanti che scaricano il loro prodotto in sacchi di juta.
In passato chi si recava di sera al cinema all’aperto, le cosiddette “arene”, faceva scorta di queste noccioline che poi sgranocchiava con gran rumore; i gusci ovviamente finivano sotto i sedili in legno e alla fine della proiezione dovevano essere spazzati via con grande pazienza dalle “maschere”. Anche le “fusaje” (i lupini) e le carrube si usavano allora al posto di merendine e patatine.
Prodotti poverissimi ma in realtà genuini e ricchi di vitamine ed altre sostanze; le carrube, oggi cibo per cavalli che con il loro caratteristico odore farebbero storcere il naso ai più, in realtà erano un surrogato del cioccolato, prive ovviamente di grassi.
La “paganissima” festa del Ferragosto, celebrata con luculliani pranzi e pantagruelici pic-nic, ancora ci regala piccole chicche provenienti dal passato. Nelle fiere e sagre paesane di mezz’agosto ancora si ritrovano tracce di un passato dove allegria e cibi poveri ma genuini facevano la gioia di quanti non facevano vacanze.
Tra le immagini patinate di attrici e soubrette in spiaggia, di yacht da miliardari e di esclusive spa di montagna, le icone delle nostre faticose vacanze, noccioline, fusaje e carrube ci sembrano l’immagine più vera di questa festa d’estate.
Francesco Gargaglia
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