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Fascia Verde, pronta una nuova delibera, ecco le novità

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Dopo settimane di discussioni e di proteste, dopo le oltre centomila firme in calce a una petizione, il Campidoglio dà una limata agli spigoli dell’ordinanza sulla nuova Fascia Verde.

In una riunione odierna, il sindaco Gualtieri ha presentato ai consiglieri di maggioranza una nuova versione del piano sui divieti alla circolazione delle auto più inquinanti. Versione che nelle prossime ore dovrà sottoporre alla Regione Lazio.

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Ecco le novità

Ecco le novità sostanziali che faranno tirare un sospiro di sollievo a migliaia di romani: rinviato lo stop che da novembre 2023 avrebbe impedito l’accesso alla Fascia Verde alle vetture diesel Euro 4 e rinviato anche quello che da novembre 2024 avrebbe messo al bando le diesel Euro 5 e le auto a benzina Euro 3.

Il divieto di accesso resterebbe quindi solo alle auto a gasolio fino a Euro 3 e le auto a benzina fino a Euro 2.

Ulteriori tre novità rispetto alla precedente ordinanza: la prima è che alla Fascia Verde potranno liberamente accedere i veicoli bi-fuel, alimentati anche a Gpl, la seconda è l’arrivo del sistema Move-In che permetterà di far circolare le auto inquinanti solo per un numero massimo di chilometri dentro la nuova Fascia verde e la terza un carnet di ingressi, come avviene già da tempo a Milano.

Blindata invece la Fascia Verde

nessun cambiamento previsto ai suoi confini: resta da sapere cosa ne sarà delle richieste fatte da alcuni Municipi, tra cui il XV, per consentire l’accesso ai parcheggi di scambio.

Il caso più eclatante è il varco in via Flaminia Nuova posizionato cento metri prima della stazione Vigna Clara impedendo così a chi possiede un mezzo inquinante (auto a gasolio fino a Euro 3 e le auto a benzina fino a Euro 2) di servirsi del treno.

Confermati i 51 varchi

Campidoglio irremovibile, confermati anche i 51 varchi che da novembre saranno a presidio degli accessi alla Fascia Verde. Varchi la cui segnaletica, già ovunque installata e in certi casi – come in via Pareto, sulla Cassia – abbattuta da mani ignote, andrà modificata cartello per cartello.

Se le Regione Lazio approverà infatti le proposte del sindaco Gualtieri dalla segnaletica forse troppo in fretta installata andranno rimossi i divieti non più attuali.

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7 COMMENTI

    • E quanto è costata la stessa in origine, impiantata ovunque in tempi record come non mai, prima di queste modifiche in ipotesi.

  1. Peccato non abbiano optato per la delibera più ovvia.
    DIMISSIONI IN BLOCCO a partire da Patanè che ha basato la sua delibera su dati poi dimostratisi non veritieri.

  2. Penso che sia solo un primo step, le problematiche a carico dei cittadini sarebbero troppe e troppo gravose. Mi auguro che ci siano ulteriori revisioni del piano, meno restrittive e più attente ai bisogni dei cittadini.

  3. Ed è comunque scandalosa la questione del varco di via Flaminia e Labaro, verrebbe da pensare ad una totale mancanza di conoscenza del territorio: ma come, c’è un parcheggio di scambio per treni, pullman e autobus e non ci si può arrivare? Follia pura!

    • Puro greenwashing, ideologia mascherata dal “bene comune”, quando la riduzione dell’inquinamento dovuta allo stop di euro 4 e 5 rispetto alle euro 6 è minimale e i benefici del tutto sproporzionati rispetto ai costi. Con i blocchi del traffico rigorosamente d’inverno (caldaie?), le aziende lasciate a scaricare abusivamente di tutto e così via. Solo che controllare capillarmente questi è impossibile, mentre le auto sono un obiettivo facile per poter un giorno dire, come il Marchese del Grillo quando si fa dare un pestone sul naso, “Mamma! Ho fatto il mio dovere! Ho dato il sangue!”

  4. Il confronto con il trasporto pubblico di Milano (non Londra, Parigi o Shanghai) impietosamente segnala l’inadeguatezza dei servizi disponibili per la mobilità di cittadini e turisti. Ci sono carenze strutturali enormi (che richiedono molti anni per essere risolte), ma ci sono anche interventi che potrebbero essere un grande aiuto, pur senza essere risolutivi. Aumentare i mezzi, la loro frequenza e rivederne percorsi… non serve Einstein! Quando i nostri amministratori capiranno che sono ben pochi quelli che hanno piacere ad accollarsi i costi di un’automobile, ma ci sono costretti dalla mancanza di alternative praticabili?

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