Home AMBIENTE Pini di Saxa Rubra, fra interviste e lettere aperte monta la protesta

Pini di Saxa Rubra, fra interviste e lettere aperte monta la protesta

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E’ dal 12 maggio che operai, evidentemente con scarsissima cognizione specifica, sono lasciati liberi di violentare i pini della zona con la scusa della potatura, per di più in assenza di qualsiasi minimo controllo… ho immediatamente inviato una email a tutte le Autorità preposte senza mai ricevere risposta… I giorni sono trascorsi e le squadre inviate dalle Ditte assegnatarie, liberamente e totalmente indisturbate, hanno potuto portare a termine uno scempio irreparabile sui pini, tra l’altro infliggendo la potatura in piena fase vegetativa con evidente presenza di getti sulle parti apicali delle loro chiome…”

Questo in sintesi il contenuto di una lunga “lettera al direttore” (clicca qui) inviata in questi giorni a VignaClaraBlog.it dall’architetto Paolo Salonia, residente a Saxa Rubra, che tre anni fa si era fatto promotore di una raccolta fondi fra i residenti per curare autonomamente con l’endoterapia gli oltre 500 pini del loro piccolo quartiere infestati dalla cocciniglia.

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Nella lettera si puntava il dito contro il Dipartimento capitolino all’Ambiente, responsabile dell’intervento, e contro chi, pur essendo stato destinatario delle mail, non aveva ma dato riscontro  alle stesse.

Riscontro che è poi arrivato il 5 giugno, con alcune dichiarazioni dell’assessore all’Ambiente del Municipio XV , Marcello Ribera,rilasciate a una testata romana. Dichiarazioni che invece di placare hanno fatto montare la protesta da parte di Salonia che ha scritto e inviato una lettera aperta all’assessore chiedendo ospitalità ad alcune testate.

“Gentile Assessore, caro Marcello, leggo la tua intervista comparsa sulla testata  Romatoday e ripresa integralmente da Il Messaggero e ti  confesso che sono rimasto come minimo perplesso, innanzitutto per la “costruzione” dell’articolo (chiaramente non di tua responsabilità): per uno spazio di meno di un terzo sono riportate le mie denunce, nei restanti due terzi la tua ufficiale intervista.

In questo modo l’articolo, nel suo essere sbilanciato,induce i lettori a valutare come false, probabilmente pretestuose, come minimo esagerate, le denunce dei cittadini. Si è trattato di una scelta che mi induce a rettificare pubblicamente alcune tue dichiarazioni.

Tu dichiari: “…sono stati eseguiti interventi di rimonda con l’eliminazione delle parti secche, malate o deperite…”. Permettimi di risponderti che questo non è assolutamente vero, la realtà è decisamente diversa (probabilmente poteva essere una buona intenzione di chi ha concesso l’appalto, ma poi non ha controllato l’esecuzione dei lavori che sono stati condotti a dir poco in modo dissennato). Lo dimostrano le testimonianze dirette dei residenti, la ricca documentazione fotografica (oggettiva di per se), le valutazioni di esperti da me chiamati, oltre ad essere sufficiente fare una passeggiata in zona per rendersene conto. Sarebbe bastato fossero stati eseguiti i controlli in corso d’opera.

Aggiungi: “…Su alcuni individui (pini) in prossimità della strada, fortemente sbilanciati e inclinati, sono state eseguite potature di riequilibratura più sostanziose…è una questione di sicurezza...”. Anche questo non è assolutamente vero e posso affermarlo avendo quotidianamente la stragrande quantità di questi pini sotto gli occhi perché li controllo visivamente dalle finestre e dai terrazzi di casa mia, perché incorniciano il tragitto delle mie continue passeggiate, ti assicuro molto attente e analitiche.
Non esistevano situazioni di rischio e le modalità con le quali sono state eseguite le potature lo dimostrano. Viceversa, le stesse modalità improprie (sulla base del Regolamento del Verde e del Paesaggio) hanno lasciato molte delle piante in un equilibrio che potrà in futuro diventare reale motivo di rischio.

Ribadisco non esserci stato alcun motivo d’urgenza che potesse giustificare l’intervento in un periodo stagionale non idoneo. Così come posso dichiarare la mia profonda conoscenza di questo territorio in discussione, ti chiedo se puoi rilasciare analoga dichiarazione di profonda conoscenza e frequentazione del sito.

Seguitando, dichiari: “…Pini sui quali anche il Municipio nel 2021 aveva effettuato trattamenti endoterapici per il contrasto alla cocciniglia tartaruga...”. Se realmente ti riferisce ai pini di Saxa Rubra (quelli delle strade e dintorni più volte citati), la tua dichiarazione – mi duole affermarlo –  potrebbe essere assai grave.

Non è, infatti, assolutamente vero che il Municipio abbia effettuato trattamenti endoterapici nel 2021 (né successivamente) su questi 531 pini. E’ vero il contrario, cioè che sono stati i cittadini a farli eseguire da una Ditta da loro incaricata ed interamente pagata con i fondi raccolti grazie alla ben nota iniziativa civica intrapresa negli ultimi mesi del 2020, dopo una lunga ed inutile richiesta di intervento al Comune e allo stesso Municipio.

Sono in grado di fornire tutta la documentazione comprovante (fatture comprese) l’intervento sui 531 pini di Saxa Rubra. Sono, pertanto, costretto a chiederti di rendere pubblica la necessaria documentazione che comprovi quanto da te affermato. Tra l’altro, mi chiedo, avendo già i cittadini provveduto tra gennaio e maggio 2021, non si comprende il motivo di questo fantomatico trattamento disposto dal Municipio. Stigmatizzo la leggerezza con la quale sia stata rilasciata una simile dichiarazione.

Con l’occasione, aperta parentesi, ritengo necessario diffidare il Dipartimento Tutela Ambientale, il Comune e il XV Municipio dall’affidare alla stessa Ditta responsabile dello scempio denunciato i previsti trattamenti endoterapici. Sono fin troppo vistosi gli esiti del loro operato. Piuttosto, li/vi invito a voler aprire un confronto con la cittadinanza per renderla finalmente partecipe nelle decisioni (se non sbaglio il citato Regolamento parla della costituzione di apposite Consulte).

Infine, dichiari: “…proprio di recente sono stati messi a dimora nuovi pini in sostituzione di essenze morte in via di Quarto Peperino, abbiamo piantato centinaia di essenze…”.

Non metto in dubbio che il Municipio abbia messo a dimora nuovi pini nel vastissimo territorio municipale. Molto più esigua la situazione specifica a Saxa Rubra dove, nelle strade delle quali si tratta, non è avvenuta alcuna ripiantumazione “…a sostituzione di essenze morte...”.

Gli unici pini (qualche decina, nuovi) sono stati messi a dimora solo nel tratto rettilineo di via di Quarto Peperino dal nuovo ponte in legno al Centro Conad, su un lato della pista ciclabile. Non posso fare a meno di ricordare che anche queste povere piante erano state abbandonate al loro fragile destino di “giovannetti”, tanto che fui costretto a sollecitare l’intervento del responsabile per il XV Municipio del Dipartimento Tutela Ambientale affinché intervenisse per la sostituzione di alcune piante morte e il recupero di altre non più adeguatamente sostenute dai pali (email del 17 gennaio 2022).

Infine, sarei lieto di poter conoscere la letteratura scientifica dalla quale immagino tu abbia potuto verificare quali siano le “…piantumazioni di essenze maggiormente idonee rispetto al contesto (urbano) su cui insistono…”, supponendo per deduzione non siano i pini.

Spero che, a differenza delle mie ultime, almeno questa email possa ricevere una risposta. Già sarebbe molto, ma addirittura chiederei fosse esaustiva.

Concludo, rimanendo in attesa della documentazione che vorrai rendere pubblica a sostegno di quanto affermato nell’intervista e ti invito (l’invito è esteso all’Assessorato all’Ambiente del Comune) ad accogliere la mia proposta di una perizia tecnica super partes che stabilisca lo stato “a regola d’arte” delle potature effettuate a Saxa Rubra, soprattutto la loro rispondenza a quanto stabilito dal Regolamento del Verde e del Pasaggio adottato dal Comune di Roma il 15 maggio 2021.

Invio questa mail all’Assessorato all’Ambiente del Comune di Roma per i suoi compiti istituzionali, a Romatoday e a il Messaggero perchè vogliano dare spazio alla mia rettifica, a Vignaclarablog.it perchè rappresenta la voce di Roma Nord e ha sempre manifestato accoglienza e sensibilità verso queste problematiche e spero voglia dare spazio anche a questo chiarimento dovuto e, infine, a Daniele Torquati perché è il Presidente del XV Municipio e quindi rappresenta il garante dell’operato della Giunta e dei suoi Assessori.
In attesa di sviluppi futuri, invio un saluto cordiale”.
Paolo Salonia

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3 COMMENTI

  1. per potare un pino romano domestico bisognerebbe come minimo essere un botanico. invece vengono martoriati e poi cadono rami e cascano chissà perchè… ed in tutto ciò vi chiedo sempre di informarvi e di parlare degli alberi a corso francia e via flaminia nuova che sono stati promessi e mai piantumati. c’era anche una raccolta firme ma negli ultimi anni hanno solamente ucciso e lasciato i mozzoni dei pini su via flaminia nuova all’altezza della stazione di vigna clara non ci sono più pini ne sono stati messi i lecci come promesso. dentro i giardini di vigna clara levati molti pini e l’albero piantato ( una quercia ) con targa commemorativa alle Foibe è morto e non è stato ripiantumato, Inoltre la targa è stata volgarmente incollata sul mozzone di un pino abbattuto. Trovo la cosa molto offensiva. Corso Francia ha lo spazio ma non ha nessun albero e servirebbero anche solo per l’estetica, lo smog e l’ecostostenibilità e la vivibilità.

  2. Sacrosanta verità,abito in zona e i risultati delle,chiamiamole così, potature,sono sotto gli occhi di tutti.Il discorso di siffatta sciatteria,ben diffusa a Roma,andrebbe esteso a decine di altre competenze municipali,ma per ora accontentiamoci di seguire l’iter di questa vicenda….

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