
“La Delibera di Giunta Capitolina n. 371 del 10 novembre 2022 amplia la Ztl Fascia Verde impedendo la circolazione (compresa la sosta) ad un numero ingente di automobili sino ad Euro5 Diesel entro il 2024, un provvedimento imposto senza alcun percorso partecipato, né politico né cittadino. Parlare ora di tavoli di lavoro, di modifiche, di deroghe, partecipare a Consigli straordinari sul tema nei Municipi sembra quantomeno tardivo se non intempestivo. Un rimedio che è peggio del danno, non si è valutato quanto pesantemente avrebbe impattato sui cittadini romani e sui pendolari.”
Così Elio Rosati, segretario regionale di Cittadinanzattiva Lazio, spiegando che “All’interno della ZTL fascia verde rimangono inclusi la maggior parte dei nosocomi cittadini, quasi tutte le cliniche private e le ASL; almeno una decina di parcheggi di scambio: da Arco di Travertino (965 posti auto), a Santa Maria del Soccorso (558), a Partigiani (430)”.
“A leggere i dati dell’ARPA i valori massimi degli agenti inquinanti, nocivi per la salute umana, sono definiti dal Decreto legislativo n.155/2010 e sono stabiliti in 35 sforamenti/anno di 40mg/m3 per il PM10, e in 18 sforamenti/anno di 40mg/m3 per l’NO2. Ebbene dai dati ARPA del 2021 all’interno della città di Roma non viene mai superato il limite di sforamenti, nonostante l’impennata di traffico post pandemia. Il dato medio annuo in tutto il Lazio è di 12 sforamenti sui 35 consentiti.
Per quanto riguarda l’NO2 nel 2021 in tutto il Lazio il numero annuo di superamenti rimane sempre su valori ampiamente inferiori ai 18 sforamenti”.
“Nelle 10 centraline ARPA situate nella città di Roma nel 2022 il numero dei superamenti del PM10 rimane sempre al di sotto dei 35; solo nella postazione situata a Tiburtina il valore sale a 36, sforando di uno in più rispetto ai 35 previsti per legge, ma solo in una centralina. Per l’NO2 invece l’unica centralina che sfora è quella di Fermi dove si raggiunge una media annua di 45 mg/m3, invece dei 40 mg/m3 previsti per legge”.
“Salta all’occhio – sostiene Rosati – che manca il preteso dato che richiami ad una situazione di emergenza. O forse si hanno nel cassetto altri dati”.
“La Direttiva europea n. 2008/50CE vincola gli Stati membri relativamente al risultato da perseguire ma li lascia liberi di individuare i mezzi e le forme più idonei per raggiungere il risultato, e non prescrive di bloccare il traffico privato; ai politici di trovare le modalità più idonee per abbassare l’inquinamento, ma senza arrecare danno ai cittadini”.
“Si penalizza invece solo il trasporto privato, si derogano tutti i mezzi pubblici (fra cui quelli di ATAC che mette in strada poco più di 1.400 mezzi al giorno, di cui circa 180 sono Diesel E3, più del 12%!). Perché non controllare le caldaie del riscaldamento degli Enti pubblici?”
“Peraltro, le due procedure di infrazione che l’Italia ha subìto per aver oltrepassato i limiti dell’inquinamento si riferiscono per il PM10 agli anni 2008-2012, e per l’NO2 agli anni 2010-2013. Ma, come dicevamo, per ARPA i valori di entrambi questi inquinanti nel Lazio, e a Roma, sono in continua e costante discesa”.
La nota di Rosati prosegue ricordando che “Attraversiamo un periodo difficile: dopo quasi tre anni di pandemia, si sta combattendo una guerra che si svolge lontano da noi ma i cui effetti si stanno facendo sentire forti e chiari anche alle nostre latitudini. La spesa per le famiglie dei servizi di luce, acqua, gas e rifiuti è aumentata del 70%, arrivando ad influire per circa 1.600€/anno a famiglia. I prezzi delle auto sono aumentati del 30%, il mercato dell’usato si azzera, l’aumento dei tassi di interesse da parte della BCE porta i finanziamenti ad essere insostenibili per le famiglie.”
“E in tutto questo – sostiene il segretario regionale di Cittadinanzattiva Lazio – le classi più povere saranno di nuovo le più penalizzate, insieme ad una classe borghese che ha perso gran parte del proprio potere di acquisto”.
“Quella della nuova Fascia Verde è una misura completamente fuori contesto rispetto alla realtà dei cittadini. Un provvedimento che farà cadere soprattutto sulla testa dei meno abbienti la scure di una politica cittadina fallimentare (di ogni colore) che non è stata in grado di migliorare il servizio pubblico, e oggi sa solo calare la mannaia sulla testa dei cittadini che vengono accusati di delitto di lesa maestà se si lamentano. Peraltro, parlare oggi di modifiche alla Delibera, di deroghe, di incentivi e carnet comporterà comunque un danno economico per la città, sia da un punto di vista amministrativo che contabile”.
“Notiamo uno schema invece dal punto di vista delle modalità di costruzione (e imposizione) di scelte che non ci piace per niente: dal punto di vista operativo la partecipazione, il dibattito, il confronto non sono nelle corde di questa amministrazione (che segue la precedente da questo punto di vista). Lo abbiamo denunciato allora e lo rimarchiamo anche oggi. È già successo con la scelta dell’inceneritore ora si ripete con la mobilità urbana.
Poche idee e anche confuse perché appena monta la protesta si aprono i dibattiti.
Anche no. Grazie. Ed è singolare che su tutte e due le scelte siamo contrari in primis per il metodo. Su questo proprio non ci siamo”.
“Ricordo, inoltre, alla Giunta Gualtieri che le Associazioni dei consumatori, di cui Cittadinanzattiva Lazio fa parte, non sono mai state convocate come da Protocollo d’Intesa firmata dal Sindaco Marino. La precedente Giunta le convocò poche volte. Questa dopo circa 1 anno e mezzo zero volte”.
“A questo punto – conclude Elio Rosati – il nostro Movimento chiede di lavorare in tempi celeri alla implementazione del TPL, soprattutto su ferro, e alla sostituzione dei mezzi di superficie più inquinanti (attualmente la flotta ATAC è composta da 250 Diesel Euro3 a cui vanno aggiunti almeno 300 Diesel Euro5 e i Diesel Euro4 di Roma TPL). E nel frattempo:
-incrementare il numero dei parcheggi, aprendo finalmente quelli che da anni rimangono ancora chiusi;
-aumentare il car sharing, che sia allargato alle periferie e sia davvero concorrenziale nei prezzi;
– istituire un servizio serio e sistematico del lavaggio delle strade già previsto e demandato al Dipartimento Ciclo dei Rifiuti nella Delibera Capitolina;
-aumentare il numero delle preferenziali controllate da telecamere;
-sanzionare la sosta selvaggia;
-sostituire dove possibile gli incroci semaforizzati con le rotatorie;
-incrementare le ore di Smart Working;
-controllare l’inquinamento dovuto alle caldaie per il riscaldamento soprattutto degli Enti pubblici.
E se vi riesce di aprire una stagione di confronto con la città, con le organizzazioni e con le realtà produttive dell’area metropolitana”.
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Elio Rosati for president. Anzi for sindaco.
E quegli altri a partite dal sindaco Gualtieri per finire all’assessore Patanè a casa.
Ma a piedi.
Ben detto! Tutte cose corrette e di buon senso! Tra le richieste aggiungerei: una pulizia SERIA e ben fatta delle strade e dei marciapiedi da oggetti di varia natura, spazzatura, sterpaglie, arbusti, piante di vario genere che mettono in pericolo la viabilità di pedoni e veicoli circolanti e impediscono la visibilità durante la circolazione.. insomma messa in sicurezza delle strade ad alto scorrimento, ponti e cavalcavia che mancano totalmente di manutenzione, vedi corso di francia, tangenziale e rampe di accesso, consolari tipo flaminia, salaria, cassia, nomentana, per citarne alcune
Tutti giusti e indispensabili provvedimenti da fare ma quando e per quanto tempo? Ora bisogna agire subito con revoca immediata di questa delibera che altro non è che la più sonora scemenza degli ultimi tempi! Una città in ginocchio guidata da incompetenti e azzeccagarbugli di manzoniana memoria!
Che però sanno suonare bene la chitarra …