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Battelli sul Tevere, a metà marzo riprende la navigazione

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Fino a qualche tempo fa, lungo il Tevere nei pressi di Piazza Maresciallo Giardino, sulla riva destra c’era, spiaggiato, il relitto di una motonave, La Tiberis III.

Rotti gli ormeggi durante una alluvione era andata a schiantarsi sui piloni di Ponte Cavour; recuperata e portata nei pressi del Ponte della Musica era stata messa in secca e abbandonata al suo destino. Un destino infame per una imbarcazione  perché da li a qualche anno sarebbe poi stata demolita.

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Oggi al posto della Tiberis c’è una ampia spianata di terreno occupata da ben tre battelli: due più grandi (circa 20 tonnellate) e uno piccolo.

Tre in cambio di uno? No, nessun allarme: i tre battelli messi in secca sono quelli che assicurano il “servizio battelli” estivo e che con l’aiuto di una grande gru sono stati depositati sulla banchina per le operazioni di manutenzione.

Una procedura prevista prima di riprendere il servizio a metà Marzo. A confermarlo a VignaClaraBlog.it è il responsabile di “Battellisultevere” che dopo averci chiarito le ragioni dello “spiaggiamento” delle tre imbarcazioni ci ha detto che le operazioni di prevista manutenzione termineranno a fine febbraio e che a metà Marzo riprenderà la navigazione. Una bella notizia.

Il servizio si svolgerà da Ponte Regina Margherita, nei pressi di Piazza del Popolo, all’Isola Tiberina. Salta, per ragioni tecniche e per il pescaggio, il tratto iniziale (Ponte Duca d’Aosta-Ponte Matteotti). Due le tipologie di biglietto: quello per un viaggio singolo o  quello con durata 2 giorni che consentirà di salire a bordo più volte.

Il servizio  battelli sul Tevere ha una lunga e tormentata storia perché nonostante il grandissimo gradimento dei romani e turisti, ha subito una serie di interruzioni dovute ai più svariati motivi (alluvioni, inondazioni, danneggiamenti, fondali bassi, degrado delle acque e delle sponde…).

Voluti dall’Amministrazione Veltroni e messi in acqua con un cospicuo investimento, i battelli viaggiavano da Ponte Duca d’Aosta all’Isola Tiberina effettuando numerose soste presso i pontili ormeggiati in punti strategici.  Con grande fatica il servizio è andato avanti tra alti e bassi (soprattutto gli alti livelli di inquinamento e i bassi fondali) e ora finalmente si appresta a tornare.

A metà marzo, quando a Roma cominceranno a deliziarci le temperature più miti, sarà bello tornare a navigare sul Tevere. Un desiderio mai sopito nell’animo dei romani un po’ tutti fiumaroli.

Francesco Gargaglia

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1 commento

  1. Speriamo! Ricordo quando dovendo recarci a largo Argentino o nei pressi, arrivati al Fleming con un bus prendevamo il battello fino all’Isola Tiberina. Turisti nella nostra città! Ma questo solo nei giorni non lavorativi perché decisamente lento come mezzo di trasporto.

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