Giovedì 12 gennaio, è stato presentato il programma degli interventi essenziali previsti per il Giubileo del 2025. Si tratta di un primo gruppo di interventi per un investimento di 2,8 miliardi di euro ai quali vanno aggiunti 500 milioni che riguardano invece i 335 interventi già definiti con fondi PNRR per la realizzazione del Piano “Caput Mundi”.
Il programma è stato definito secondo le linee di indirizzo stabilite dal tavolo istituzionale istituito a Palazzo Chigi, in raccordo con il Vaticano e con tutti i soggetti coinvolti fra i quali il Campidoglio, la Regione Lazio, la Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma del Ministero della Cultura.
A fianco delle opere mirate a rendere la città più accogliente e a consentire lo svolgimento del Giubileo, il programma guarda anche alle aree più lontane dal centro della città. In tal modo oltre ad assicurare in modo efficiente l’accoglienza di milioni di visitatori verranno realizzati interventi strutturali che resteranno a beneficio di Roma.
Gli ambiti tematici sono diversi: dalla manutenzione straordinaria dei luoghi giubilari, dei beni culturali e dello spazio pubblico della città al potenziamento delle infrastrutture della mobilità con attenzione particolare alle zone periferiche; dall’incremento delle strutture per l’accoglienza dei pellegrini che verranno per il Giubileo, alla cura del territorio, con attenzione particolare alle vie d’acqua e alle vie verdi della città.
E ancora, la manutenzione straordinaria della viabilità principale e delle consolari, la riqualificazione dell’illuminazione degli svincoli del GRA, la manutenzione straordinaria dei marciapiedi e delle strade principali, la manutenzione delle linee della metropolitana con fornitura di nuovi treni. E, infine, numerosi interventi di cura del territorio, con attenzione particolare alle vie d’acqua e alle vie verdi della città.
E poi c’è Caput Mundi: 500 milioni per il recupero, la valorizzazione e la fruizione del patrimonio monumentale di Roma. 335 interventi su 283 siti archeologici e culturali, numerosi dei quali ubicati nelle zone periferiche della città.
Le principali opere previste a Roma Nord entro il Giubileo
Dragaggio della marana di Prima Porta
L’abitato di Prima Porta è attraversato da tre canali naturali che defluiscono in un unico corso denominato “marana di Prima Porta”, il quale, a sua volta, sfocia nel Tevere. L’intervento, attraverso la rimozione del materiale sedimentato all’interno delle arginature della marana, si propone di garantire il mantenimento della ordinaria dimensione della sezione di deflusso e scongiurare rischi di esondazioni nell’abitato di Prima Porta.
Intervento a cura Regione Lazio per 2,6 milioni di euro.
Un’Oasi Naturalistica tra Ponte Milvio e Ponte Flaminio
Il tratto compreso tra Ponte Milvio e Ponte Flaminio, è in stato di abbandono ed è inaccessibile a causa della folta vegetazione oltre a essere completamente ricoperto dai sedimenti.
L’area già nel primo decennio del 2000 era stata destinata a “Oasi Naturalistica” e l’intervento previsto entro il Giubileo del 2025 consiste nella sistemazione delle banchine e della vegetazione e nella realizzazione delle infrastrutture per la fruizione pubblica.
Inoltre, a monte di Ponte Flaminio è prevista la realizzazione di un parco attrezzato al fine di dare continuità alla parte naturalistica dell’argine.Intervento a cura del Campidoglio, 1 milione di euro.
Ripristino banchina destra tra Ponte Milvio e Ponte Flaminio
L’intervento consiste nella sistemazione della banchina e della vegetazione al fine di consentire il proseguo naturale del camminamento verso Ponte Flaminio e la realizzazione delle infrastrutture per la fruizione pubblica.
Al fine di garantire il ripristino ad uno stato di naturalità del sito saranno necessarie opere di sfalcio e di bonifica delle numerose specie che infestano il versante superiore e l’area delle banchine.
Intervento a cura della Regione Lazio, 500mila euro
Ripristino della soglia di Ponte Milvio
A valle di Ponte Milvio è presente una soglia in pietrame che ha lo scopo di rallentare la velocità dell’acqua in corrispondenza delle pile del ponte, al fine di limitarne il rischio di erosione delle fondazioni. Nel corso del tempo la soglia ha subito danneggiamenti al proprio corpo strutturale, perdendo parte della propria funzione di mantenimento di un adeguato stabile livello idrico a monte.
L’intervento sarà eseguito prevedendo il mantenimento del livello della soglia sempre “sommerso”, ovvero la predisposizione di opportune “gavete”, al fine di non interdire né la navigazione fluviale, né la risalita dei pesci. Intervento a cura Regione Lazio, 500mila euro
Realizzazione parco di affaccio “Foro Italico”
L’area nella sponda destra del Tevere in corrispondenza di Ponte Duca D’Aosta è identificata nel Piano Stralcio PS5 dell’Autorità di Bacino come parco di affaccio. Infatti, l’area del Foro Italico è individuata come zona da destinare alla realizzazione di parchi pubblici, eventualmente attrezzati, a servizio dei contesti urbani adiacenti il fiume.
L’intervento consiste nel progettare e realizzare le infrastrutture per la fruizione pubblica con vocazione sportiva.
Intervento a cura Campidoglio, 2 milioni
Realizzazione del manto di banchina tra ponte Duca D’Aosta e Ponte della Musica
Il tratto della banchina sinistra del tratto del Tevere compreso tra Ponte Milvio e Ponte Duca d’Aosta è attualmente in condizioni di grave degrado. In particolare, la pavimentazione costituita da sanpietrini è totalmente ricoperta da limo e sedimenti.
L’intervento che verrà effettuato entro il prossimo Giubileo prevede la pulizia della pavimentazione esistente. Inoltre, a valle del Ponte Duca d’Aosta è prevista la realizzazione del manto di banchina pavimentata come prolungamento della pavimentazione esistente fino a Ponte della Musica.
Intervento a cura Regione Lazio, 500mila euro
Rifacimento della pavimentazione della banchina tra Ponte Duca d’Aosta e Ponte Risorgimento
L’intervento prevede il rifacimento della pavimentazione della banchina destra nel tratto tra Ponte Duca D’Aosta e Ponte Risorgimento per uno sviluppo di circa 1,89 Km.
L’attuale pavimentazione della banchina è realizzata con blocchi di contenimento in calcestruzzo in stato di importante degrado. L’intervento prevede la realizzazione di un nuovo manto stradale che consenta la realizzazione del prolungamento della pista ciclabile.
Intervento a cura Regione Lazio, 500mila euro
Sistemazione dell’area della confluenza con l’Aniene, via del Foro Italico e dell’Acqua Acetosa
L’intervento si localizza in corrispondenza della confluenza con il Fiume Aniene, tra via del Foro Italico e dell’Acqua Acetosa. e consiste nella bonifica dell’area e nella progettazione e realizzazione di infrastrutture per la fruizione pubblica dell’oasi. Entro il Giubileo è prevista anche la realizzazione di un tratto di pista ciclabile a collegamento della pista esistente.
Intervento a cura Campidoglio, 2 milioni
Caput Mundi, Le ricadute su Roma Nord
Il programma prevede un investimento di 500 milioni di euro per il recupero, la valorizzazione e la fruizione del patrimonio monumentale di Roma. 335 interventi su 283 siti archeologici e culturali, numerosi dei quali ubicati a Roma Nord. Ecco quelli più interessanti.
Lungo l’asse della Flaminia
Abbiamo innanzitutto il mausoleo di Marco Nonio Macrino e l’area funeraria al quale sono destinati 2,5 milioni di euro.
Poi il museo di Malborghetto ubicato a cinque chilometri da Prima Porta, là dove nel 312 d.c. le truppe di Costantino si accamparono la notte precedente lo scontro con Massenzio e dove lui ebbe la famosa visione che lo condusse alla vittoria nella battaglia di Ponte Milvio. Al museo che impreziosisce questo luogo andrà mezzo milione di euro.
800mila euro saranno impiegati per restaurare il Mausoleo La Celsa con tombe rupestri sulla Flaminia, mentre per ridare tutto lo splendore che merita alla famosissima Villa di Livia, a Prima Porta, andranno due milioni di euro.
Mezzo milione servirà a rendere fruibili la Tomba dei Nasoni e la più piccola Tomba di Fadilla, due gioielli archeologici lungo via Flaminia, fra Corso Francia e Saxa Rubra.
La prima fu scoperta nel lontanissimo 1674, si tratta di una tomba rupestre risale al II secolo d.C. scavata all’interno di un blocco di tufo decorata con bellissime scene mitologiche. La seconda è più piccola, ma ancora perfettamente decorata, ed è stata scoperta nel 1923.
Ci spostiamo sulla Cassia
Per riqualificare e rendere fruibile l’area funeraria Grottarossa, meglio conosciuta come la Tomba dei Veienti, un sepolcro avvolto ancora da un alone di mistero, andrà un milione di euro.
Il sepolcro di Vibio Mariano, la cosiddetta Tomba di Nerone, beneficerà di 200mila euro mentre 800mila andranno al restauro della villa Romana a Casale Ghella, nei pressi del parco Volusia.
300mila euro, infine, serviranno per riqualificare Villa Manzoni-Lucio Vero, i ruderi della sontuosa villa che l’imperatore Lucio Vero (161-169 d.C.), fratello adottivo di Marco Aurelio, edificò al V miglio della via Clodia, coincidente in quel tratto con l’attuale via Cassia a Tomba di Nerone.
E veniamo a Ponte Milvio
Per restaurare il ponte, la Torretta Valadier e relative sculture, il muro di contenimento nonché il famoso cippo sul Tevere saranno impiegati 700mila euro.
Un milione invece andrà per la verifica sismica, il restauro degli interni, l’illuminazione e l’installazione di telecamere di sicurezza nella chiesetta dedicata a Sant’Andrea del Vignola nel quartiere Flaminio, subito al di là di Ponte Milvio.
La tomba del gladiatore
I due milioni e mezzo destinati al completamento degli scavi con successiva apertura al pubblico del Mausoleo di Marco Nonio Macrino è a nostro avviso la notizia più interessante.
Il gioiello di Roma Nord, definito da molti la scoperta archeologica più rilevante degli ultimi 30-40 anni, venne alla luce nel 2008 sulla Flaminia, in via Vitorchiano. All’eccezionale profondità di 7 metri, emerse un tempio romano completo di colonne in marmo e frontoni, una vera e propria necropoli militare con un numeroso gruppo di stele di pretoriani, rimasto integro grazie all’argilla del fiume che lo ha inglobato e conservato per secoli.
La sua scoperta risuonò sia per l’importanza archeologica e storica sia perché si pensò che Ridley Scott si fosse ispirato a Marco Macrino per scrivere il personaggio di Massimo Decimo Meridio, interpretato da Russell Crowe nel Il Gladiatore; tesi poi smentita.
Le fattezze e le bellezze del Mausoleo, di cui abbiamo parlato attraverso i racconti dell’ex direttrice degli scavi Daniela Rossi, sono rimaste però nascoste perché la mancanza di fondi ne ha impedito l’apertura, anzi anni fa si pensò addirittura di reinterrare il tutto.
Ora, grazie al PNRR e al finanziamento di due milioni e mezzo per la sua valorizzazione, messa in sicurezza e accessibilità al pubblico, alla cosiddetta “tomba del gladiatore” entro il Giubileo verrà dato il giusto valore e ai romani un nuovo sito ricco di storia da visitare.
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Ma della Villa di Ovidio ai piedi di Via Fleming non è previsto nulla !?
tanti bei milioni per abbellimenti ( soprattutto per i residenti del centro) ma alla metro C da portare finalmente sulla Cassia per migliorare la vita ai cittadini che muoiono di traffico non ci si pensa?
Tutto bello ma migliorare la mobilità nel quadrante nord con metro e treni questo no?
Concordo in pieno.
E dal 2024 ci vogliono imporre la mobilità elettrica con tutte le perplessità che questa soluzione ha in termini di costi di acquisto autoveicoli e delle problematiche di ricarica
Manca un’opera assolutamente necessaria e prioritaria per Roma Nord, che eviterebbe inquinamento e file perenni a tutte le ore del giorno: il congiungimento della nuova Braccianese con la Trionfale, evitando il nodo scorsoio della rotonda della Giustiniana, per consentire un accesso diretto al GRA.
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Come si fa a parlare di un nuovo progetto quando i precedenti progetti non sono mai stati messi neppure in cantiere: a ottobre 2022 ci raccontavano che prima del Giubileo si sarebbe provveduto ad un progetto di bonifica delle sponde con inizio lavori a gennaio 2023. Balle….Nel 2021 la Sindaca Raggi parlava di rendere navigabile il Tevere. Balle…..
Basta andare indietro nel tempo per rendersi conto di quante balle ci hanno raccontato:
1. Riqualificazione Foro Italico (160 milioni!!)
2. Greenway Veio
3. Riqualificazione Casali del Parco Volusia
4. Riqualificazione Casaletto di Via del Podismo
5. Tram su Via Flaminia
6. Riqualificazione giardini Caduti sul fronte russo
7. Pista ciclabile di Monte delle Grotte….e potrei continuare…
Ma che ci hanno preso per deficienti? Balle, balle spaziali!
per ora un’elencazione che ha il sapore di balle: quando si progettano ( anzi ri-progettano) tante cose il risultato non potrà che essere deludente. Pronta a rimangiarmi tutto se vedrò realizzazioni attuate
Non è previsto nulla per migliorare il traffico!
E la bonifica delle discariche abusive, come ad esempio quella di via del Baiardo?
La nota dolente è il traffico. Prevedere il prolungamento METRO A a Palmarola con un ampio parcheggio, nella prospettiva di portarla alla Giustiniana in modo da sfoltire anche l’afflusso sulla linea FL3
Mi unisco alle considerazioni già espresse da altri lettori.
Il nocciolo del problema è il traffico asfissiante, la cui causa è probabilmente da ricercare in un servizio di trasporto pubblico che, con linguaggio diplomatico, credo possa essere definito decisamente carente. Non resta che sperare in un veloce miglioramento della situazione complessiva, anche se la storia della stazione di Vigna Clara induce a cattivi pensieri. VCB ha dedicato, e dedica, numerosi articoli a quella vicenda; per riassumere, ad oggi ci troviamo con una stazione bella, tutta ripulita, con un solo piccolissimo problema: la linea che fa capo alla stazione viene attualmente percorsa da pochi treni al giorno, e non si sa quando la frequenza delle corse verrà incrementata per renderla effettivamente fruibile.
.. a quando la chiusura dell’anello ferroviario ?
Io credo che si sarebbe potuto cogliere l’occasione per realizzare un tunnel sotto l’attuale Corso Francia consentendo la cancellazione di quell’orrenda autostrada cittadina che ancora oggi provoca incidenti e lutti e che separa irrimediabilmente due parti della città. Un tunnel consentirebbe la riqualificazione di tutto il settore nord di accesso alla città. Sono stati fatti in passato progetti ovviamente finiti nel nulla.
Non serve un’opera così invasiva.
(Mio vecchio pallino oggetto già di un articolo su questo giornale –>)
Basterebbe un tram che partisse da Prima Porta (ampi spazi prima del Cimitero), dritto, Flaminia (ev. accanto al trenino), Corso Francia, cavalcavia, giù a destra verso lo stadio Flaminio e poi a sinistra per Piazzale Flaminio ricongiungendosi al 2.
Non mancano le aree per parcheggi in prossimità di eventuali fermate da Prima Porta al Camping.
Fosse efficiente come il primo 225, 30 anni fa, che partiva davvero ogni 5′ e aveva i semafori verdi al passo spazzerebbe via metà del traffico di zona verso il centro della città (all’epoca partendo con la macchina per correre dietro al tram appena partito, da Mancini a Flaminio non riuscimmo a raggiungerlo per lo scherzo dei semafori: era più veloce ed economico).
Parliamo di una riga dritta o quasi, non ci sono montagne da sbancare sul percorso. Forse non sarebbe neanche una cosa dai costi mostruosi e dai tempi di realizzazione infiniti: l’elettricità per il trenino per buona parte del percorso c’è già.
Corso Francia……almeno le “famose rotonde” già installate in varie zone di Roma e dintorni e
già sollecitate su Corriere della Sera e altri quotidiani dopo i vari gravi incidenti……