Home CRONACA Cassia, “Io, cittadino ex di serie B ora di D”

Cassia, “Io, cittadino ex di serie B ora di D”

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Galvanica Bruni

Si è auto-declassato il nostro lettore Corrado M., come non capirlo? Lo scorso 2 agosto avevamo raccontato la sua vicenda di residente di via Suio, stradina privata in zona Tomba di Nerone, dove il cassonetto dell’umido (e qui sorge la prima domanda: può Ama posizionare cassonetti su suolo privato?) non veniva svuotato da tempo.

Non è difficile immaginare l’olezzo emanato da quel contenitore dal quale fuoriusciva pure un liquame viscido che scolava sull’asfalto per la gioia degli occhi e delle narici di chi passa.

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Corrado ci raccontò anche di aver fatto “diversi reclami direttamente all’Ama affinché la situazione cambiasse”. Indovinate un po’, “nulla è cambiato”.

E veniamo a oggi. “Sono tornato dalle ferie e ho trovato la situazione descritta nella fotografia che vi ho inviato. Riuscite a immaginare la puzza che emana il percolato che fuoriesce dal cassonetto e che ristagna sulla strada con questo caldo asfissiante? Cara Redazione – scrive accorato Corrado – datemi una mano a far rimuovere tutti i cassonetti da via Suio, strada privata. Non se ne può veramente più! L’Ama non ci ascolta (ma i soldi se li prende) e noi cittadini siamo veramente impotenti e maltrattati”.

“Qualcuno potrebbe dirmi ‘mettete una sbarra così l’Ama è costretta a spostare i cassonetti‘ ma purtroppo non tutti i residenti sono d’accordo specialmente quelli che sono lontani dai cassonetti e così io mi ritrovo sul perimetro della mia palazzina ben 11 contenitori, umido raramente ritirato e schifosamente puzzolente compreso. Ecco perché mi definisco cittadino ex di serie B ora di serie D. E per di più depresso e impotente”.

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Cassia, “Io cittadino di serie B. Grazie Ama”

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