
Quando ben oltre quarant’anni fa rilevò il banco, uno tra i più antichi di Roma con la licenza dal 1917, la piazza di Ponte Milvio era ancora meta di gita fuori porta, dove si andava all’osteria comprando solo il vino e portandosi il pranzo da mangiare sui tavoli all’aperto mentre lui Bernardino, soprannominato Er Pistola fin da bambino, sull’altro lato della piazza vendeva i migliori cocomeri della zona.
Oggi Bernardino, Dino per gli amici, che per decenni è stato aperto tutto l’anno, a 76 anni ha deciso di mollare. Sì signori, Er Pistola chiude, e con lui un altro pezzetto di storia di Ponte Milvio se ne va.
Perchè Dino è stato testimone dei cambiamenti di questo spicchio di Roma, da quando c’era il mercato sulla piazza con i suoi colori e profumi mentre la sera era facile incontrare Moravia a cena da Pallotta, fino all’esplosione della movida con la trasformazione delle vecchie botteghe in tanti locali di somministrazione.
Dino ha retto a tutte le intemperie, anche al vento pentastellato che nel 2017, a torto o a ragione, ha spazzato via tutti gli ambulanti dalla piazza e che voleva trasferire anche lui, salvo poi lasciarlo al suo posto in quanto “costituente ormai elemento tradizionale e connotante della piazza nonché tipico del folclore romano, in particolar modo per quanto attiene la vendita di cocomero nel periodo estivo, e da sempre punto di riferimento degli appassionati dello sport che gravitano intorno al complesso del Foro italico“.
Da dietro il suo banco Dino ha distribuito le sue fette di cocomero a politici, star del cinema e cantanti, Renato Zero, tanto per dire, era un suo cliente fisso. In estate è stato tappa obbligata per i nottambuli, una valida alternativa al Giorgione lo zozzone di Corso Francia che in quanto a igiene lasciava molto a desiderare.
Ora Dino ha deciso di mollare, ma il chiosco resta: addio cocomeri però, lo ha affittato a un birrificio artigianale di Formello che a Ponte Milvio venderà, tanto per cambiare, panini e birra.
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Addio Roma…