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Come scegliere un buon binocolo

binocolo
Galvanica Bruni

Spesso quando proponiamo un itinerario (li trovi cliccando qui) consigliamo di avere al seguito un buon binocolo per osservare quello che non riusciamo bene a vedere ad occhio nudo: animale o particolare del terreno. Ma cosa vuol dire “buon binocolo”?

Oggi con pochi euro è possibile comprare in qualsiasi negozio made in China un binocolo, piccolo o grande, con prestazioni rapportate al costo; ma se vogliamo qualcosa di qualità superiore allora è necessario, prima dell’acquisto,  sapere alcune cose.

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Innanzi tutto un binocolo, che altro non è che due cannocchiali appaiati che offrono una visione binoculare, deve essere scelto in relazione all’uso che se ne vuole fare: se decidiamo di portarlo con noi nelle nostre escursioni allora meglio scegliere un modello dal peso e dimensioni contenute.

Le caratteristiche di un binocolo sono rappresentate principalmente dagli ingrandimenti e dal diametro (espresso in mm) della lente obiettivo; questi valori  li troviamo sempre impressi su qualsiasi binocolo in questo modo: 8X30 o 7X50 (7 o 8 gli ingrandimenti e 30 o 50 il diametro della lente obiettivo).

Il rapporto corretto tra questi due valori è di fondamentale importanza e genera la “pupilla di uscita” che deve essere compresa tra 2 e 7 ovvero le dimensioni della pupilla umana. Come ottenere questo valore?

Lo si può misurare con un righello alzando il binocolo verso la luce e osservando la lente oculare oppure dividendo il valore della lente obiettivo per gli ingrandimenti. Un binocolo 7X50 ha una pupilla d’uscita pari a 7 (in pratica 50 diviso 7) che è un valore ottimale; anche un 8X30 (30 diviso 8 è uguale a 3,75) ha una pupilla di uscita eccellente.

Altra caratteristica da tenere presente è la conformazione del binocolo; in questo strumento, al fine di aumentare la distanza focale, si fa ricorso a dei “prismi” inseriti all’interno del corpo del binocolo.

I “prismi di Porro” più economici sono utilizzati in binocoli di maggiori dimensioni dove le due lenti, obiettivo e oculare, non sono in asse; i “prismi a tetto” consentono di ridurre le dimensioni ma richiedono per una buona visione materiali e una meccanica eccellente il che si traduce in un costo assai più elevato.

Tenuto conto di tutti questi elementi il binocolo ideale per l’escursionista o il birdwatcher è un 8X30 con prismi di Porro, rivestito possibilmente in gomma (come per i binocoli Steiner) così da ridurre i rischi in caso di urto. Si tratta di un binocolo compatto, leggero (tra i 3-500 gr.)  e con sufficienti ingrandimenti; il costo varia ovviamente dalla qualità dei materiali (dai 60-70 euro a 2-300 euro).

Il nostro consiglio è di diffidare di quei “binocoletti” in plastica di ridottissime dimensioni  prodotti generalmente in plastica di colore verde o nera; si tratta di strumenti economicissimi ma dalla qualità molto bassa e che  presentano a chi li usa grosse  difficoltà nell’adottare la corretta distanza interpupillare.

Insomma si sa che “chi più spende meno spende” e che “la classe non è acqua”; nella scelta di un binocolo perciò non lesiniamo sul costo e scegliamo la classe e la natura non avrà più segreti per noi.

Francesco Gargaglia

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