
Rimossi in queste ore tutti i cassonetti di via dell’Acqua Traversa a causa dei cinghiali che, uscendo dalla confinante Riserva Naturale dell’Insugherata, ogni notte li ribaltavano per banchettare con i rifiuti.
AMA l’aveva anticipato fin da ottobre con un cartello: “al fine di limitare la presenza degli ungulati, questi contenitori stradali saranno rimossi. L’utenza è invitata a servirsi dei contenitori stradali collocati lungo via Cassia e nelle strade limitrofe. Ci scusiamo per il disagio”.
Scuse che non hanno però ovviato i forti disagi causati ai residenti visto ora che gli unici cassonetti disponibili sono su via Cassia ‘Antica’ (che va comunque attraversata in un tratto abbastanza a rischio), mentre gli altri sono nelle vicine via Val Gardena e via Panattoni ma appena sufficienti ai residenti di quelle strade.
Possibile che un’intera strada venga lasciata senza cassonetti? Ne abbiamo chiesto conto a Marcello Ribera, assessore all’Ambiente del Municipio XV apprendendo che proprio questa mattina, martedì 14 dicembre, si è tenuto un sopralluogo per decidere il da farsi.
Perché non sostituire i cassonetti preda dei cinghiali con quelli molto più grossi da 2400 litri, difficilmente ribaltabili? È la prima domanda che gli abbiamo fatto appurando che in quella strada il mezzo AMA avrebbe difficoltà a muoversi e a svuotarli tant’é che la Polizia Locale si è opposta a questa soluzione.
E quindi? Ribera ci spiega che le ipotesi su cui stanno lavorando sono due, vanno ancora perfezionate nei dettagli ma paiono essere concretizzabili, una delle due anche in breve tempo.
“La prima ipotesi consiste nel posizionare all’incrocio fra via Taormina e via dell’Acqua Traversa, davanti l’area recintata di proprietà del Municipio, un congruo numero di cassonetti recintati e protetti in modo che siano inaccessibili ai cinghiali” spiega Ribera.
“Sulla seconda ipotesi, non alternativa ma complementare alla prima, c’è sicuramente da lavorare e i tempi potrebbero non essere brevi” sottolinea l’assessore spiegando che si tratterebbe di realizzare un tratto di marciapiede su via Cassia Antica, altezza CTS, là dove già sono i cassonetti.
“La presenza del marciapiede consentirebbe, a norma del codice della strada, di realizzare un attraversamento pedonale (ndr: il cds prevede le strisce solo da un marciapiede all’altro) consentendo quindi di raggiungere la postazione con maggiore sicurezza”.
“Sono ipotesi di lavoro sulle quali ci stiamo indirizzando in queste ore – conclude Ribera – da perfezionare e da completare ma voglio assicurare i cittadini che ci stiamo muovendo nel loro interesse. Li invito solo, e mi dispiace farlo, ad avere ancora un po’ di pazienza”.
Claudio Cafasso
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Perché parlare di differenziata è una bestemmia a Roma? Inutile toglierli a sinistra e metterli a destra, i cinghiali seguono l’olfatto, e comunque verrebbero attratti dall’olezzo che è per loro irresistibile, anzi potrebbe causare l’effetto contrario.
Non so quale sindaco aveva fatto avere a tutte le famiglie le ceste per la differenziata con un catalogo preciso di raccolta. Si potrebbe magari iniziare dai quartieri più a rischio invasione?
Cimitero dei francesi: infrequentabile, cinghiale dappertutto
Riserve naturali che dopo i lockdown sono diventate mete di bivacco notturno con conseguente invasione di rifiuti: invase da cinghiali (K2, Madonnina, Don Orione ormai solo cinghiali grazie alla mano dell’uomo). Togliamoli sti cassonetti maledetti, va imposta la raccolta differenziata. Vedere gli operatori che raccolgono due sacchetti e dopo un’ora ne ritrovi 200 è come vedere due persone in riva al mare che tentano di raccogliere l’oceano col cucchiaino…che scene….
Via le ciotole (i cassonetti) e i cinghiali smetteranno di bivaccare padroni. Ma vanno tolti con un preavviso talmente immediato che nessuno avrà il tempo di protestare. Si addestrano i dipendenti dell’AMA e si parte, almeno per tutta Roma Nord, con la raccolta differenziata. No eh…?
quindi prima di offrire la soluzione tolgono i cassonetti…geniali
…senza poi incrementare il numero dei cassonetti in via val gardena che ora straboccano ed è iniziato il cumulo dei sacchi per terra… i cinghiali ringraziano
Colpa dei cinghiali o di Gualtieri? Ecco come si presentava la strada. I cassonetti non venivano mai svuotati per giorni e giorni. https://www.facebook.com/massimolazzariblog/photos/p.1273693779709370/1273693779709370?type=3&av=330828943995863&eav=AfZEFu626Rs67UkYj8kc_5d85_hkP3ihhKmZWmnmNVFPJ5bReH3vGTEdSwoVqpUB6F8
a parte che Gualteri è sindaco da due mesi, i cinghiali e i cassonetti stracolmi in via dell’Acqua Traversa e via Panattoni dove abito ci stanno da anni, non è che poco poco c’entra di più la Raggi che Gualtieri?
Complice chi ha fatto sempre come lo struzzo, che ha preferito nascondere il problema o non parlarne affatto. Ora la zona è completamente invasa da cinghiali, riserve naturali, parchi, ville, aiuole, giardini privati e pubblici. A loro sta benissimo. Non c’entra nessuno e tutti possono avere responsabilità. Ma la tentazione di promuovere opere “vistose” piuttosto che inimicarsi animalisti è forte ed è preponderante. Ormai la differenza di dimensioni tra una smart e un cinghiale è pressoché trascurabile. Li nutriamo bene i piccini…