A Collina Fleming, nella notte fra giovedì 18 e venerdì 19 novembre ignoti si sono introdotti nell’abitazione di Massimo Maestrelli, figlio di Tommaso, ex allenatore della Lazio che nel 1974 guidò la squadra ottenendo il primo scudetto della sua storia, e dopo aver rotto il quadro che conteneva appunto lo scudetto hanno rubato la medaglia d’oro con l’immagine di Lenzini, allora presidente della Lazio, con Tommaso Maestrelli di profilo e i nomi degli undici giocatori.
A darne notizia è stato proprio Massimo Maestrelli, affermando che la medaglia ha un valore affettivo immenso. “Chiunque possa aiutarci, vi prego, lo faccia. Sono poche le cose di valore rimaste e questa è la più preziosa come ricordo di un momento unico” scrive sul suo profilo twitter.
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Il furto a casa Maestrelli presenta delle analogie con quello tentato nel mio appartamento questa estate. Secondo una notizia diffusa oggi dal tg3, i ladri si sarebbero introdotti nell’abitazione sollevando una tapparella e bloccandola con una molletta. Il punto è proprio la molletta. Nel mio caso era una mezza molletta di legno di quelle per stendere il bucato. Il tentativo di furto è fallito perchè il ladro ( o i ladri) non sono riusciti a rompere il vetro antiproiettile. Inoltre giorni dopo il pulitore del condominio, secondo quanto riferitomi dalla condomina dell’appartamento sottostante al mio, non più ha trovato il materiale per le pulizie che il pulitore stesso lascia solitamente nel sotterraneo. Aggiungo che, per accedere al mio balcone, prospicente via Cappelli, sono stati spostati alcuni vasi collocati sul davanzale.
Non ho dato importanza alla cosa , anche se il vetro è rimasto danneggiato, in quanto non ho in casa valori, essendomi liberato di tutto ciò che può essere appetibile per i malfattori donandolo in beneficenza. Ho pensato che fossero “ladri di polli”, dei disperati non professionisti.