Home CRONACA Fanno tappa a Ponte Milvio i “Trekker del Golfo”

Fanno tappa a Ponte Milvio i “Trekker del Golfo”

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Galvanica Bruni

I “Trekker del Golfo”, Gianni La Piana e Vito Lentini, da mesi percorrono l’Italia in sella ai loro cavalli e proprio oggi sono passati a Ponte Milvio. Siciliani di Castellammare del Golfo, i due giovani sono partiti il 15 agosto da Trieste ed hanno attraversato tutto l’arco alpino fino a Torino, passando per la Slovenia e la Svizzera, per poi prendere la via Francigena da Pavia, fino a Roma. Obiettivo, tornare a casa, in Sicilia, entro Natale, sempre in sella ai loro fidi equini.

L’idea di fare questo viaggio, rinominato “Alla scoperta di nuovi Tramonti” nasce dalla loro continua voglia di esplorare posti nuovi, immersi nella natura incontaminata, per uscire da questo mondo che definiscono “tossico”, inquinato dalla tecnologia e dallo smog.

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“Questa esperienza ci ha portati a vivere come si viveva una volta, a contatto con la natura, ed a prendere ciò che la natura ci ha donato e che noi non sempre sappiamo apprezzare, troppo presi dagli artifizi della vita quotidiana contemporanea”, racconta Gianni.

L’entusiasmo dei due ragazzi è totalizzante, non sentono ancora nostalgia di casa: “ci stiamo godendo appieno questa avventura”, dichiarano. Nonostante questo, non mancano alcuni ostacoli e imprevisti da superare: “Le difficoltà con I cavalli sono all’ordine del giorno, ma siamo abbastanza determinati quindi le affrontiamo senza perderci d’animo”, dichiarano. Ormai, sono a metà del viaggio, avendo percorso circa 3000 km.

Per Gianni e Vito l’equitazione è una passione. Viaggiano con quattro cavalli purosangue arabi, Fulmine, Nadir, Davina e Magia, e percorrono di media 5 km l’ora, in parte in sella, al passo, in parte a piedi.

La mattina, la sveglia suona alle 6 per permettere ai cavalli d nutrirsi e ai ragazzi di smontare il recinto e le tende; si parte intorno alle 8.30 e si cammina finché assiste la luce del giorno. La notte? “In genere, dormiamo presso alcuni maneggi che ci ospitano, oppure ci fermiamo dove troviamo un pascolo buono, chiedendo il permesso ai proprietari”, raccontano i due trekker.

Ogni giorno, montano su due dei quattro cavalli che li accompagnano, mentre gli altri due si riposano nel luogo che li ha ospitati la notte precedente. Giunti nel posto in cui trascorreranno la notte successiva, col bus tornano dove hanno lasciato i due cavalli per portarli al luogo di destinazione con l’auto con rimorchio per trasporto equini. Questo metodo consente loro di andare avanti per tanti chilometri, alternando i cavalli a disposizione.

L’obiettivo, tuttavia, non è solo quello di vivere un’esperienza indimenticabile, ma anche quello di raccogliere dei fondi per l’Associazione Nazionale Italiana Riabilitazione Equestre (A.N.I.R.E.), che da anni si occupa di riabilitare bambini disabili e autistici tramite l’ippoterapia (www.cnranire.eu). Per contribuire alla raccolta fondi basta andare sul loro sito web www.itrekkerdelgolfo.it.

Nel corso dell’intervista, sotto la Torretta Valadier di Ponte Milvio, non sono mancati i passanti che si sono fermati a guardare, fotografare e chiedere ai ragazzi qualche informazione. Una residente del quartiere, che ha riconosciuto la bandiera della Regione Siciliana, entusiasta, ha augurato a Gianni e Vito di fare un buon viaggio, di divertirsi e di portare omaggi alla terra siciliana.

“Siamo molto contenti ed emozionati soprattutto nel vedere l’accoglienza e l’entusiasmo delle persone che ci incontrano per strada, che ci fermano e chiedono della nostra avventura”, concludono i due giovani, ricordando fra i tanti momenti emozionanti l’ingresso nel borgo di San Gimignano e quello nella storica Piazza di Siena.

Caterina Somma

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