Lasciate ogni speranza voi che v’addentrate dalle parti del Foro Italico, stadio Nicola Pietrangeli. Avrete a che fare fino al 6 giugno con i duecento atleti che partecipano al mondiale di skateboard.
S’è cominciato ieri, in ballo per il titolo iridato atleti provenienti da quaranta Paesi, artisti delle quattro rotelle su tavola che oltre a salire sul tetto del mondo punteranno a conquistare gli ultimi posti disponibili per l’Olimpiade di Tokyo.
Sei i pass a disposizione per entrare nel gotha di chi parteciperà ai Giochi olimpici, che stavolta vedono l’esordio della disciplina nata in California negli anni Sessanta. In gara mostri sacri del calibro di Nyjah Huston, statunitense, oltre che del giapponese Yuto Horigome e delle brasiliane Pamela Rosa e Leticia Bufoni, mentre in casa Italia le speranze sono riposte nella diciottenne Asia Lanzi, per tacere di Massimo Cristofoletti e Kevin Duman.
Scavalcata la kermesse, a Roma si comincerà a lavorare per gli Open street skateboard, contest internazionale organizzato dal 2022 al 2025 da Sport e Salute in sinergia con la Federazione italiana sport rotellistici. Per il presidente federale Sabatino Aracu “questo è un punto di partenza, vogliamo che Roma diventi la Wimbledon dello skate. Con questo sport si possono costruire storie importanti, di riscatto sociale”.
Massimiliano Morelli
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