
Scialpi (dal 2012 anche noto come Shalpy) è lo pseudonimo di Giovanni Scialpi, cantante italiano nato a Parma nel 1962, arrivato a Roma molto giovane per proseguire la sua carriera di artista.
Ha iniziato a cantare da bambino nel coro della chiesa di quartiere, e già in quel momento sentiva che la musica avrebbe fatto parte della sua vita. “È avvenuto tutto naturalmente. Sono figlio unico di due genitori che hanno sempre lavorato per cui provavo molta solitudine e, il pomeriggio a casa da solo, dovevo decidere se fare i compiti a casa o svagarmi con un’alternativa. Ho scelto la seconda e ho chiesto a mio padre di comprarmi una chitarra”, racconta l’artista.
E così, nella sua stanza, ha cominciato a cantare i brani di Paul Simon e David Bowie per poi comporre la sua prima canzone all’età di 14 anni: si tratta del brano “Cigarettes and Coffee”, uno dei suoi grandi successi che gli hanno fatto conquistare il secondo posto al Festivalbar del 1984.
Il successo? Uno tsunami
Scoperto e prodotto da Franco Migliacci, Scialpi esplode sulla scena della musica negli anni ’80 con il brano “Rocking Rolling”.
Il successo? “L’ho vissuto benissimo e malissimo allo stesso tempo, non saprei definirlo. È uno tsunami, bisogna sapere come gestirlo perché ci sono momenti belli, come quando sei sul palco, alternati ad altri di profonda frustrazione perché, dall’oggi al domani, non hai più una tua privacy”, rivela il cantante.
Mentre racconta la sua vita, dichiara di essere soddisfatto e di aver fatto tutto quello che voleva, senza potersi rimproverare nulla. Ma, come ogni individuo al mondo sollecitato a riflettere, anche Scialpi confessa un rimpianto: “Avrei voluto fare anche attore ma, all’epoca del successo, non riuscivo a contenere tutti gli input che mi arrivavano dall’esterno, ero molto concentrato sulla musica”, dichiarando altresì di aver rifiutato una proposta del regista Mario Monicelli che lo voleva nel film “Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno”.
Ma c’è ancora una cosa che Scialpi avrebbe voluto fare nella vita: seguire il consiglio della madre che gli diceva sempre: “non dire no! Devi dire sempre si che a dire no c’è sempre tempo”. Perché si sa, le mamme hanno sempre ragione. “Se avessi detto meno no chissà come sarebbe andata la mia vita, nel bene o nel male”, prosegue.
La musica è tutto
Nel 2020 aveva annunciato il ritiro dalle scene, ma la musica è tutto per lui e non può farne a meno. Rimasto bloccato negli USA a causa della pandemia durante il primo lockdown mondiale (da marzo a maggio 2020) ha scritto e interpretato una nuova ballad in inglese “Leti It Snow”, pensata per la cantante Cher. Dopo aver saputo che questa canzone è stata trasmessa da alcune radio a Londra, in Scozia e in Francia, ha ritrovato la voglia di continuare.
Al momento sta preparando una cover della hit “Love is in the air” ed è quasi pronto un nuovo singolo in italiano che uscirà a settembre, di cui è anche coautore. Non solo. Scialpi sta abbracciando il mondo della musica anche in un’altra veste, quella di coach e produttore del giovane Louis Pirreras, un cantante di origine spagnola.
“Louis è un ragazzo di talento. Non avendo nessuno a cui trasferire il mio sapere, sono felice di farlo con lui con cui c’è molta empatia, è una bella condivisione, quella che io non ho avuto quando ho iniziato”.
Alla domanda su com’è cambiata la musica dagli anni ’80 ad oggi risponde in maniera secca, decisa e un po’ amareggiata: “Non mi far parlare! Hanno massacrato e dissimulato qualsiasi cosa, oggi tutti cantano ma pochi sono artisti”.
“Vigna Clara mi mette serenità”
Arrivato giovanissimo a Roma, dopo aver vissuto per un periodo sulla Cassia e poi in viale Parioli, Scialpi si è trasferito definitivamente tra Vigna Clara e Ponte Milvio, dove orbita quando non si trova fuori città per motivi di lavoro. Un quartiere nel quale si vive bene, quand’anche come tanti altri non sia immune dal problema dei rifiuti e dei cassonetti vecchi e strabordanti.
In tal senso Scialpi ci racconta di aver vinto una piccola battaglia pubblicando sui suoi profili social foto di cassonetti rotti e stracolmi “taggando” la Sindaca Virginia Raggi.
“In via della Farnesina, attaccati all’asilo, vi erano dei cassonetti colmi di immondizia, ai bimbi bastava allungare la mano fuori dalla ringhiera per toccarli. Ho iniziato a fare tante storie e a postare tante foto sui social fino a quando i cassonetti sono stati spostati così da lasciare in pace almeno i bambini” racconta.
Questione rifiuti a parte, a Scialpi Vigna Clara piace. “È un quartiere che mi mette serenità, adoro passeggiare, arrivare a prendere un caffè al bar Pallotta, dove trovo sempre un ambiente tranquillo e familiare”. Peccato che “Manchino i parcheggi, non sono proporzionati al numero dei residenti” dichiara sorridendo, visto che lui si muove spesso a piedi.
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