Da Fido, in rappresentanza di tutti gli amici a quattro zampe di Roma Nord, riceviamo e volentieri pubblichiamo…
Cara VignaClaraBlog.it, chi scrive è Fido, un randagio raccolto qualche anno fa da una famiglia romana. Sono preoccupato davvero per la sera del 31 dicembre, fra mortaretti, miccette e “trikketrakke”, sarò costretto a rintanarmi sotto il letto dei miei padroni, col cuore in gola e la paura di farmela sotto.
Ti chiedo, cara VignaClaraBlog.it, di pubblicare questa mia lettera condita dalla paura di quei botti che fanno venire l’infarto al solo pensiero. Parlo anche a nome di Pussy, la gattina che vive con me nello stesso appartamento, pure lei ha paura. Tanta, trema, al solo pensiero della notte di san Silvestro, che poi si chiede “visto che il Silvestro più conosciuto è un gatto, perché mettere paura ai mici proprio nella notte del nostro santo?”.
Sono fedele, talmente fedele che durante il lockdown io e gli altri cani abbiamo rappresentato il centro di gravità permanente delle uscite di chi era costretto a restare in casa per i DPCM; e se ci sarà un altro lockdown voi uomini farete sempre capo a noi, per uscire da casa. E forse non tutti sanno che molti di noi sono stati anche prestati al vicino di pianerottolo, per farlo usufruire della libera uscita.
E pure se avevamo freddo e non dovevamo far pipì, scodinzolavamo per farvi capire che acconsentivamo all’ennesima uscita. Ah, quanto sarebbe stato bello restare rannicchiati a dormire sul tappeto della cucina…
Siamo cani e gatti, a Natale riceviamo un osso quando ci dice bene. In compenso quando entrate in casa, mentre i vostri figli vi chiedono “cosa mi hai portato?” e vostra moglie risponde al saluto col “grunt!” di rito, noi vi facciamo le feste.
Che… non ce lo meritiamo un po’ di silenzio la notte di Capodanno? Niente botti, niente infarti, niente paure, solo la speranza per un 2021 migliore.
Vostro lettore Fido
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