
30 kg di carne e pesce congelati in buste di plastica senza alcuna etichettatura sono stati sequestrati in un ristorante perchè privi delle indicazioni sulla tracciabilità, sulla provenienza e sulla scadenza dei prodotti.
Questo l’esito dei controlli a tutela della salute di consumatori effettuati in questi giorni dagli agenti del XV Gruppo della Polizia Locale di Roma nei locali e nelle attività commerciali dei vari quartieri del Municipio XV.
La Polizia Locale fa sapere che il sequestro è avvenuto in un ristorante sulla Cassia (del quale però non è stato reso noto il nome) e dove, ad aggravare la situazione, oltre a scoprire il cibo congelato in buste di plastica senza alcuna etichettatura, gli agenti hanno riscontrato scarse condizioni igieniche negli ambienti della cucina.
Da questo fatto è scaturito un rapporto alla ASL Roma 1 perchè venga effettuata una verifica approfondita. Nel frattempo, la Polizia Locale ha multato il titolare del ristorante per il mancato rispetto delle norme sanitarie e sulla conservazione degli alimenti.
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Me lo dovrebbero dire dove l’hanno sequestrato… Che significa che non è stato reso noto il nome… o non trapela nulla oppure vorrei sapere sti’ zozzi chi sono!
Mi sembrerebbe doveroso riportare il nome del ristorante
be perchè non dire il nome , e la tutela del cittadino???
infatti non dicendo il nome potrebbe tranquillamente essere una fake news.. oppure le cose potrebbero stare diversamente. cmq dire c’è un direttore di una banca in zona che ruba soldi.
come fa un direttore di banca a rubare i soldi, a proposito di fake news?
Ora cosa dobbiamo fare, non frequentare più alcun ristorante sulla via Cassia? Se si comunica una tale informazione , che presuppone l’intenzione di voler tutelare la cittadinanza, bisogna essere esaustivi. Il cittadino ha il diritto di sapere da chi può subire un attentato alla sua salute e verosimilmente tale ristorante va fatto chiudere.
gli effetti devastanti della privacy europea..non si deve sapere. unita all’assenza di stangate vere, tipo chiusura per sei mesi od un anno. o ad un pò di carcere. pratica diffusa a roma tra i ristoratori.
Ma vi é per caso passato per la mente semplicemente che potrebbe essere una legittima attivitá svolta dalla Polizia municipale, ma che il sanzionato potrebbe essere invece dichiarato successivamente non colpevole ?
VCB ha giustamente riferito di una attivitá svolta per il controllo del territorio ma sempre di “presunti innocenti” si tratta anche se non é diritto penale.
Se venisse divulgato il nome del ristorante la testata si esporrebbe a rischio di risarcimento danni in caso di successivo annullamento delle sanzioni e dei relativi verbali.
Glieli pagate voi i danni …. ?
G.M.
Un cittadino garantista.
Purtroppo è così, anche se a volte la legge sembra proteggere più chi delinque in luogo di chi dovrebbe essere protetto.