
Continua la ricerca di Vignaclarablog.it di luoghi strani e misteriosi nella capitale; questa volta siamo a Roma sud, all’interno del tessuto urbano e del GRA, per visitare il “lago ex Snia”.
Il lago (in realtà si tratta di un laghetto poco più grande di quello di Villa Borghese e profondo tra i 2 e i 6 metri) si trova nei pressi di Largo Preneste, esattamente in Via di Portonaccio; per raggiungere il luogo da Roma Nord ci vogliono una quindicina di minuti (senza traffico) di tangenziale in direzione San Giovanni.
La storia di questo lago ha dell’incredibile e vale la pena essere narrata; sulla Via Prenestina tra gli anni ’30 e ’50 fu attiva una grande fabbrica di proprietà della SNIA-Viscosa; nel 1954 la fabbrica chiuse i battenti e l’area, dismessa, fu subito oggetto dell’attenzione di numerosi costruttori.
Nel 1990, nonostante la denuncia alla Procura di cittadini e comitati a causa delle irregolarità riscontrate, la nuova proprietà diede inizio ai lavori per la costruzione di edifici da destinare ad attività produttive; così facendo nello scavo per la realizzazione di un parcheggio a più piani intercetta una falda acquifera che in breve allaga una porzione di terreno. Si tratta di una falda di acque perfettamente pulite; la cosa incredibile è che a tutti era noto come nella zona ci fosse un fosso interrato (il Fosso della Marranella) oltre alla presenza di sorgenti sulfuree (da qui il toponimo della vicina Via dell’Acqua Bullicante).
A questo punto, nel tentativo di svuotare il bacino, la proprietà decise di incanalare le acque nel sistema fognario provocando così il danneggiamento dei condotti e l’allagamento di Largo Preneste.
Nel frattempo, sempre grazie all’infaticabile azione dei comitati che ad ogni costo avevano impedito la cementificazione dell’area, era nato il “Parco delle Energie”; nel 2004, revocata la concessione edilizia il lago venne espropriato ed destinato a far parte del parco gestito oggi dal Forum delle Energie.
Il Lago ex-Snia è diventato così un piccolo parco cittadino e nonostante non sia bello e perfetto come i parchi nel centro di Roma (si tratta pur sempre di un’area industriale dismessa) costituisce una incredibile attrattiva ed un esempio vivente di quanto i cittadini e i comitati possano fare contro il consumo di territorio. Oggi senza il Forum in quel luogo, dove la densità abitativa è notevole, vi sarebbero solo grandi edifici e torri.
Il parco con il lago è aperto tutti i giorni, nel pomeriggio, e nonostante lo specchio d’acqua non sia al momento fruibile (si tratta di acque pulite dove ad esempio si potrebbero tenere corsi di canoa) vi sono però piccole aree pic-nic, giochi per i bambini e la possibilità di organizzare feste.
Si tratta comunque di un luogo dal forte impatto visivo perché lo scheletro di cemento a più piani, mai demolito, sorge dalle acque verde smeraldo offrendo uno spettacolo davvero inusuale. Nelle acque e sulle sponde vivono inoltre numerose specie di uccelli acquatici tanto che la Regione Lazio sta decidendo di trasformare il luogo in “monumento naturale”.
Visti i progetti che si ipotizza di realizzare a Roma con un forte esborso di denaro pubblico (come l’area alberata che dovrebbe sorgere all’ingresso del Villaggio Olimpico) ci si chiede perché non destinare quei fondi alla sistemazione del parco e del lago così da farne un gioiello naturalistico per la capitale.
Sia il Parco delle Energie che il Lago ex-Snia (nonostante quella inquietante struttura in cemento) valgono senza alcun dubbio una visita; se poi la data è quella giusta (ma per questo bisogna controllare il sito) c’è anche la possibilità di fare una capatina al “Mercatino giapponese” che una volta al mese, sempre nei pressi di Largo Preneste, apre i battenti.
Gli spazi espositivi sono numerosi ed è possibile, oltre ad oggetti made in Japan, trovare un po’ di tutto. Parco, lago, mercatino: un tris da non perdere.
Francesco Gargaglia
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Si, ma da dove si entra? Grazie
da via di Portonaccio, direzione Largo Preneste, sulla dx appena passato il cavalcavia della ferrovia
L’ingresso al Lago ex-Snia è in Via di Portonaccio; venendo da Largo Preneste, è sulla sinistra (300 m) e prima del cavalcavia della ferrovia; il Parco delle Energie è invece in Via Prenestina 175.