La situazione ha dell’assurdo. Dopo più di un anno dalla chiusura di molti giardini delle scuole del Municipio XV a seguito dell’evento nevoso di febbraio 2018, il giardino del nido Trilly in via Fosso del Poggio, a Grottarossa, risulta ancora una volta chiuso e non fruibile per i bambini.
A parlare così è Marcello Ribera, consigliere PD e vicepresidente della Commissione Ambiente del Municipio Roma XV sottolineando che si vede costretto a denunciare “una situazione imbarazzante che non riesce purtroppo a trovare soluzione e il giusto interesse da parte dell’amministrazione municipale”.
Ribera ricorda infatti che, a seguito della nevicata del 2018, parte del giardino rimase interdetto costringendo i bambini a turnazioni per poter uscire all’aperto. Il tutto “a causa dei mancati interventi risolutivi che per tutto il 2018 hanno comportato che in determinati giorni, in primavera come in estate e sia alla riapertura dell’asilo dopo la pausa estiva, i bambini spesso sono rimasti al chiuso”.
“A marzo di quest’anno, di fronte all’inerzia e ai ritardi dell’amministrazione, i genitori ci hanno nuovamente interpellati preoccupati per il fatto che il giardino è nuovamente impraticabile e i bambini quindi, ancora una volta, costretti al chiuso. Il motivo? La recinzione divisoria degli spazi del giardino tra le classi, rimossa lo scorso autunno per consentire di effettuare le potature dopo mesi di ritardo, non è stata ancora installata. Sembrerebbe un problema abbastanza semplice da risolvere eppure questa situazione costringe i bambini al chiuso, ancora una volta ostaggio dell’inefficienza di una’amministrazione sempre più superficiale”.
“Altro esempio di questa superficialità – incalza Ribera – sono i residui di calcinacci e ferri abbandonati in giardino dopo la rimozione della vecchia lavatrice. Questa questione meriterebbe un capitolo a parte. L’amministrazione, sempre più sprovveduta, ha emesso un bando per l’acquisto degli elettrodomestici nelle scuole senza prevedere nel bando stesso l’installazione di questi e la rimozione e lo smaltimento di quelli vecchi. Praticamente nel bando viene contemplato solo l’acquisto e la consegna. Il risultato anche qui è evidente, più di un mese per installare la nuova lavatrice e gli scarti della vecchia sono accatastati in giardino”.
“Abbiamo segnalato più volte queste situazione nella commissione competente ma, come spesso accade, nulla si è mosso. Accogliamo quindi e rilanciamo la denuncia dei genitori affinché l’amministrazione si interessi celermente alla questione, mostrando maggiore serietà ed efficienza. Non si possono costringere dei bambini al chiuso rischiando che quanto accaduto l’anno scorso si ripeta nuovamente”.
“Oggi è 1 aprile – conclude ironicamente Ribera – e vorremmo tutti che questa situazione fosse uno scherzo, un pesce d’aprile e invece, purtroppo, è la triste realtà”.
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