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Sospeso il mercato dell’antiquariato di Ponte Milvio

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Domenica 24 marzo, grande sconcerto fra gli abituali visitatori e gli espositori del tradizionale mercato dell’antiquariato di Ponte Milvio quando di prima mattina pattuglie della Polizia Locale ne hanno bloccato l’apertura.  In tanti a chiedersi il perchè, sia sul posto che sui social.

Una manifestazione settimanale che lungo via Capoprati si ripeteva da tanti anni ed alla quale da più parti d’Italia arrivavano numerosi operatori del settore – antiquari, rigattieri, collezionisti, amatori di oggetti d’arte e d’epoca – ed artisti, pittori, scultori, decoratori, artigiani, disegnatori, esperti di arredamento – per esporre i loro pezzi più pregiati.

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Una manifestazione citata in tanti siti web amatoriali e professionali: perchè chiuderlo? è la domanda che come un tam tam rimbalzava su facebook nella giornata di domenica.

A spiccare, in particolare, l’appello alla sindaca Raggi comparso nel primo pomeriggio sulla pagina “antiquari a Ponte Milvio” che diceva così: “Ciao Virginia siamo tuoi sostenitori ti vogliamo informate che oggi questa mattina il XV municipio ha bloccato con vigili e forze pubbliche senza una motivazione scritta lo svolgimento della manifestazione di Ponte Milvio antiquariato comminando e minacciando verbali di 5000 euro. La manifestazione si svolge dal 1997 sull’area demaniale della regione Lazio data in concessione alla società organizzatrice a seguito di regolare bando pubblico per lo svolgimento della manifestazione socio culturale commerciale. Il municipio la considera non autorizzata e quindi ha chiuso il mercato mettendo centinaia di operatori in gravi difficoltà economiche e privando i cittadini di un servizio storico. oggi che cosa è successo perché il mercato debba venire chiuso?

La risposta, a quanto si apprende, è nella sentenza del TAR Lazio pubblicata il 15 febbraio 2019 nella quale, in sintesi, si dice che la manifestazione veniva svolta sine titulo, senza cioè la dovuta autorizzazione.

Stando alla sentenza, e sintetizzandola, parrebbe che la società che organizza la manifestazione, e che ha in concessione l’area dalla Regione Lazio, abbia risposto all’avviso pubblico emesso nel 2017 dal XV Municipio (che prevedeva la possibilità di presentare domande per la realizzazione di eventi del genere) ottenendo l’ok a svolgerla nelle giornate del 6, 7, 21 e 27 maggio 2017 e nelle giornate del 4, 10 e 11 giugno 2017.
“Tuttavia – si legge nella sentenza – oltre detta data la società continuava ad organizzare la manifestazione in assenza di titolo autorizzativo per tutto il 2017”.

Nell’aprile 2018 viene nuovamente pubblicato lo stesso avviso ma la società, precisa la sentenza, “non presentava domanda, continuando, comunque, a svolgere la manifestazione senza titolo nel corso del 2018”.

Respingendo quindi il ricorso avanzato dalla società per fatti antecedenti al 2017, il Tar pare dunque aver dato ragione al Comune di Roma secondo il quale “per lo svolgimento dell’attività di vendita su area pubblica è necessario acquisire preventivamente apposita autorizzazione municipale”.

La sentenza, trasmessa alla Polizia Locale, ha quindi di fatto originato il blitz di domenica 24 marzo lasciando Ponte Milvio orfano della manifestazione, per la quale però non detto che sia stata scritta la parola fine. Il XV Municipio, a quanto abbiamo appreso, emetterà prossimamente un nuovo analogo avviso sempre per l’area di via Capoprati, basta che la società risponda chiedendo l’autorizzazione.

AGGIORNAMENTO del 29 marzo – dando corretto spazio alla parte coinvolta, abbiamo ricevuto e pubblicato una nota della società organizzatrice della manifestazione: clicca qui

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6 COMMENTI

  1. Mi piace molto la stradina domenicale dell’antiquariato. Non è caotica come Porta Portese, non è di nicchia come alcuni negozi, ho sempre visto delle cose molto interessanti…non capisco perché comune e commercianti non riescano a trovare un punto d’incontro per regolarizzare la manifestazione. Volere è potere. Spero che tornino.

  2. certo che con i milioni di bancarelle abusive in tutta Roma, proprio a dar fastidio lì dovevano andare. più facile, ovvio, che andare a smuovere m___a con le mafie degli ambulanti. come al solito, ‘deboli coi forti e forti con i deboli’. niente di sorprendente.

  3. Chiudono il mercatino di Ponte Milvio è la sua tradizione ma non ricostruiscono il palazzo crollato è non eliminano le buche

  4. a ben guardare questa amministrazione comunale negli anni non ha fatto altro che dire no, bloccare, sospendere, chiudere: a nun fà niente so boni tutti dicono a Roma. Mai azioni innovative, propositive, di inytterlocuzione con le persone per trovare soluzioni. Sarà l’incapacità, l’insicurezza ma certo stanno spegnendo questa città e le speranze della cittadinanza tutta, direttamente e inidirettamente colpita. Speriamo che duri poco

  5. Perchè la società organizzatrice non a chiesto anche per il 2018 la regolare e prevista autorizzazione ? Possibile che anche le ragioni, sostenute dal TAR, siano sfruttate come sciocco pretesto di polemica politica? Non sono affatto contenta di questa amministrazione ma cerchiamo di essere intellettualmente onesti !!!!!

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