E’ notizia di pochi giorni fa. Nei primi giorni di aprile prenderà il via in Campidoglio una task foce voluta dalla sindaca Raggi per affrontare il problema degli alberi: 330mila quelli censiti, dei quali tanti sono da preservare, da curare, senza decretare la loro fine perchè per la capitale rappresentano un patrimonio incommensurabile.
Ma numerosi anche quelli malati, che pendono pericolosi sulle strade e sui passanti e che vengono considerati al punto finale del loro ciclo di vita, quindi da abbattere. Ma perchè poi abbandonarne i pezzi come fossero rifiuti gettati in una cunetta?
E’ quanto accaduto in via dei Robilant, a cento metri dalla piazza di Ponte Milvio. Lì, lungo la strada che congiunge Largo Maresciallo Diaz con viale Antonino di S.Giuliano, una decina di giorni fa sono stati abbattuti tre alti alberi, ritenuti pericolosi, i cui tronchi sono stati fatti a pezzi.
E poi? E poi sono stati buttati nella cunetta che fiancheggia il marciapiede, fra le sterpaglie e i rifiuti dove presumibilmente resteranno chissà per quanto a ricordo di due parole di cui a Roma si sta perdendo memoria: decoro urbano.
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