
Chiediamo scusa ai nostri lettori che leggendo il titolo avranno pensato agli sportelli comunali; stiamo parlando in realtà di altri sportelli, altrettanto importanti ma quasi sempre ignorati.
Gli sportelli a cui ci riferiamo sono quelli che chiudono gli armadietti metallici o in plastica che contengono impianti e contatori della luce, telefono, acqua o gas. Nelle nostre strade ce ne sono a decine di migliaia, in ogni angolo, spesso così raggruppati da formare delle piccole cataste di cubi e parallelepipedi.
La maggior parte di questi sportelli, specie per i contatori, è mancante o danneggiata: insomma si tratta di sportelli aperti H24.
La normativa UE in proposito è piuttosto puntigliosa e fornisce le caratteristiche di questi armadietti che ovviamente devono rimanere, per motivi di sicurezza, chiusi. In modo particolare quelli del gas; gli armadietti devono avere una chiusura con chiave universale oppure, se non è così, una copia deve essere consegnata a chi è addetto alla lettura dei dati relativi ai consumi.
Si tratta di norme stringenti ma quasi mai rispettate e per rendersene conto non c’è bisogno di andare a cercarli perché è sufficiente percorrere qualche centinaio di metri di una qualsiasi strada di Roma per trovare dozzine di sportelli aperti, mancanti, danneggiati, ammaccati, arrugginiti.
Quando gli sportelli mancano o sono aperti, l’armadietto è quasi sempre pieno zeppo di rifiuti; ora bisognerebbe chiedere al Dottor Crepet o al Dott. Andreoli qual è la turba psicologica che si nasconde dietro chi trova irresistibile depositare i propri rifiuti o avanzi in un contatore del gas o dell’acqua: lattine, bottiglie, fazzoletti sporchi, carte di merendine, pacchetti di sigarette, contenitori delle patatine, biglietti del bus o del gratta e vinci…
Forse una qualche perversione legata ai fenomeni del consumismo o una tara infantile. Fatto sta che gli armadietti in questione sono dei veri e propri ricettacoli di immondizia.
Ma non è tutto. Perchè oltre ad essere aperti sono quasi sempre in pessime condizioni, specie quelli che cominciano ad avere qualche anno. Quando vengono abbandonati (ma hanno ancora gli sportelli) diventano la dispensa o il guardaroba di senzatetto, lavavetri e mendicanti.
Se poi invece di un armadietto si tratta di una cabina elettrica meglio ancora perché può essere utilizzata come mini-mini appartamento.
E dire che sarebbe sufficiente emanare a livello comunale una norma che obblighi i gestori degli impianti o i proprietari a mantenere in perfetto ordine gli armadietti con gli sportelli rigorosamente chiusi. Quantomeno a fini sicurezza.
Nel frattempo le strade e gli edifici dei nostri quartieri continuano ad ospitare una miriade di piccoli immondezzai che per giunta danno ricovero sicuro ad insetti e zanzare.
Francesco Gargaglia
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Come siamo ridotti! Povera Italia! Ovunque disinteresse da parte di chi di dovere………non ce la faremo più a recuperare tutto questo sfacelo.
Andarsene e’ l ‘ unica soluzione, anche se a malincuore, so dovrà decidere
Assente chi governa.