Due romeni di 48 e 50 anni, ritenuti responsabili dal proprietario di un noto bar ubicato in via di Prima Porta di scaricare indebitamente denaro dalle slot-machine presenti nel locale, sono stati aggrediti dallo stesso e da quattro suoi amici con mazze di ferro e bastoni riportando numerose gravi fratture e finendo in ospedale in codice rosso.
I cinque sono stati arrestati, due subito e tre nei giorni successivi, con l’accusa di tentato omicidio e rapina dato che, dopo il pestaggio, avrebbero sottratto alle vittime giubbotti e portafogli per recuperare parte del denaro che secondo loro sarebbe stato vinto illecitamente.
Il fatto è accaduto nella sera di sabato 8 dicembre ma l’eco sulla stampa è solo di oggi, domenica 16 dicembre. Stando alla ricostruzione del quotidiano romano Il Messaggero, l’agguato – una vera e propria spedizione punitiva – è scattato quando i due romeni intenti a giocare alle slot-machine hanno cominciato a vincere per l’ennesima volta.
Al che il titolare del bar, che era in compagnia del suocero, convinto che lo stessero derubando ha allertato tre suoi amici che si sono presentati dopo pochi minuti armati di bastoni e mazze di ferro. Agli stessi si sono uniti genero e suocero dando il via al pestaggio all’interno dello stesso bar dopo aver fatto uscire gli avventori presenti e noncuranti del sistema di videosorveglianza attivo.
Sono volate mazzate e colpi alla testa, alle braccia e al torace finchè uno dei due aggrediti è riuscito a fuggire inseguito da uno degli aggressori che continuava a picchiarlo. La scena è stata vista da alcuni passanti che si sono precipitati a chiamare la Polizia.
Mentre tre degli aggressori si davano alla fuga, gli agenti delle pattuglie subito giunte trovavano genero e suocero che stavano pulendo il bar per eliminare le macchie di sangue. Per loro sono scattate subito le manette mentre il personale del 118 trasportava i due aggrediti al Pronto Soccorso dove, ricoverati in codice rosso con prognosi riservata, venivano loro riscontrate numerose fratture e contusioni alla testa.
Nei giorni successivi, grazie alla registrazione del sistema di videosorveglianza del bar sotto le cui telecamere era avvenuto il pestaggio, gli investigatori del Commissariato Flaminio Nuovo, diretto da Massimo Fiore, sono riusciti a risalire agli altri tre aggressori che si erano dati alla fuga. Anche per loro sono scattate le manette con l’accusa di tentato omicidio.
Edoardo Cafasso
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