Un romanzo di fantascienza, ambientato in una Roma del futuro, che mescola elementi thriller e horror. Per la nostra rubrica “cibo per la mente” oggi presentiamo “Quarantena Roma” (Robin edizioni) di Dario Giardi.
Siamo a Roma, nell’anno 2100. Un’ondata di omicidi, nell’arco di una sola notte, accende l’allarme. Poche ore e la città diventa teatro di ripetuti atti di violenza. All’origine di tutto sembra esserci un virus letale sconosciuto, che trasforma gli esseri umani in creature feroci.
Le cause del contagio rimangono ignote, mentre il numero delle persone infette aumenta di giorno in giorno raggiungendo rapidamente i livelli di una pandemia mondiale. Un gruppo di ragazzi cerca di sopravvivere rifugiandosi in un’area isolata e appartata della città.
Nella Città del Vaticano, blindata e militarizzata, alti prelati, imprenditori e politici di tutto il mondo hanno trovato rifugio mentre nei suoi sotterranei, biologi e medici hanno allestito laboratori dove sperano di sintetizzare l’antidoto al virus. Il contagio sembra essere partito proprio dall’interno delle mura della Città del Vaticano. È lì che si sono registrati i primi casi.
Solo una coincidenza? Cosa lega la pandemia a una scoperta archeologica fatta anni prima sul Monte dei Cocci, nel Rione storico di Testaccio?
“Una delle note più caratteristiche – ci dice l’autore – è stata quella di descrivere una Roma e una società del futuro quanto più verosimile possibile grazie all’aiuto di amici sociologi e urbanisti. Ho cercato, inoltre, di portare la mia esperienza come esperto nel campo ambientale ed energetico per capire quanto e come i cambiamenti climatici potranno influenzare il nostro futuro e quanto gli stessi potrebbero ridisegnare il paesaggio urbano romano“.
Dario Giardi, dottore di ricerca in campo energetico ambientale, è autore di saggi, guide turistiche e romanzi per case editrici nazionali e internazionali. È stato finalista al Premio Urania Short ed è tra i fondatori del Collettivo Italiano di Fantascienza.
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