Luigi Plos è un alpinista, trekker ed esploratore; in realtà più che esplorare continenti va alla ricerca di luoghi affascinanti e misteriosi alle porte di Roma. Luoghi sconosciuti e dimenticati eppure dalle caratteristiche incredibili che nessuno di noi immaginerebbe.
Plos ha raccolto in tre volumi (Luoghi segreti a due passi da Roma- Ed. il Lupo) i risultati di queste esplorazioni condotte a pochi chilometri dal GRA e in special modo a Roma Nord l’area più ricca di forre, fossi, torrenti e cave di tufo. E insieme a lui torniamo ai Sassi di Furbara per visitarne le cascatelle.
Di Sasso ne abbiamo già parlato per descrivere i pinnacoli di roccia che si elevano dalle colline che affacciano sul mare di Furbara; un luogo di grande bellezza soprattutto per gli ampi paesaggi e per l’asprezza del territorio molto amato dai free-climber.
A Sasso, piccolo e fascinoso borgo, si può arrivare da Manziana oppure dalla Via Aurelia risalendo la strada che da Furbara dirige al minuscolo centro abitato: una strada dritta come un freccia che attraversa un tratto di maremma laziale.
Arrivati al borgo si percorre via del Norcino e si lascia l’auto nei pressi di un cancello di legno; si scende costeggiando un vigneto fino a raggiungere il fosso che poi si risale sul lato sinistro.
Le cascatelle e le pozze balneabili sono in successione e così le descrive Plos: “..si giunge ad una sequenza di piccole cascate fra rocce bianche che cingono una vera e propria piscina dai riflessi verdi: un angolo di paradiso. Risalendo ancora il corso d’acqua si giunge a delle rapide fra rocce dal colore rosso acceso…..la gola dove scorre il fosso ricorda la Gallura”.
Il fascino del luogo è sicuramente legato alla quantità d’acqua presente che nei mesi estivi tende a diminuire ma resta il fatto che tutta l’area dei sassi è di una bellezza inusuale. Se poi ce la sentiamo di arrampicarci, per la via più comoda, sulle pendici, ci aspettano panorami immensi che stupiscono per la loro bellezza.
L’area non presenta particolari difficoltà anche se è bene avere un abbigliamento adeguato: scarpe da trekking (no i sandali!) e pantaloni lunghi per proteggerci dai rovi. Acqua al seguito in abbondanza.
Il Sasso di Furbara si trova in una posizione eccellente perché permette all’escursionista di optare per la costa, scendendo quindi sull’Aurelia, o per l’interno dove ci sono boschi, paesi e laghi in abbondanza.
Il caldo nelle ore centrali della giornata si fa sentire ma si può trovare facilmente riparo in una macchia ombrosa come il Bosco di Manziana. Superfluo aggiungere che in tutta la zona si mangia molto bene.
Francesco Gargaglia
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