Scuole di Roma al freddo da lunedì 26 febbraio, e non solo per l’ondata di gelo che investirà l’Italia da domenica sera e che i meteorologi paragonano a quella del febbraio 2012.
Il rischio che siano al freddo dipende dal fatto che si trovi o no a breve una soluzione al paventato licenziamento dei 60 addetti alla manutenzione del sistema di riscaldamento di circa 1.500 immobili di proprietà comunale adibiti a scuole elementari e medie, centri anziani e case di riposo.
La manutenzione è attualmente affidata alle ditte Engie e Siram che però hanno perso il nuovo bando e la Siram aveva già lo scorso dicembre avviato una procedura di licenziamento collettivo. Procedura poi sospesa fino al 26 marzo durante un incontro in Regione. Nel frattempo, i sindacati si erano attivati chiedendo la creazione di un tavolo apposito presso l’Osservatorio di Roma Capitale.
“Il tavolo ha concluso i propri lavori il 30 gennaio senza aver trovato alcuna soluzione al problema” commenta Maurizio Fiore della UilM, Unione italiana lavoratori metalmeccanici della Uil, “è per questo che abbiamo deciso di avviare una serie di azioni di protesta a sostegno dei lavoratori che, nonostante la professionalità e l’impegno dimostrati in questi anni, si troveranno a breve senza più un lavoro e quindi senza stipendio”.
Il Consorzio Integra, che ha vinto il nuovo bando insieme alla Cpl Concordia, infatti, ha già dichiarato di trovarsi in una situazione di esubero interno e di non poter assolutamente riassorbire il personale di Engie e Siram che, invece, avevano già programmato il rinnovo di tutti i contratti in scadenza fino ad aprile 2019.
“Una situazione assurda che ancora una volta ricade sui lavoratori – continua Fiore – e che ancora una volta vede il disinteresse della politica. Non si comprende infatti come il Comune possa continuare a nicchiare davanti a problemi che riguardano la comunità tutta. Perché non viene convocato un tavolo di confronto in Comune per trovare realmente delle soluzioni? Perché i sindacati non sono stati convocati e con urgenza? E’ questo che ci saremmo aspettati di fronte a una situazione del genere. Se l’amministrazione temporeggia, i lavoratori non possono più permetterselo. Per questo avvieremo una serie di proteste che creeranno purtroppo disagi alla cittadinanza e, ahimè, soprattutto ai soggetti più deboli, anziani e bambini che sono coinvolti”.
Per l’intera giornata di lunedì 26 febbraio infatti non sarà garantito il servizio di riscaldamento nelle scuole e nelle case di riposo che resteranno al freddo mentre i 60 dipendenti di Engie e Siram coinvolti incroceranno le braccia e si riuniranno in piazza Campidoglio dalle ore 15.
Ma il 26 rischia di non essere una data isolata. “Le proteste andranno avanti ad oltranza finché non si troverà una soluzione seria che garantisca tutti, lavoratori e utenti”, fanno sapere dalla Uilm.
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