
A Roma se ne contano a migliaia, in particolar modo nella zona dell’Isola Tiberina dove nidificano da anni forse perché simile ad una scogliera, loro habitat naturale.
Ma anche i cornicioni di monumenti e di palazzi antichi, tetti, comignoli e abbaini del centro di Roma non si salvano dai gabbiani.
E ora che è iniziato il periodo riproduttivo si mettono alla ricerca di nuovi spazi per nidificare e, alla luce del continuo incremento del loro numero, anche terrazzi e balconi di normali palazzi e appartamenti sono a rischio. Al centro come in periferia.
Ecco quindi, suggeriti dal Dipartimento capitolino all’Ambiente, tutti gli accorgimenti da adottare per non ritrovarsi all’improvviso come ospite del proprio terrazzo o balcone una coppia di gabbiani pronta a prolificare.
Chi possiede dunque uno spazio esterno farà bene a dotarlo di protezioni (reti, grigliati, piante alte) che creino un ostacolo ma soprattutto dovrà “vivere” questi spazi pulendoli, facendo giardinaggio, stendendo i panni.
Importante poi non lasciare mai residui di cibo, non appoggiarvi, neppure temporaneamente, la busta con i rifiuti casalinghi in attesa di scendere a gettarla nel cassonetto.
La presenza di cibo attirerebbe i gabbiani in poco tempo.
E se proprio non siete riusciti ad evitare che una coppia abbia nidificato e deposto le uova – ciò avviene di norma fra marzo e giugno – sappiate che è praticamente impossibile mandarli via (tra l’altro tutti gli uccelli e i loro nidi sono protetti dal Regolamento Comunale sulla tutela degli animali) e la convivenza con loro può diventare molto difficile.
Infatti i gabbiani durante il periodo riproduttivo difendono il loro nido e i piccoli con molta decisione e possono essere aggressivi.
Il periodo più critico – sottolinea la nota del dipartimento capitolino – è quello in cui i nidiacei (che sono semi-precoci, perché già alla nascita coperti di piumino) cominciano a disperdersi intorno al nido.
Durante questo periodo, che va da poco dopo la schiusa al primo involo, a 40 giorni di età, i pulcini dipendono ancora dai genitori per essere nutriti, ma già si allontanano dal nido, per cui ci si può venire a trovare inconsapevolmente nelle vicinanze di un piccolo ed essere improvvisamente attaccati da uno degli adulti.
La raccomandazione è quindi di evitare in tutti i modi questa evenienza che può anche avere conseguenze piuttosto gravi.
Gaia Azzali
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andrebbero rimandati nel loro abitat. in citta’ creano solo danni. tra l’altro sono quasi spariti i nostri uccelletti: merli,tordi,lucherini, verzellini, cardellini, passeri, verdoni, ballerine, usignoli, ecc.