“Era da tempo che lo volevo fare, poi ho visto il servizio sul fedele VignaClaraBlog.it sulla situazione della segnaletica pedonale tra Ponte Milvio e Vigna Clara e mi sono detto ‘beati loro’!
Armatomi di macchina fotografica sono quindi andato a documentare la situazione nella mia zona, fra l’Olgiata e La Giustiniana, limitandomi però alla Cassia (salvo un paio di significative eccezioni) perché censire anche le vie secondarie, oltre ad essere un lavoro improbo, sarebbe stato come sparare sulla croce rossa e quindi ho evitato“.
Inizia così l’email-reportage del nostro lettore Piero Moro che, improvvisatosi cronista – e ben riuscendo nell’intento -, ha voluto documentare e fotografare quanto sia dura e pericolosa la vita del pedone in un ampio tratto della Cassia.
Parliamo di una strada molto pericolosa, spesso agli onori della cronaca per incidenti e investimenti, in particolare nel tragitto esaminato dal nostro lettore nel quale si passa da tratti densamente popolati e trafficati a tratti liberi.
“Questo non aiuta, specialmente su una strada costellata di buche e scarsamente illuminata, il povero pedone a conservare integra la pellaccia – sostiene Piero Moro – soprattutto quando, costretto ad attraversare (perché a volte bisogna pur farlo), incontra un automobilista che reduce da una lunga fila distende il suo poderoso mezzo sull’asfalto. A questo punto, a fare da scudo alle velleità corsaiole del novello Hamilton, dovrebbe correre in aiuto del malcapitato pedone una segnaletica visibile e chiara”.
Ma cominciamo il viaggio e vediamo nel reportage del “nostro” cronista come viene difeso il povero pedone dalle istituzioni. Gli lasciamo la parola.
Olgiata
Il mio viaggio comincia dal ponte dell’ingresso Nord dove c’è una fermata dell’autobus molto frequentata sia di mattina che di sera da persone che lavorano all’interno del Consorzio Olgiata.
Specialmente chi arriva da Roma una volta sceso dall’autobus deve per forza attraversare la strada ed ecco dove lo deve fare.
Come si può vedere è presente un “segnale” di attraversamento pedonale e occorre basarsi su quello perché le strisce sono in condizioni pietose.
Questa foto è stata scattata in pieno giorno e con pieno sole; immaginate di sera e con l’asfalto bagnato, tenendo però conto che in quel punto l’illuminazione è fornita solo dalle insegne di un bar e di un’edicola (quando sono aperti ovviamente).
All’ingresso Sud dell’Olgiata c’è un centro commerciale e, soprattutto, una scuola elementare.
Come si potrà immaginare il viavai è continuo: chi fa la spesa, chi porta i piccoli a scuola, chi va in palestra (già mi dimenticavo il colossale centro sportivo) e poi, chiaramente, i residenti dell’Olgiata e del comprensorio di via Conti.
Insomma un bel viavai di pedoni e di auto. Proviamo a vedere la situazione al semaforo di ingresso dalla Cassia.
Accidenti, le strisce non si vedono proprio e siamo pure di giorno!. Comunque all’interno del centro commerciale sicuramente sarà meglio, li è pieno di ragazzi che vanno avanti indietro, ci sono anche bambini che andando verso la scuola sono passati prima a prendere la focaccia dall’ottimo forno presente nel centro commerciale.
No, qui è pure peggio, è pieno di sbarre per non far parcheggiare (intanto la gente parcheggia ugualmente limitando ancora di più la visibilità) ma le strisce sono un lontano ricordo.
La Storta
Continuiamo verso il centro città, gli attraversamenti pedonali si susseguono ma la situazione non migliora.
Questo è uno dei tanti attraversamenti con la particolarità di servire un gruppo di esercizi commerciali piuttosto frequentato. Ma per rendere ancora più avventurosa la vita del pedone le strisce sbucano direttamente da dietro un cassonetto.
Andando avanti arriviamo in un punto che ritengo emblematico per descrivere la situazione davvero curiosa della segnaletica stradale ma in genere della manutenzione delle strade.
Procedendo, c’è una strada sulla destra, via Riccardo Morbelli, che ha la particolarità di portare al plesso scolastico di via Gallina con una scuola media e la succursale del famoso, per chi risiede a Roma Nord, liceo De Sanctis; immaginatevi la situazione negli orari di punta.
Ma la ciliegina sulla torta è la presenza dell’Ufficio Anagrafico del XV Municipio che vede praticamente ogni giorno un passaggio degli agenti della Polizia Locale di Roma.
Ecco l’ingresso di via Morbelli.
E questa è la fine di via Morbelli dove una rotatoria smista il traffico locale più quello delle scuole e quello dell’Ufficio Anagrafico.
Come si può vedere non esiste segnaletica orizzontale e qui, vi assicuro, la mattina è un inferno vero.
Per trovare una parvenza di striscia pedonale dobbiamo avviarci verso il parcheggio che serve i due istituti scolastici. Eccola, non ho usato il termine parvenza a caso.
Ebbene sì, questo è il livello di segnaletica orizzontale che si trova all’esterno di una serie di edifici scolastici che ospitano centinaia di ragazzi.
Ma andiamo avanti, torniamo sulla Cassia.
Passiamo davanti la Caserma dei Carabinieri dove ci sono due attraversamenti pedonali che si intuiscono solamente.
Non mi sono fermato a fotografare perché il traffico era in un momento particolarmente intenso e le strisce sempre coperte ma, vi posso assicurare, la situazione è completamente in linea con quanto ho provato a descrivere in questo racconto.
Continuiamo verso il centro e troviamo un altro plesso scolastico piuttosto grande che comprende la scuola media Bruno Buozzi e quella elementare Tomassetti.
La qualità della segnaletica orizzontale che troviamo a scudo dei poveri ragazzi e dei loro accompagnatori è quella che possiamo vedere nel trittico seguente.
La prima delle tre foto è quella che più fa pensare, quell’attraversamento pedonale (gestito dal semaforo) è stato rifatto non moltissimo tempo fa. Non proprio un lavoro a regola d’arte.
Ci spostiamo di poche centinaia di metri ed arriviamo a Piazza della Visione, centro nevralgico.
Qui ci sono le Poste e qui passano tutte le persone che, arrivando alla Stazione FFSS La Storta, prendono gli autobus verso la provincia o, più banalmente, vogliono attraversare la strada per tornare a casa. Lo devono fare qui:
La Giustiniana
Ora ci spostiamo verso La Giustiniana. Davanti ad un grosso supermercato e a via Andreassi/via Falcioni, due attraversamenti pedonali sul rettilineo abbastanza visibili furono rifatti anni fa dopo la morte di una donna investita sulle strisce da un motociclista che guidava in modo folle.
Siamo davanti la zona di via Giulio Conti e Via Labranca, densamente popolate, che sbucano su una Cassia scarsamente illuminata.
Il livello degli attraversamenti pedonali è quello che possiamo vedere nella seguente foto.
Possono sembrare accettabili ma vi posso assicurare che in condizioni di buio e/o di pioggia sono praticamente invisibili.
I residenti sanno che ci sono, ma gli automobilisti non residenti come fanno a vederli?
Arriviamo ora agli attraversamenti in prossimità della Stazione FFSS La Giustiniana.
E’ bene sapere che esiste una scuola media (via Rocco Santoliquido), di cui parlerò dopo, che viene frequentata da una parte di alunni provenienti proprio dalla Stazione e che attraversano la strada all’entrata e all’uscita.
Questi sono i due attraversamenti non regolati dal semaforo, il secondo è quello più utilizzato dagli studenti.
Cento metri dopo arriviamo alla “rotatoria triangolare” che congiunge la Cassia alla Trionfale, qui finisce (quasi) il mio viaggio che mi fa atterrare in un piccolo eden.
Tre mesi e più fa, un autobus è andato a fuoco danneggiando il fondo stradale: dopo un lungo periodo di attesa il tutto è stato ripristinato, segnaletica orizzontale compresa: et voilà come dovrebbero essere sempre le strisce pedonali.
Se lo avessero fatto anche negli altri due lati della rotatoria sarebbe stato bello (perché li la situazione è particolarmente tragica) ma intanto incassiamo questo.
Passerò poi fra qualche mese per vedere quanto ha retto questo lavoro, ve lo prometto.
Due ultime annotazioni
Vi dicevo prima che avevo quasi finito il mio viaggio ed ecco le ultime due annotazioni.
La prima è un ricordo del passato ma tanto nel tempo non è cambiato nulla. Qui sotto la scuola media Rocco Santoliquido frequentata anni fa dai miei figli.
Questo è il livello di segnaletica orizzontale presente a sabato 11 novembre 2017 davanti all’entrata di una scuola che si trova nella congiunzione di tre strade.
“Quale segnaletica orizzontale?” chiederete voi. “Appunto” risponderò io.
La seconda è un’annotazione strettamente personale.
Variante Braccianese Bis (siamo ritornati in zona La Storta), limite di velocità 70 Km/h, velocità mediamente misurate 90/110 Km/h: i miei figli, i miei nipoti (e non solo) attraversano la strada qui.
Se proprio non riuscite a fare due righe per terra, cari amministratori, almeno rimettete in funzione questo (se mai si riuscirà a capire chi lo deve fare).
Nota bene
“Questo piccolo viaggio – conclude Piero Moro – non vuole essere un atto d’accusa nei confronti di un’amministrazione municipale o comunale particolare, le diverse situazioni documentate si trascinano infatti da anni con alti e bassi. Resta il fatto che un mondo migliore per il pedone sarebbe possibile anche sulla Cassia, basterebbe volerlo.”
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eccezionale documento del lettore, ma potete occuparvi con foto la sosta selvaggia ambo i lati ospedale S.Andrea, via di grottarossa ridotta ad un imbuto sempre con incidenti dove il comune preferisce le multe per fare cassa laddove sarebbe semplice mettere parapedonali e addio parcheggio selvaggio